Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Se questo è il riassunto abbastanza veritiero della riunione semisegreta di venerdi non mi sembrano notizie aggravanti ma fanno il punto della situazione ribadendo la volontà di evitare la ristrutturazione.....quindi perchè domani i mercati dovrebbero aprire in ribasso?? Se andiamo ancora giù veramente non ci capisco più nulla!!

ecco l'articolo di Feltri di cui avevo parlato. Alla luce dei commenti fatti alla mia segnalazione, tengo a precisare di averlo annunciato (prima) e postato (adesso) a mero titolo informativo, senza con ciò esprimere approvazione o disapprovazione per quello che vi viene detto.


eccoti qualche perchè....:rolleyes:
 
Preferisco i fondi di Tommy.

Errore concettuale gravissimo nel fondo di Vittorio "a volte la sparo grossa" Feltri : non è vero che la Grecia versa il 20% di interessi ai sottoscrittori di certi suoi bond.
(Anzi, il fatto che la cedola sia infinitamente più bassa del rendimento ATTUALE, potrebbe spingerla (insieme ad altre istituzioni comunitarie), a rastrellare quei bond)

Potremmo andare avanti sulle imperfezioni del fondo...:-o
 
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ecco l'articolo di Feltri di cui avevo parlato. Alla luce dei commenti fatti alla mia segnalazione, tengo a precisare di averlo annunciato (prima) e postato (adesso) a mero titolo informativo, senza con ciò esprimere approvazione o disapprovazione per quello che vi viene detto.

Al di là del tono allarmistico e di inesattezze (La Grecia pagherebbe un interesse superiore al 20% sul suo debito?) nel complesso il contenuto dell'articolo dice delle cose da condividere: il destino dell'Italia è legato a quello della Grecia e la necessità di emettere eurobond per risolvere la crisi e combattere la speculazione.
 
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Errore concettuale gravissimo nel fondo di Vittorio "a volte la sparo grossa" Feltri : non è vero che la Grecia versa il 20% di interessi ai sottoscrittori di certi suoi bond.
(Anzi, il fatto che la cedola sia infinitamente più bassa del rendimento ATTUALE, potrebbe spingerla (insieme ad altre istituzioni comunitarie), a rastrellare quei bond)

Potremmo andare avanti sulle imperfezioni del fondo...:-o
certo ,feltri non sa nulla della faccenda e farebbe meglio a star zitto perchè semina sciocchezze nella mente di chi.purtroppo ,lo legge:down:
 
La Grecia è vicinissima a un nuovo default, così come le voci sui mercati pronosticano da mesi, in attesa di un annuncio per giugno. Ieri, in tutta fretta, è stato convocato un vertice tra i rappresentanti dell’esecutivo di Atene e quello della UE. Si è affrontato il problema del debito ellenico e Atene ha confermato che non sarà molto probabilmente in grado di rispettare tutti gli obiettivi di risanamento, concordati con la UE, per cui chiede che questi vengano mutati e al contempo che sia possibile accedere a nuovi finanziamenti europei.
Insomma, i greci battono ancora cassa. Non sono bastati i circa 80 miliardi di euro già concessi lo scorso anno, esattamente a maggio. Malgrado smentiscano categoricamente e seccati l’ipotesi di richiesta di una ristrutturazione del debito, i ministri dell’esecutivo di Atene starebbero valutando seriamente questa ipotesi, che in mancanza di altri fondi sovrannazionali a cui attingere, sarebbe la strada obbligata.
I mercati non hanno alcuna fiducia nel debito greco, per cui l’idea di fare rifornimento con l’emissione di bond per i privati è da scartare a priori, perchè i tassi richiesti sarebbero così alti, che di fatto sposterebbero di qualche mese la data del fallimento della Grecia.
Fino ad adesso, le voci sulla ristrutturazione del debito sono state sempre smentite, ma la Germania parla apertamente di questa eventualità, sebbene le sue banche siano le più esposte con circa 64 miliardi di euro. Forse, l’atteggiamento di Berlino mira a prepararle alla bufera che si sta sempre più avvicinando e il taglio nominale del valore capitale (il cd “haircut”) sembra sempre più probabile.
Uscire dall’euro è stato sempre un tabù, da quando la moneta unica è stata introdotta materialmente oltre 9 anni fa, ma bisogna chiedersi quale sia la convenzienza di tenere con noi uno stato come la Grecia, che rappresenta un puro costo e un fattore di instabilità per tutta l’Eurozona.
 
La Grecia è vicinissima a un nuovo default, così come le voci sui mercati pronosticano da mesi, in attesa di un annuncio per giugno. Ieri, in tutta fretta, è stato convocato un vertice tra i rappresentanti dell’esecutivo di Atene e quello della UE. Si è affrontato il problema del debito ellenico e Atene ha confermato che non sarà molto probabilmente in grado di rispettare tutti gli obiettivi di risanamento, concordati con la UE, per cui chiede che questi vengano mutati e al contempo che sia possibile accedere a nuovi finanziamenti europei.
Insomma, i greci battono ancora cassa. Non sono bastati i circa 80 miliardi di euro già concessi lo scorso anno, esattamente a maggio. Malgrado smentiscano categoricamente e seccati l’ipotesi di richiesta di una ristrutturazione del debito, i ministri dell’esecutivo di Atene starebbero valutando seriamente questa ipotesi, che in mancanza di altri fondi sovrannazionali a cui attingere, sarebbe la strada obbligata.
I mercati non hanno alcuna fiducia nel debito greco, per cui l’idea di fare rifornimento con l’emissione di bond per i privati è da scartare a priori, perchè i tassi richiesti sarebbero così alti, che di fatto sposterebbero di qualche mese la data del fallimento della Grecia.
Fino ad adesso, le voci sulla ristrutturazione del debito sono state sempre smentite, ma la Germania parla apertamente di questa eventualità, sebbene le sue banche siano le più esposte con circa 64 miliardi di euro. Forse, l’atteggiamento di Berlino mira a prepararle alla bufera che si sta sempre più avvicinando e il taglio nominale del valore capitale (il cd “haircut”) sembra sempre più probabile.
Uscire dall’euro è stato sempre un tabù, da quando la moneta unica è stata introdotta materialmente oltre 9 anni fa, ma bisogna chiedersi quale sia la convenzienza di tenere con noi uno stato come la Grecia, che rappresenta un puro costo e un fattore di instabilità per tutta l’Eurozona.

Finora la Grecia ha ricevuto circa 53 MLD. Altri 12 ne arriveranno a giugno.
A breve non credo ci sia alcuna ragione per cui la Grecia possa fare default, salvo un'interruzione del Memorandum sottoscritto con la Troika.
A mio modo di procedere, credo ci sia troppa carne al fuoco per permettersi di scatenare simili scenari.
Il Portogallo deve ancora approvare il piano di bailout e si arriverà a metà giugno mentre il FMI stilerà il suo rapporto sulla "sostenibilità" del debito greco. A luglio mi aspetterei dei dati favorevoli per la stagione turistica. A settembre ci si prepara al cambio con Trichet.
Quindi, verosimilmente, se ne parlerà verso novembre.
A quel tempo mi auguro che la Grecia possa trovarsi in carreggiata.
 
http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_8968.jsp

Un sondaggio del "Corriere della Sera" sulla possibilità che la Grecia richieda nuovi aiuti alla UE. Sei favorevole o contrario?
Siamo 50 e 50. Pensavo peggio ...
 
Monta come sempre il vento speculativo.

Ma perchè non attenersi alla notizie ufficiali, che default o ristrutturazione non sono opzioni.
 
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