Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Il blog da dove ho preso il parallelo con la teoria dei giochi è
La Grecia, l’Unione Europea e il dilemma del prigioniero | Phastidio.net

" [...]

Per questo motivo sul tavolo vi sono due opzioni: o finanziamenti a tassi sussidiati, oppure la ristrutturazione del debito greco, cioè il default. Vediamo separatamente le due ipotesi. Nel primo caso, resta da definire il quantum del tasso d’interesse del sussidio. L’ipotesi dell’Eurogruppo di un tasso intorno al 5 per cento (ammesso che riesca a superare le fortissime resistenze della Bundesbank), pur rappresentando un parziale cedimento tedesco, resta proibitivo per le condizioni dell’economia greca, che si trova in un infernale circolo vizioso in cui la stretta fiscale deprime il Pil che a sua volta fa crollare il gettito ed impone nuove manovre correttive. Nei giorni scorsi sono stati pubblicati due dati macroeconomici greci più eloquenti di qualsiasi paper o convegno: in febbraio la produzione industriale si è contratta del 9,2 per cento sullo stesso mese dell’anno precedente, ed in marzo l’indice tendenziale dei prezzi al consumo è schizzato dal 2,8 al 3,9 per cento. La prognosi è infausta e pare rafforzare la seconda opzione, la ristrutturazione del debito-default, ad esempio ipotizzando un taglio del valore nominale dei debiti greci del 30-40 per cento.
In questi casi il paese che dichiara il default diventa il paria dei mercati, e può tornare ad indebitarsi solo con differenziali punitivi rispetto ai paesi solvibili. Ma la storia ha anche dimostrato che i mercati possono avere la memoria corta, se solo il reo si incammina su un sentiero virtuoso di crescita, che di solito inizia con una robusta svalutazione della moneta. Ma nel caso greco ciò è ovviamente precluso dall’adesione all’euro, e ad oggi nessuno pensa ad un’uscita della Grecia dalla moneta unica; meno che mai Atene, che in questa permanenza ha il proprio maggiore asset negoziale verso l’Ue. In caso di default, inoltre, le banche creditrici (in prima fila quelle tedesche e francesi) sarebbero costrette ad incassare pesanti perdite, con ovvie ridondanze sul sistema finanziario europeo, visto che il dissesto greco innescherebbe un effetto-contagio sugli anelli deboli della catena che andrebbe a sommarsi all’effetto sistemico: banche tedesche che posseggono titoli greci si indeboliscono e contagiano banche italiane, che “non parlano inglese” e neppure greco, ma in compenso posseggono titoli di banche tedesche, e così via. In breve, rischieremmo di finire con un sistema bancario europeo schiantato e devastanti impatti sull’economia reale, causati dall’inevitabile stretta creditizia che da questo evento deriverebbe."

Ma non tutti sono concordi nel dire che il default provocherebbe una catastrofe...
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Vignette_di_politica_economica

"Tassarsi per Costas. Ridicolo coro di tutta l'Europa che "conta" (da FT all'Economist, passando per gli editorialisti pseudo liberali del Corriere della Sera) a favore del salvataggio per il "bene supremo del continente". Ma perché? Perché, cari signori, sarebbe legittimo e doveroso lasciar che le banche falliscano, che c'è il moral hazard, mentre la Grecia no, la Grecia non può fallire? Può fallire l'Argentina, ma la Grecia no? Come dice il mio amico Rody: noi almeno i numeri del PIL non li avevamo truccati, nel lontano 2000 ... Quale diabolico effetto può causare, alla moneta comune, il default sul debito pubblico di un paese che vale meno del 3% del GDP della zona Euro? Cosa potrebbe mai succedere all'Euro? Che la Grecia se ne va e decide di svalutare/inflazionare? Good, affari loro, no? Questo rafforzerebbe il resto e la ECB, o no? E se l'Euro perde un 15% contro il dollaro, lo Yen o anche lo Yuan (improbabile assai) cosa ci sarebbe di tanto drammatico? Non c'è lo spettro deflazionistico? Bene, un po' di svalutazione/inflazione aiuterebbe, no? Parlo seriamente, cari saggi soloni macroeconomici: quale è il problema, quindi? Politico? Quale sarebbe il problema "politico"? Che dobbiamo tutti farci del male perché Costas continui a far finta di essere ricco e famoso, anche se non fa un beato ***** da mane a sera, da anni ed anni? Perché?"
 
Ultima modifica:
La cattiva notizia è questa: i tedeschi, per tramite del loro ministro delle finanze, confermano di aver chiesto alla Grecia di prepararsi ad andare dal FMI, che la UE e l'FMI devono lavorare insieme alla ristrutturazione del deficit, che ogni aiuto dalla Germania richiede l'approvazione del Bundestag e che cmq la Grecia può farcela da sola ed alla fine potrebbe non chiedere alcun aiuto (che potrebbe voler dire che la Grecia decide per conto proprio di far pagare il prezzo agli obbligazionisti, letto in questo contesto).

EU to Urge Greece to Prepare for IMF, Schaeuble Says (Update1)

April 16, 2010, 7:37 AM EDT
(Adds Schaeuble comments from second paragraph.)
By Tony Czuczka

April 16 (Bloomberg) -- European Union finance ministers meeting in Madrid will recommend that Greece begin preparations for possible International Monetary Fund aid, German Finance Minister Wolfgang Schaeuble said.

Ministers “will decide today that we agree Greece should now also undertake the required preparations with the International Monetary Fund,” Schaeuble said on SWR2 radio today, according to an e-mailed transcript.

The EU and the IMF need to work together in the effort to “restructure these deficits” in Greece, Schaeuble said.

“As long as that isn’t really on track, you will always have new speculation in the financial markets.”

Any German aid for Greece would require approval by parliament, he said.

“We still believe that the Greeks are on the right path and that maybe they ultimately won’t have to ask for help,” he said.

16-04-10 GRECIA: VICINA A RICHIEDERE PRESTITO. MA IN EUROPA CRESCE DISAPPUNTO (ASCA) - Atene, 16 apr - La Grecia piu' vicina a richiedere l'attivazione del prestito da parte dell'Eurozona e del Fondo Monetario Internazionale. ''Stiamo facendo i passi preliminari'' per attivare il pacchetto di aiuti, ha detto il premier ellenico George Papandreou, precisando che la richiesta del prestito verra' fatta solo ''se sara' nell'interesse del nostro paese''. Cosi' riporta l'agenzia France-Presse e l'ultima frase del premier greco lascia trasparire l'intenzione di ridiscutere i termini della questione. L'obiettivo e' ottenere un piano su base pluriennale in modo da spalmare su piu' anni i tagli alla spesa pubblica per riportare il deficit entro limiti accettabili. Nel 2009 il rapporto deficit/pil e' stato pari al 12,7%, Atene si e' impegnata a ridurlo all'8,7% a fine 2010. Tagliare 4 punti di deficit con il Pil destinato a una nuova contrazione (-2% prevista nel 2010) significa che il governo ellenico per far scendere il rapporto deficit/pil deve lavorare solo al numeratore, in quanto il denominatore invece di crescere e' destinato a diminuire.

Cosi' lunedi' 19, ad Atene, nuovo round di trattative con Fmi e Commissione Ue. Colloqui che, considerando le nuove richieste delle Grecia, rimettono in discussione l'accordo raggiunto lo scorso fine settimana: 30 miliardi di prestito dall'Eurozona al 5% e 10-15 miliardi dal Fondo a tassi di interesse piu' bassi. Soldi pero' che coprono solo il fabbisogno del 2010, mentre Atene, da ieri, chiede di lavorare su una prospettiva pluriennale.

Certamente sara' un incontro ''caldo''. Infatti, secondo diverse fonti, la nuova richiesta di Atene e' stata pubblicata sul web dal ministero delle finanze prima ancora che gli interessati (Bce,Ue, Fmi) lo sapessero. C'e dunque disappunto tra le istituzioni europee per la forzatura delle Grecia che, grazie allo spettro del contagio della crisi del altri paesi dell'Eurozona (Portogallo e Spagna in primis), sta cercando di dettare l'agenda della crisi.

men/sam/alf

E' questo il senso: scontro politico sui soldi, che a questo punto sono più di 45 mld euro. Che può essere anche un modo per gli altri di Eurolandia per dire: le condizioni sono cambiate per cui, cari signori della Grecia, andate dal FMI e vedete quello che dovete fare...

Insomma, torna tutto in forse ...
 
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Ministro Grecia: “L’Italia mascherò meglio i conti, così entrò nell’euro”

L’Italia ha mascherato meglio della Grecia la situazione delle proprie finanze per assicurarsi l’ingresso nell’eurozona. Lo ha detto il vicepremier greco Theodoros Pangalos in una intervista alla Bbc. “Semplicemente – ha spiegato Pangalos – metti alcune somme di denaro nell’anno successivo. E’ quello che hanno fatto tutti e la Grecia ha fatto in misura minore, per esempio, dell’Italia”.
[...]
In particolare, Pangalos ha ricordato come Atene non abbia mai ricevuto compensazioni per l’impatto economico dell’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale: “Si sono presi l’oro che era custodito nella Banca della Grecia e il denaro greco e non l’hanno mai restituito”, ha detto Pangalos, aggiungendo che questa è una questione che prima o poi dovrà essere affrontata. “Non dico che la Germania debba necessariamente restituire il denaro, ma che dovrebbe almeno dire grazie”, ha detto ancora Pangalos sottolineando che Berlino non dovrebbe essere così tassativa in materia di gestione economica. Il vicepremier ha quindi osservato che la situazione della Grecia non sarebbe giunta a tal punto se ci fosse stata una leadership più forte nella Ue.

E dovremmo prestare soldi ad uno che dice 'ste robe?
Mark, sposta tutto in cazzeggio....
 
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Ministro Grecia: “L’Italia mascherò meglio i conti, così entrò nell’euro”

L’Italia ha mascherato meglio della Grecia la situazione delle proprie finanze per assicurarsi l’ingresso nell’eurozona. Lo ha detto il vicepremier greco Theodoros Pangalos in una intervista alla Bbc. “Semplicemente – ha spiegato Pangalos – metti alcune somme di denaro nell’anno successivo. E’ quello che hanno fatto tutti e la Grecia ha fatto in misura minore, per esempio, dell’Italia”.
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In particolare, Pangalos ha ricordato come Atene non abbia mai ricevuto compensazioni per l’impatto economico dell’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale: “Si sono presi l’oro che era custodito nella Banca della Grecia e il denaro greco e non l’hanno mai restituito”, ha detto Pangalos, aggiungendo che questa è una questione che prima o poi dovrà essere affrontata. “Non dico che la Germania debba necessariamente restituire il denaro, ma che dovrebbe almeno dire grazie”, ha detto ancora Pangalos sottolineando che Berlino non dovrebbe essere così tassativa in materia di gestione economica. Il vicepremier ha quindi osservato che la situazione della Grecia non sarebbe giunta a tal punto se ci fosse stata una leadership più forte nella Ue.

E dovremmo prestare soldi ad uno che dice 'ste robe?
Mark, sposta tutto in cazzeggio....

Sulla faccenda dei derivati non ne sarei così sicuro di spostare nel cazzeggio.
Ricorda che il nostro Marietto Draghi è un uomo "Goldman". Lo stop alla BCE arriva da qui.
 
Comunque la giriamo questa storia della Grecia è bella tosta

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001517.html
Isolo un passaggio interessante, anche se poi va contestualizzato nell'articolo complessivo

"Cominciamo con lo sfatare alcuni miti. Il primo è proprio quello dell’uscita dall’euro. Nel dibattito politico e pubblicistico si sente spesso avanzare l’ipotesi che un eventuale default implichi necessariamente l’abbandono della moneta unica. Ma il legame è falso. Non vi è alcun nesso causale tra insolvenza di un paese e uscita di quel paese dall’euro. Affermazioni del tipo “se la Grecia è insolvente deve uscire dall’euro” equivalgono a dire “se la California è insolvente deve uscire dal dollaro”. Nessuno sottoscriverebbe la seconda affermazione; ma allora anche la prima non ha alcun fondamento. È perfino possibile che il mito sia stato creato apposta, allo scopo di mantenere sotto pressione paesi finanziariamente poco responsabili, anche dopo che avevano ottenuto l’accesso all’Emu. Ma si tratta di una falsità ed è bene dirlo.
Il secondo mito da sfatare, collegato al primo, è il seguente: il debito della Grecia è un po’ anche un debito degli altri stati dell’area euro, poiché è denominato nella stessa valuta. Anche questo è falso: qualcuno si sente responsabile dei debiti di Angelo Baglioni e Massimo Bordignon, per il solo fatto che usa la nostra stessa valuta? È vero che noi non siamo uno stato sovrano, ma il principio che vale per i privati vale anche per gli stati: ognuno risponde dei suoi debiti, indipendentemente dalla valuta in cui sono denominati. A scanso di equivoci, la no bail-out clause è stata inserita nel Trattato dell’Unione Europea proprio per rendere esplicito che nessuno stato membro è tenuto a rispondere dei debiti degli altri. D’altra parte, ultimo mito da sfatare, la no bail-out clausenon implica che gli altri paesi euro non possono intervenire, direttamente o attraverso la Bce, per aiutare un paese in difficoltà; dice solo che non sono tenuti a farlo, che è ben diverso."

Sulla faccenda dei derivati non ne sarei così sicuro di spostare nel cazzeggio.
Ricorda che il nostro Marietto Draghi è un uomo "Goldman". Lo stop alla BCE arriva da qui.

E' anche un possibile candidato alla Presidenza della BCE...
 
Faccio una premessa non ho mai prestato i mei soldi ad uno stato messo così male come la Grecia,(è come andare tutte le mattine a comprare il pane dal fornaio che regolarmente invece di darti 1kg di pane te ne da 800 gr.) di stati dove abbondano evasori corrotti e parassiti mi basta e mi avanza la ns. ITALIA
Vi chiedo solamente ne vale la pena?
Scusate per l'intrusione
 
sempre più una pagliacciata è chiaro che dopo la Grecia colpiranno il Portogallo e la Spagna...le banche spagnole hanno già messo le mani avanti hanno comprato molti bond statali e ne sono pieni zeppi

a questo punto meglio il proverbio " chi fa da se fa per tre "


o si regolamentano per bene i cds e gli attacchi speculativi o è tutto inutile c' è anche il btp future con 4 pidocchi ci mandano in bancarotta!!!:sad::sad::sad:
 
Faccio una premessa non ho mai prestato i mei soldi ad uno stato messo così male come la Grecia,(è come andare tutte le mattine a comprare il pane dal fornaio che regolarmente invece di darti 1kg di pane te ne da 800 gr.) di stati dove abbondano evasori corrotti e parassiti mi basta e mi avanza la ns. ITALIA
Vi chiedo solamente ne vale la pena?
Scusate per l'intrusione

Ciao Carpe, sono esperienze di vita e lavoro che si fanno.
Ne valeva la pena?
Con il senno di poi è facile rispondere. Ora.

Le risposte definitive alla conclusione della vicenda.
 
ho venduto tutte le mie 2019 6% a 90,3 (sigh)
e sono entrato nella 2037 a 69,62
mi sento + rilassato.
se le cose vanno bene potrei avere un gain maggiore, se le cose andassero male mi sento "meglio coperto" dal default.
senza contare che ho comunque incassato il rateo al 6% e recuperato in conto capitale
 
sempre più una pagliacciata è chiaro che dopo la Grecia colpiranno il Portogallo e la Spagna...le banche spagnole hanno già messo le mani avanti hanno comprato molti bond statali e ne sono pieni zeppi

a questo punto meglio il proverbio " chi fa da se fa per tre "


o si regolamentano per bene i cds e gli attacchi speculativi o è tutto inutile c' è anche il btp future con 4 pidocchi ci mandano in bancarotta!!!:sad::sad::sad:

Se vogliono attaccare il future BTP non ci vuole uno spiegamento di forze ... per quel che muove ...
 
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