Stando così le cose, bisogna ammettere che si guadagna un bel pò di tempo...
Io ero (e resto comunque, pare porti bene...

) tra i pessimisti, però, dal momento che ho una manciata di 2012 e 2014 ...
francamente ed egoisticamente ora sono ben felice di fare un pò di festa anch'io assieme agli ottimisti

Buon GGB a tutti
Si ma per far tornare la fiducia sul mercato secondario, non si può continuare con questo sistema di erogare in tranches trimestrali, ogni volta sottoponendo la Grecia a un processo su pubblica piazza (finanziaria).
E' giusto pressarla e voler vedere risultati, ma a questo punto io spero che si proceda direttamente commissariando la sua politica economica.
Lasciassero dei tecnici Europei in pianta stabile a dettare le riforme, così che sia l'Europa, che sgancia il grano, a segnare il passo delle riforme, dei tagli e delle privatizzazioni.
Ma si dovrebbe evitare questo spettacolo patetico dei tre "ufficiali giudiziari" che ogni tre mesi si presentano ad Atene, scuotono la testa, fanno la voce grossa e minacciano di sbatterla fuori dall'Euro, con tanto di cassa di risonanza giornalistica che parla di Dracme, bank-run e paese al collasso.
Altro che collasso, qui si parla di funzionari che percepiscono 18 mensilità

. Pensassero piuttosto a mettere in piedi una politica fiscale equa che combatta ferocemente l'evasione. E piuttosto che alzare l'Iva (che mi sembra ora sia stata nuovamente calmierata con i nuovi accordi con la Troika) pensassero a tassare i ricchi, che in Grecia ce ne sono eccome.
E soprattutto si dovrebbe smettere di utilizzare l'argomento "aiuti alla Grecia SI /aiuti alla Grecia BASTA!" come slogan per campagne elettorali, dove ogni personaggio politico in cerca di facile consenso demagogico, dalla più remota landa finlandese, al più anonimo distretto austriaco, lanciano strali a ruota libera.
Rimane insuperato l'appello alla politica europea, del nostro caro Tricheco, a Dicembre scorso, per una "disciplina verbale". E speriamo, per inciso, che non debba diventare compianto il Tricheco, qualora il "nostro" Draghi (o per par condicio dovrei chiamarlo Drago?!

) si dimostri più realista del Re, ossia più tedesco dei tedeschi.
Dipenderà soprattutto dall'atteggiamento della politica europea, oltre che dai numeri (a cui non si potrà che chiedere di "rientrare", ma con gradualità) il ritorno della fiducia sui mercati e la possibilità per la Grecia di tornare a finanziarsi a lungo entro la fine del 2014.