Grecia, sciopero taxi blocca porti e aeroporti di Creta e Corfù
Reuters - 21/07/2011 15:19:51
ATENE, 21 luglio (Reuters) - I taxisti greci hanno bloccato oggi i porti e gli aeroporti di Creta e Corfù, scioperando per protestare contro i piani del governo di liberalizzare le loro licenze.
Gli autisti hanno così creato disagi ai turisti, mentre a Bruxelles è in corso il summit dei leader europei sulla crisi del debito. Il governo greco ha intenzione di deregolamentare il settore, all'interno di un più ampio piano per realizzare le condizioni concordate con l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale. Nel mirino del governo greco ci sono altre 134 professioni.
Il turismo rappresenta il 16% del Pil greco e il governo ha previsto una crescita annuale del turismo pari al 10%, dopo due stagioni estive che hanno risentito delle proteste e degli scioperi contro le misure d'austerity.
A Creta, una delle principali destinazioni turistiche, circa 200 taxi hanno bloccato l'accesso ai porti e all'aeroporto, secondo quanto riferito da un funzionario di polizia, che ha aggiunto che i passeggeri hanno dovuto percorrere 400 metri a piedi per prendere gli autobus.
I taxi hanno bloccato anche il porto di Corfù, obbligando i passeggeri a camminare per diverse centinaia di metri. "Non permetteranno agli autobus di passare a prendere i passeggeri", ha detto un funzionario della guardia costiera.
L'Ue e l'Fmi hanno imposto alla Grecia la liberalizzazione delle professioni regolamentate, come condizione ai 110 miliardi di euro stanziati lo scorso maggio per salvare il paese dal fallimento.
In pratica, la liberalizzazione è stata limitata in settori come quello farmaceutico, legale ma anche nel turismo. Il governo ha assecondato infatti le richieste dei sindacati, che vogliono il mantenimento delle regolamentazioni.
I funzionari dell'industria turistica hanno detto che le prenotazioni non sono state condizionate dagli scioperi dei taxi, almeno fino a questo momento, ma potrebbero essere un danno nel lungo periodo, insieme ad altre proteste.