Ma se gli eurobond servissero ad acquistare i titoli greci in modo da garantire con certezza la solvibilità della Grecia, chi venderebbe titoli greci a 60-70?
O al contrario, chi acquisterebbe eurobond con rendimenti bassissimi, sapendo che si potrebbero acquistare bond greci a 60-70, garantiti al 100%?
E' un problema circolare, sicuramente non banale...
In più, e qui secondo me c'è il punto centrale, possiamo permettere a uno stato di fallire con la tranquillità che verrà "salvato", senza che ne paghi le conseguenze?
E' allo stesso tempo un problema economico e democratico.
Chi viene salvato, infatti, avrà la forza, la voglia e la capacità di ricominciare a correre o si cullerà ulteriormente, inasprendo il problema in una successiva ondata?
Ricordo che è un po' quello che è successo ai pigs in questi anni, i quali invece di fare riforme intelligenti, sfruttando i tassi bassissimi offerti dall'euro sul loro debito pubblico, hanno spesso tirato a campare oppure provato a fare passi più lunghi della loro gamba.
E chi salva, mette il denaro e basta? Oppure vorrà avere anche la parola su questioni economiche e sociali, invadendo il concetto stesso di sovranità popolare?
A me il problema, sono mesi e mesi che lo penso, sembra un casino enorme, vista la mancanza di una politica europea comune e vista l'assurda mancanza di regole sanzonatorie quando si è fatta l'europa!