Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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IL BISCIONE VISCONTEO TRA ESENZIONI E IMMUNITA' FISCALI: UNA QUESTIONE ATTUALE

Intanto la Grecia ha ottenuto il via libera alla Quinta Tranche del maxiprestito da 110 MLD. In programma nuovi aiuti.



In questi mesi abbiamo visto a quali conseguenze può giungere un sistema che non sia in grado di organizzare un sistema di prelievo efficiente.
Quando un apparato statale non riesce a riscuotere perde di autorità e credibilità. In questo senso sprechi, furti e corruzione diventano uno specchio fedele del paese.
L'organizzazione di uno stato moderno, europeo, richiede quindi uno sforzo maggiore per riequilibrare questi effetti distorsivi che vanno a detrimento della crescita del paese. Nonchè al suo prestigio.
Un pesante apparato clientelare che prospera sul voto di scambio e sull'economia "assistita", rappresenta un pesante fardello per ogni prospettiva di sviluppo.


Abbiamo visto nelle scorse settimane come le esigenze riformatrici si incontrano spesso nel corso della storia con le esigenze statali di fare "cassa".
La necessità di un buon sistema di prelievo fiscale crebbe parallelo al rafforzamento della Signoria Viscontea su Milano.
All'epoca il prelievo era gestito a livello comunale con tassazioni essenzialmente basate su dazi e concessioni.
Con l'avvento della Signoria il prelievo a favore di questo nuovo "soggetto" ebbe carattere dapprima straordinario, cioè dettato di volta in volta da necessità momentanee come - ad esempio - assoldare compagnie di ventura per le campagne di difesa o di offesa, per pagare qualche indulgenza al Papa o all'Imperatore ecc.
Per svolgere questo ruolo, oltre alle autorità comunali, venne creata una nuova figura intermedia: il "referendario". Un funzionario pubblico alle dirette dipendenze del Signore che vigilava sul sistema di riscossione senza però amministrare i beni.
Galeazzo Visconti si raccomandava spesso di non esagerare con i "contributi straordinari" che assieme a quelli "ordinari" delle autorità comunali rischiavano di far aumentare le lagnanze e le proteste.
Quindi, per evitare malumori ingenerati da tassazioni indiscriminate, proponeva che i contributi straordinari fossero finalizzati con indicazioni precise e specifiche su determinati obiettivi.
Forse i nostri attuali legislatori in materia di riforma della finanza locale con la "tassa di scopo" si sono rifatti ai modelli trecenteschi, indubbiamente quanto mai attuali.
La questione tributaria si fece dunque sempre più complessa durante la fase di transizione tra "Comune" e "Signoria".
All'epoca ogni cittadino doveva contribuire presso la propria comunità di residenza con l'obbligo, nel caso di fosse stata la necessità, di alienare i beni immobili solo ad appartenenti alla comunità locale.
Questa obbligatorietà venne meno con l'instaurarsi di un dominio sovracomunale che tendeva verso uno stato regionale, favorendo quindi una più ampia circolazione del capitale su tutto il territorio governato.
Giustappunto per sminuire le tendenze "municipaliste" a favore di uno "statalismo" più pronunciato venne istituita, come dicevo, la figura del funzionario pubblico nominato dal "Signore" che rispondeva direttamente a lui, senza intermediari.
Anche tra questa nuova classe di funzionari intermedi vi era, tuttavia, chi cercava di approfittare del proprio ruolo.
Pietro Azario, un cronista milanese dell'epoca, riporta che Piccadoro Vassalli da Vercelli, legato da profonda amicizia al Visconti, fu nominato "generalis executor" per le costruzioni pubbliche nel Ducato.
Un incarico di grandissimo prestigio che richiedeva trasparenza e lealtà, almeno nei confronti del proprio Signore. In quel periodo la necessità di costruire opere pubbliche difensive ma soprattutto rocche e castelli, era dettato dalla volontà di rafforzare il controllo sul territorio e di costruire una rete difensiva attorno alla capitale dello stato.
A seguito di questa nomina il Piccadorno divenne in breve tempo ricchissimo, con ogni probabilità facendo la cresta sulle forniture. Un sistema simile a quello di "Tangentopoli", ed anche qui nulla di nuovo.
Non ebbe però troppo tempo per godere degli agi e delle fortune legate al ruolo: scoperto, fu processato e poi impiccato. Una condanna esemplare ... mai rubare al proprio padrone.
Se con le autorità comunali le vertenze erano costantemente all'ordine del giorno, con i signorotti feudali la questione fu risolta "manu militari" attraverso la distruzione sistematica dei centri di potere sul territorio rappresentati dalle loro roccaforti.
Fu quindi decretato che nessuno poteva arrogarsi il diritto di costruire o restaurare castelli, sotto la pena dell'arresto e della confisca.
Un altro capitolo, tra i tanti, molto complesso era legato alla questione delle immunità ed esenzioni cui le autorità comunali erano molto sensibili, proprio per far valere le proprie prerogative.
Queste potevano essere fiscali, amministrative ed anche giudiziarie.
La costante "fame" di denaro non risparmiò mai lo stato Visconteo durante tutta la sua storia. Intento nei progetti di conquista di tutto il Nord/Centro Italia e quindi alle prese con costose spedizioni militari e con un apparato burocratico da consolidare nei comuni conquistati. Senza poi dimenticare le grandi opere infrastrutturali avviate (e portate a compimento) che cambieranno per sempre il paesaggio intorno a Milano, soprattutto dal punto di vista idrico.
Ma come in una buona trama che si rispetti, i Visconti divennero con il tempo prigionieri delle proprie leggi con tutta una serie infinita di esenzioni concesse "ex jure" e quelle concesse "ex gratia". Ogni occasione era buona per le concessioni: la nascita di un figlio era accompagnata a privilegi da riservare presso la comunità di nascita, un voto fatto per la salvezza della propria anima si trasformava in una concessione, gli auspici prima di una battaglia si trasformavano in Chiese e Conventi.
Insomma tutta una serie di norme e cavilli che diventarono presto il terreno privilegiato per "advocatus" e azzeccagarbugli.
Tutte queste norme si trascinarono senza soluzione di continuità per tutti i secoli seguenti, travalicando gli stessi conquistatori del Ducato in un inestricabile intrigo di carte, scartoffie e sentenze. Anche la spada non potè fare nulla contro le norme consuetudinarie acquisite.
Sopra a tutte le sentenze vi erano però i "privilegiati", cioè coloro che si erano in qualche modo imparentati con la famiglia del "Signore".
Potete immaginare, dopo un centinaio d'anni, quanti fossero coloro che intendevano far valere questa prerogativa ...
Il Duca Filippo Maria Visconti si lamentava che spesso su case cittadine, mulini e cascine era dipinto lo stemma Visconteo a simbolo di immunità senza averne alcun diritto. Fatto salvo quello di evadere le entrate camerali, in quanto possessioni "di famiglia".
Chi fossero quelli che vantavano parentele immaginifiche secondo "ex antiqua consuetudine praeservari debent" non lo sapeva nessuno, tanto erano numerosi.
Verso il tramonto del Ducato Visconteo nel 1446 fu emanato un decreto che, nelle inenzioni del Duca, doveva riordinare definitivamente la questione delle esenzioni e immunità.
Per cui, prendendo atto della situazione, si chiedeva a tutti i signorotti locali, ai capitani d'arme, nobili, magistrati e a coloro che si proclamavano "Visconti" di presentare le proprie credenziali assieme all'elenco di tutti i beni e i possedimenti al fine di verificarne la consistenza e le relative esenzioni.
Come credete andò a finire?
L'elenco non venne mai completato ed il Duca morì senza lasciare eredi.
Un breve interludio con l'Aurea Repubblica Ambrosiana, poi il Ducato passò agli Sforza.
Tutto rimase nel cassetto.


Sembrerebbe, dunque, che siamo arrivati ad un nuovo punto di svolta nella complessa vicenda ellenica: il rilascio delle Quinta Tranche ed un nuovo piano di finanziamento sono allo studio in modo da permettere alla Grecia di affrancarsi completamente dai mercati finanziari sino a tutto il 2014.
Andiamo quindi oltre il fatidico anno 2013 che dovrebbe essere lo spartiacque con la nascita dell'ESM, il nuovo regolatore europeo che interverrà durante le crisi finanziarie.
Per Atene si tratta di una provvidenziale, ma prevista, boccata d'ossigeno.
Basteranno i nuovi piani di supporto senza dover affrontare alla radice il nodo del pesante debito?
E' dunque auspicabile prendere misure atte a "rollare" il debito, ma la soluzione finale rimane pur sempre quella dell'abbattimento.
E qui, ritorniamo ancora sulle famose opzioni: buy-back, Brady-Bond e ultima, in ordine di apparizione, la cosiddetta "iniziativa di Vienna".
Secondo le ultime indicazioni si farebbe strada l'ipotesi di un coinvolgimento di banche ed Istituzionali, secondo una stima Barclays il debito sarebbe per due terzi in mano ad una trentina di investitori tra i quali figurano gli stessi greci.
Quindi potrebbe essere un'operazione fattibile quella di raggruppare i debitori e concordare piani e modalità. Per rendere però credibile tutta l'operazione, di tenuta in portafoglio e rinnovo alla scadenza, occorrono garanzie europee sui titoli. Ma su questo punto dovrà esprimersi l'Eurogruppo.
Se l'ipotesi che si sta percorrendo non intacca direttamente il pesante debito, non è neppure sbagliato affermare che "prendere tempo" sia un'ipotesi peregrina. Stando agli studi previsionali la Grecia tornerà a crescere a partire la 2012, se poi a questa si accompagnerà anche una crescita delle entrate fiscali ed un ritorno degli investimenti dall'estero legati alle privatizzazioni tutto si potrà risolvere per il meglio.
Senza contare il fatto che la Grecia potrà effettuare operazioni di buy-back direttamente sui mercati con la liquidità che potrebbe essere fornita dall'EFSF.
Comunque la materia è ancora tutta in discussione ed in evoluzione continua. Intanto dovremo seguire passo a passo il dispiegarsi degli accadimenti che non devono essere assolutamente scontati: l'approvazione del Parlamento di Atene dell'intero pacchetto nonchè l'iter procedurale da parte della Troika.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma ci stiamo avvicinando ad una ricomposizione dell'intero quadro.


Nella dichiarazione rilasciata congiuntamente da UE/BCE/FMI e Governo Greco possiamo leggere alcune considerazioni sul lavoro sin qui svolto.
Ci sono stati progressi significativi, in particolare nel settore del risanamento del bilancio pubblico, tuttavia - indica la relazione - la ripresa delle riforme strutturali e fiscali più ampia è necessaria per ridurre ulteriormente il deficit.
Per quanto riguarda le prospettive future, prosegue la nota, la recessione nel 2010 è stata leggermente più profonda del previsto. Ci sono stati però segnali incoraggianti di recente, in particolare una ripresa delle esportazioni mentre l'inflazione tendenziale è in calo. Mentre il costo del lavoro dovrebbe ancora diminuire per sostenere la dinamica dell'export.
Nel settore fiscale, una ulteriore riduzione del disavanzo dovrà richiedere ampie riforme strutturali. In questo quadro un significativo ridimensionamento del personale nel settore pubblico andrà accompagnato alla ristrutturazione, o alla chiusura, di enti pubblici. Sul versante delle entrate il governo ridurrà le esenzioni e verrà ulteriormente la proprietà intensificando la lotta all'evasione fiscale.
Il governo si impegna ad accelerare in modo significativo il programma di privatizzazione con l'obiettivo di realizzare 50 miliardi di euro entro il 2015. A questo fine verrà creata un'agenzia indipendente che opererà a livello manageriale e che si assumerà il compito delle dismissioni statali. Il governo valuterà i progressi fatti con obiettivi di risultato trimestrali e anuali.
Nel settore finanziario le politiche in atto rimangono quelle per garantire un'adeguata liquidità al sistema bancario che - afferma la relazione - rimane fondamentalmente sano. Si dovrà cercare di rafforzare ulteriormente le riserve di capitale.
Ulteriori progressi sono stati compiuti con le riforme strutturali, la legislazione è stata modernizzata per adeguare l'amministrazione pubblica, la sanità è stata riformata ed è stato migliorato il mercato del lavoro.
Sono in corso provvedimenti atti a rimuovere le barriere che si oppongono alla creazione e alla gestione delle imprese e per liberalizzare il settore del trasporto e dell'energia.
Il governo - conclude la nota - proseguirà gli sforzi, in modo particolare nei prossimi mesi per rilanciare l'industria turistica ed eliminare gli ostacoli amministrativi verso le esportazioni.
Per assicurarsi che tutto proceda speditamente, le autorità dovranno rafforzare il processo di attuazione con UE/BCE/FMI mettendo in atto meccanismi di monitoraggio.


In questi mesi tutto il sistema della moneta unica è stato messo a dura prova dai debiti pubblici dei "periferici".
Sarà ora necessario un salto di qualità nelle politiche economiche comuni, una maggiore sorveglianza degli organi preposti ed un sistema di garanzie che impedisca nel futuro il ripetersi di situazioni similari.
L'Euro è nato zoppo, la crisi seguita al 2009 ha esasperato le contraddizioni. Ma intanto prosegue convinto per la sua strada.
E' attraverso le dure prove che si cresce ed il senso di comune appartenenza avvicinerà le diverse economie europee per cementare maggiormente le politiche fiscali delle diverse nazioni.
Nonostante le pressioni speculative, l'Euro rimane moneta preminente tra le valute.
Con gli accordi di ieri, un primo traguardo è stato superato.
Altri ne attendono. Ma ci sentiamo tutti rinfrancati.

Un vero capolavoro :up:

Tommy...RE dei RE :D

Con queste letture riesco a capire sempre a che punto siamo, e io dove sto.

VOGLIO L' EUROPA SEMPRE PIU' UNITA, VOGLIO UN DESTINO EUROPEO.

Nel mio piccolo...lavorerò sempre per questo obbiettivo.
 
GRECIA: IN CENTINAIA IN PIAZZA AD ATENE CONTRO ACCORDO CON LA TROIKA

(ASCA-AFP) - Atene, 4 giu - Centinaia di greci sono scesi in piazza ad Atene su appello dei due principali sindacati del settore pubblico e privato, per protestare contro le nuove misure di austerita' frutto dall'accordo trovato tra il governo greco e la 'troika' composta da Unione Europea, Bce e Fondo Monetario Internazionale. In circa 1.500 hanno marciato verso piazza Syntagma, di fronte al parlamento greco, con striscioni con sopra scritto: ''Resisti!'', ''No al nuovo memorandum''. Quella di oggi e' stata solo l'ultima di una serie di proteste per via dei tagli alla spesa e all'aumento delle imposte nel bel mezzo di una recessione profonda e di licenziamenti, mentre il governo sta combattendo per guidare il paese fuori dai debiti contratti per la crisi. E' stato infatti dato il via libera ieri all'erogazione della quinta tranche del pacchetto di aiuti finanziari concesso dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale alla Grecia. La quinta tranche da 110 miliardi sara' disponibile ai primi di luglio e sara' condizionata dalle ''discussioni sulle modalita''' di risanamento dei conti pubblici della Grecia.


***
Se la protesta è confinata nei 1500 manifestanti ci va di lusso ... :-o
 
GRECIA: RIPRENDONO PROTESTE DEI LAVORATORI CONTRO TAGLI




17:25 04 GIU 2011

(AGI) Atene - Il giorno dopo il via libera condizionato al versamento di nuovi aiuti internazionali alla Grecia, i lavoratori ellenici sono tornati in piazza per protestare contro le misure di austerity concordate dal governo con Ue, Fmi e Bce. Centinaia di lavoratori, sia dipendenti pubblici che del settore privato, hannio protestato nel centro di Atene contro la nuova ondata di tagli alla spesa e aumenti delle imposte che la Grecia dovra' mettere in campo per rimettere in sesto i conti pubblici.



***
Anche qui si parla di poche centinaia ...
 
Germany has plan for Greece private creditors: report


BERLIN | Sat Jun 4, 2011 9:24am EDT



BERLIN (Reuters) - The German Finance Ministry has come up with a model for a new aid package for Greece that would include the voluntary participation of private creditors, Welt am Sonntag newspaper reported on Saturday.
The newspaper said in an advance excerpt released ahead of publication on Sunday that the plan calls for investors who hold Greek bonds due to mature in 2012 to 2014 to voluntarily exchange those for new sovereign debt instruments with an extended maturity of seven years.
The Finance Ministry did not comment on the report.
Welt am Sonntag quoted from an unofficial paper from the Finance Ministry saying it is in principle possible to structure a conversion of debt in such a way to avoid default.
According to the plan, creditors could be motivated to join in a voluntary exchange with the help of a so-called "collective action clause" that would be introduced into existing bond contracts in the event not enough investors were prepared to take part.
At the same time, the ministry's plan says that investors who swap their old bonds into new bonds would get preferential treatment in the future if another rescheduling is needed.
There are concerns in financial markets that Greece will eventually be forced into a coercive restructuring of its debt, which stood at nearly 330 billion euros ($476.1 billion) -- or close to 150 percent of GDP -- at the end of last year.
A harsh restructuring that would force losses on private creditors has been ruled out for now, but Germany and allies like Finland and the Netherlands are insisting on some sort of symbolic participation from the private sector.
Sources have told Reuters for the past two weeks that investors who hold Greek bonds due to mature in 2012 and 2013 could be encouraged to roll over that debt under a scheme similar to the "Vienna Initiative" used in early 2009 to safeguard banking systems in central and eastern Europe.
It has until now been unclear what incentives governments could offer to convince investors to buy new Greek bonds, but in similar cases in the past, they have been promised higher coupons, preferred creditor status or collateral as inducements.


***
Prime indiscrezioni dalla Germania sul destino dei nostri GGB per saggiare il terreno ...
 
Euro-Zone Governments Have Tentative Deal On New Greek Aid - Officials






By Matthew Dalton
Of DOW JONES NEWSWIRES

BRUSSELS-(Dow Jones)- Euro-zone governments have reached a tentative deal on giving new financing for Greece that will likely require EUR30 billion in contributions from the private sector, senior euro-zone officials said Saturday.
The governments will ask Greece's private-sector creditors to exchange their expiring debt for debt with a longer maturity, a process that could begin as early as July after ministers approve the new Greek aid package at their meeting June 20, officials said.
The governments will give Greece new loans, to be provided by the European Financial Stability Facility, the euro zone's rescue fund, but that financing will likely come with the condition that the banks, pensions funds and other investors holding Greek debt agree to exchange it for new debt, they said.
"Private investors would have a strong incentive to participate, because if they don't, there will be a default," said one official.
When euro-zone governments and the International Monetary Fund agreed to provide EUR110 billion in loans to Greece in May 2010, they expected that Greece would be able to return to financial markets again in 2012. But with yields on ten-year Greek debt over 15% and Greece's debt still mounting, that option has been ruled out.
The EU and the IMF in February estimated that Greece would need EUR44 billion in long-term financing from the start of 2012 through the first half of 2013. The officials wouldn't discuss how much new financing could be provided by the EFSF and the IMF.
The governments are also looking to the European Central Bank to encourage the exchange offer by accepting the new Greek bonds as collateral for lending while refusing to accept the old ones, the officials said.
The ECB has opposed more coercive measures aimed at getting Greece's private-creditors to continue providing financing for the country starting in 2012. But the debt-exchange process envisioned by the governments won't rewrite existing bond contracts or trigger a credit event, the officials said, partly easing the ECB's concerns that private-creditors would be forced to contribute financing.



***
Altre indiscrezioni ...


 
Sources: Proposed tax measures eyed



(ANA-MPA) -- The Greek government's eagerly awaited batch of new economic measures, following drawn out negotiations over the past few weeks with the EC-ECB-IMF "troika", possibly include an extraordinary real estate tax on larger property holdings, finance ministry sources said on Saturday.

Whatever pending austerity measures and a renewed commitment by Athens to meet privatisation, labour market and wider public sector restructuring goals come in the wake of Friday's successful conclusion of talks with the troika representatives -- a development that opens the way for the fifth installment of a 110-billion-euro bailout for the country.

Other measures to plug the gap in projected revenues for 2011 may include higher taxes for annual vehicle registrations, higher taxes on boats and luxury cars, a new consumer tax on soft drinks and a bigger surcharge on natural gas consumers, as well as the ubiquitous tax hike on cigarettes.

Tax measures eyed for 2012 but not yet finalised include a reduction in the tax-free ceiling for individual property holdings, which today stands at an objective rate of 400,000 euros, the same sources said.

Other options considered, according to reports, include the raising of the lowest VAT rate of 6.5 percent for items such as pharmaceuticals, books, newspapers and other periodicals, with the medium 13 percent rate eyed.

Another possibility that is still in the draft stage is a reduction in the tax-free bracket for low-income earners, excluding pensioners, who would still pay no income tax if reporting less than 12,000 euros in income annually. Yet another option is to institute different tax co-efficients for wage-earners and so-called self-employed professionals, assuming that this measure does not face a constitutional challenge.

On a brighter note, a reduction in the corporate tax rate is being considered, which today stands at 20 percent.

Finally, other options being studied by the ministry, sources said, include a process to legalise so-called unlicensed residences in the country -- a scourge in many parts of Greece that lie outside town planning districts -- via payments, as well as eliminating the subsidisation of heating oil so that diesel fuel is priced in a unified manner.


(ana.gr)


***
Le misure fiscali per rientrare entro il deficit/PIL stabilito dal programma.
 
I TITOLI DEI GIORNALI:


Confidence that the fifth instalment of a EC-ECB-IMF bailout will be approved for Greece in tandem with the general outlines of the latest austerity measures and commitment to meet memorandum and privatisation targets by the government -- along with the negative press fallout -- mostly dominated the headlines in Saturday's dailies.



ADESMEFTOS TYPOS: "Assistance package in tandem with new measures".

AVGHI: "Sell-off of people and state property".

AVRIANI: "New occupation-like Memorandum abolishing ministers' (roles)".

DIMOKRATIA: "Prime minister of bankruptcy like a prince in London."

ELEFTHEROS TYPOS: "(Economy) 'Tsar's' shipwreck brings new tax raid."

ELEFTHEROTYPIA: "Agreement with lay-offs in the works".

ESTIA: "All developments lead to snap elections".

ETHNOS: "Contract with stiff conditions by 'troika'."

IMERISSIA: "This is the agreement."

KATHIMERINI: "Aid package with strict conditions."

NAFTEMPORIKI: "European funding under unprecedented conditions."

RIZOSPASTIS: "Stop the government-troika-plutocracy barbarity".

TA NEA: "Lifevest with burdens: Papandreou-Juncker agreement foresees".

(ana.gr)
 
Germany has plan for Greece private creditors: report


BERLIN | Sat Jun 4, 2011 9:24am EDT



BERLIN (Reuters) - The German Finance Ministry has come up with a model for a new aid package for Greece that would include the voluntary participation of private creditors, Welt am Sonntag newspaper reported on Saturday.
The newspaper said in an advance excerpt released ahead of publication on Sunday that the plan calls for investors who hold Greek bonds due to mature in 2012 to 2014 to voluntarily exchange those for new sovereign debt instruments with an extended maturity of seven years.
The Finance Ministry did not comment on the report.
Welt am Sonntag quoted from an unofficial paper from the Finance Ministry saying it is in principle possible to structure a conversion of debt in such a way to avoid default.
According to the plan, creditors could be motivated to join in a voluntary exchange with the help of a so-called "collective action clause" that would be introduced into existing bond contracts in the event not enough investors were prepared to take part.
At the same time, the ministry's plan says that investors who swap their old bonds into new bonds would get preferential treatment in the future if another rescheduling is needed.
There are concerns in financial markets that Greece will eventually be forced into a coercive restructuring of its debt, which stood at nearly 330 billion euros ($476.1 billion) -- or close to 150 percent of GDP -- at the end of last year.
A harsh restructuring that would force losses on private creditors has been ruled out for now, but Germany and allies like Finland and the Netherlands are insisting on some sort of symbolic participation from the private sector.
Sources have told Reuters for the past two weeks that investors who hold Greek bonds due to mature in 2012 and 2013 could be encouraged to roll over that debt under a scheme similar to the "Vienna Initiative" used in early 2009 to safeguard banking systems in central and eastern Europe.
It has until now been unclear what incentives governments could offer to convince investors to buy new Greek bonds, but in similar cases in the past, they have been promised higher coupons, preferred creditor status or collateral as inducements.


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Prime indiscrezioni dalla Germania sul destino dei nostri GGB per saggiare il terreno ...

Io ci sto :D

Bisogna vedere se verrà esteso solo alle banche, oppure anche a noi piccoli.....
 
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