Grèce-Accord Bercy-banques sur un scénario-presse
dimanche 26 juin 2011 22h12
PARIS, 26 juin (Reuters) - Le Trésor français et les institutions financières se sont mis d'accord sur un scénario destiné à favoriser la participation des créanciers privés au plan de sauvetage de la Grèce, rapporte dimanche Le Figaro.
Une source bancaire a confirmé dimanche soir à Reuters l'existence d'un tel accord.
Cet accord est intervenu dans la nuit de vendredi à samedi sur une proposition à laquelle Paris tentera de rallier ses partenaires européens, rapporte le quotidien dans son édition de lundi.
Les banques et compagnies d'assurances françaises sont prêtes à souscrire volontairement à de nouvelles obligations publiques grecques, a déclaré vendredi Nicolas Sarkozy à l'issue du Conseil européen de Bruxelles.
Ce processus de "rollover" sur une base volontaire est la solution actuellement à l'étude pour permettre aux investisseurs privés de participer au plan de sauvetage financier de la Grèce mis sur pied par les pays de la zone euro. Les modalités de la participation des institutions financières posent cependant problème.
La proposition de Paris prévoit des emprunts longs qui pourraient être assortis d'un taux d'intérêt équivalent à celui que la Grèce acquitte vis-à-vis de ses "sauveteurs" publics, avec en outre un taux d'intérêt variable susceptible d'être indexé sur un indicateur économique grec, comme le PIB, rapporte le Figaro.
L'alternative, avancée par un groupe de travail emmené par BNP Paribas (BNPP.PA: Cotation), ouvre la possibilité de réinvestir 70% seulement des sommes reçues à l'occasion des tombées d'emprunts grecs, précise le quotidien.
La moitié serait allouée à de nouveaux prêts grecs, émis cette fois à 30 ans. Quant aux 20% restants, ils seraient placés sur un fonds investi sur des titres de très grande qualité qui s'autoalimenterait ensuite grâce au cumul des intérêts, ajoute Le Figaro.
Cette proposition, qui rapporterait moins aux créanciers mais présenterait pour eux moins de risques, a reçu un accueil favorable dans les couloirs du Conseil européen, assure un proche du dossier cité par Le Figaro.
Selon des sources bancaires européennes, des banques et des responsables des autorités monétaires et financières discutent d'une proposition visant à remplacer la dette grecque par une catégorie d'obligations différente.
Il s'agit d'éviter que les agences de notation ne placent la dette grecque en défaut.
Quindi la proposta delle banche francesi sarebbe un bel pot-pourrì di tutto quanto si era detto in questi mesi e scioglierebbe anche i nodi sullo scetticismo di aver trovato solo una soluzione pro-tempore rinviando di soli 5-7 anni il problema.
Effettivamente messa così potrebbe funzionare. Se ho ben capito le banche francesi propongono:
- a scadenza il 30% del capitale me lo restituisci cash.
- il 50% faccio roll-over con un titolo a trent'anni con un misto di interessi dell'ordine di quelli pagati all'UE e FMI, e qui non ho capito se
affiancato a altri titoli con resa indicizzata a indicatori di crescita economica Greca come il PIL,
oppure se si intende: Tasso UE/FMI + indicizzazione al PIL, comunque siamo ancora a livello di ipotesi molto sommarie.
Da notare che questo punto procrastinerebbe il 50% del debito della gobba incriminata (sempre fermo restando che si sta parlando del periodo
2012-2015 e non dell'intero stock di debito, se ho ben capito) di un'era geologica avanti in termini finanziari, cosa sufficiente a non
preoccuparsene più per molti anni a venire. Tra l'altro a molti fondi pensione e assicurazioni che magari ci finanziano polizze vita e roba simile
cambia poco, tanto buona parte del portafoglio è comunque investita a lungo.
- il 20% in quello che era stato definito bail-in, cioè investito in un fondo di asset Greci di ottima qualità, immagino parteipazioni delle società che
si vogliono privatizzare. E questa è una bella furbata, perchè il sacrificio di spalmare il 50% del debito in scadenza su una duration trentennale
potrebbe essere sufficientemente stabilizzante sulla crisi Greca da calmare le acque e promuovere una iniezione di fiducia a tutti i livelli, che
faciliti il ritorno di investitori privati e anche il rollaggio del successivo debito. Non appena si normalizzasse un minimo la fiducia almeno
finanziaria, che deve sempre anticipare l'economia reale, è ovvio che i migliori titoli azionari Greci minimo raddoppiano di valore. E ecco che quel
20% fornirebbe da solo almeno il 40% di recovery in poco tempo, diciamo un paio di anni.
Se la Grecia rifiatasse le stesse banche potrebbero rifarsi di un 70% dei debiti in scadenza nei prossimi anni, comunque nel range temporale di
quella gobba stessa.
Resta da capire: questa sorta di bail-in che sembra buttato quasi per inciso, e invece i volponi degli istituti finanziari Francesi sanno bene
essere il piatto più ricco, perchè se si rimette in piedi la fiducia di un piano sostenibile a queste quotazioni dell'ASE il recovery è certo e forse
diventa pure lucroso e sarebbe questo il vero incentivo per le banche, partecipare alla spartizione degli asset. Ma questo non graverebbe sulla
stessa quota di privatizzazioni della Grecia? Credo che il significato in estrema sintesi sia, 30% cash, 50% a 30 anni con tassi calmierati e/o
agganciati al PIL, 20% in azioni che si stanno privatizzando.
Di fatto le banche starebbero contribuendo con il 50% del debito in scadenza, perchè quel 20% dovrebbe essere il 20% dei 50 mld che la
Grecia dovrebbe ottenere dal mercato.
Se non altro avremmo già trovato gli aquirenti per quel 20%, visto che c'è chi si preoccupava che gli asset greci da privatizzare non si vendono
perchè tanto non li vuole nessuno.
Inoltre per quel 50% di debito in scadenza che sono disposti a rollare, starebbero facendo un bello sforzo di buona volontà a garantire 30 anni
di respiro.
A me non dispiace affatto questo piano. Ora non resta che aspettare la parola delle banche crucche, che tanto rovineranno come al solito
l'idillio. In questa crisi sembra il ruolo elettivo dei tedeschi quello di far fare due passi indietro ogni volta che sembra di aver fatto un passo
avanti.
p.s. Aggiungo che un altro incentivo delle banche e finaziari in genere per accondiscendere e contribuire a spegnere l'incendio Greco, è quello
implicito di recuperare subito subito, nel giro di un mese a dir tanto, almeno un 20-30% della loro capitalizzazione di borsa

Scusate se è poco.