Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

Prime aperture:

L'ASE segna 840 punti -0,17%.

Lo spread si trova ora a 868 pb., nella fascia alta di oscillazione degli ultimi giorni. Comunque sotto i max di ieri sera.

Benchmark Francoforte, in calo rispetto a ieri: bid/ask 56,90 - 58,00.

Bene l'Italia a 275 pb. In recupero la Spagna a 306 pb. Il Portogallo stabile a 484 pb.
 
riflessione,
(anche alla base di quanto emerso ieri, di una probabile uscita e poi rientro della grecia dall' euro).

1) per una sporca manciata di euro (30 in mano ai privati) su più di 300 di debito totale, si dovrebbe quindi fare DEFAULT, uscire dall' euro e poi rientrarvi! Ovviamente non basterebbero i 30 mld in mano ai privati (poi, vuoi non dare niente di niente a loro???), e pertanto il default toccherebbe gli istituzionali.

2) con l' OSI, e pertanto senza uscita dall' euro, senza ritorno alla dracma e di nuovo all' euro (con tutte le fortissime implicazioni che ciò avrebbe!), si taglierebbe il debito COME se fosse un haircut.

Quale quindi sarebbe la scelta privilegiata?
la SECONDA.
La prima scelta infatti sarebbe opportuna SOLO se si vuole mettere le mani in tasca a quei 30 mld (con prime scadenze al 2023, e con cedole al 2% per ora!). Sui quali si potrebbe comunque intervenire, PER LEGGE (e non per bancarotta fraudolenta), tramite un BuyBack con prezzi interessanti da stimolare i privati; tramite una CAC (ma bisogna avere la maggiornaza dei 3/4, signori) e quindi anche qua offrendo quotazioni appetibili.
Per esempio sulle lunghe pagando 50 porterebbero a casa debito per 100; ossia con una riduzione del 50%. ORA un eventuale prima ipotesi DEFAULT,
che cosa farebbe veramente risparmiare????

Meglio un DEFAULT mascherato da OSI, quindi, che un VERO DEFAULT!
Caro Scahuble, in entrambe i CASI devi lasciare i $ !!! ma molto meglio farlo con OSI, non è così?
 
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riflessione,
(anche alla base di quanto emerso ieri, di una probabile uscita e poi rientro della grecia dall' euro).

1) per una sporca manciata di euro (30 in mano ai privati) su più di 300 di debito totale, si dovrebbe quindi fare DEFAULT, uscire dall' euro e poi rientrarvi! Ovviamente non basterebbero i 30 mld in mano ai privati (poi, vuoi non dare niente di niente a loro???), e pertanto il default toccherebbe gli istituzionali.

2) con l' OSI, e pertanto senza uscita dall' euro, senza ritorno alla dracma e di nuovo all' euro (con tutte le fortissime implicazioni che ciò avrebbe!), si taglierebbe il debito COME se fosse un haircut.

Quale quindi sarebbe la scelta privilegiata?
la SECONDA.
La prima scelta infatti sarebbe opportuna SOLO se si vuole mettere le mani in tasca a quei 30 mld (con prime scadenze al 2023, e con cedole al 2% per ora!). Sui quali si potrebbe comunque intervenire, PER LEGGE (e non per bancarotta fraudolenta), tramite un BuyBack con prezzi interessanti da stimolare i privati; tramite una CAC (ma bisogna avere la maggiornaza dei 3/4, signori) e quindi anche qua offrendo quotazioni appetibili.
Per esempio sulle lunghe pagando 50 porterebbero a casa debito per 100; ossia con una riduzione del 50%. ORA un eventuale prima ipotesi DEFAULT,
che cosa farebbe veramente risparmiare????

Meglio un DEFAULT mascherato da OSI, quindi, che un VERO DEFAULT!
Caro Scahuble, in entrambe i CASI devi lasciare i $ !!! ma molto meglio farlo con OSI, non è così?

1) Per ipotesi, a questo punto meglio fare default su 30 MLD e non uscire dall'Euro.

2) L'OSI rimane l'ipotesi migliore per noi ... non altrettanto possiamo dire per gli altri.

L'ipotesi di Sinn dell'IFO è molto generosa con la Grecia... stranamente, visto che arriva da un "falco" tedesco.

Prevedeva l'OSI sul debito, con successiva uscita della Grecia dall'Eurozona e rientro quando i parametri lo permetteranno.

Dato che mi fido poco ... specie della destra tedesca ... non ho ancora capito i vantaggi per una simile operazione (eccetto, appunto, per la Grecia), salvo far detonare l'intera Eurozona.

Una generosità senza pari ...
 
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JP Morgan: Una goccia nel governo greco riaccendere i timori per la vittoria elettorale di Syriza e portare l'euro sotto 1,25 dollari nel terzo trimestre del 2013 - gli scenari positivi e negativi

07/24/13 - 10:50







Per eventuale caduta del governo greco nel 2013, parla uno degli scenari di JP Morgan, che se attuata sarà riaccendere i timori per la vittoria elettorale di Syriza, come osservato dagli analisti, e guiderà l'euro sotto 1,25 DOL . del terzo trimestre del 2013.

Mantenuto invariati i suoi obiettivi per il 2013 € JP Morgan ($ 1,30 a fine anno), il che significa che l'euro rimarrà senza una tendenza chiara, come è stato il caso per la maggior parte del 2013.

Tuttavia, secondo gli analisti di JP Morgan, rischi al ribasso potrebbe portare l'euro / dollaro, in calo del 1,25 dollari nel terzo trimestre del 2013, se uno o più dei seguenti scenari implementati:

(1) differenzia la politica dei tassi di interesse della Fed nel 2015 a causa del costante calo del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti

(2) La BCE abbassa di nuovo tasso di rifinanziamento o va in tassi sui depositi negativi in ​​un contesto di recessione nei paesi periferici dell'eurozona

(3) Caduta degli sviluppi di stato greci o portoghesi che porterà a timori di possibile vittoria elettorale di Syriza in Grecia o ristrutturazione del debito in Portogallo

Al contrario, l'euro può essere migliorata più di 1,35 dollari nel terzo trimestre del 2013, se uno o più dei seguenti scenari implementati:

(1) La Fed invia un segnale che il rallentamento del programma di acquisto di bond non partirà prima del 2014

(2) Aumento dell'indice PMI manifatturiero della zona euro, più di 52 punti di questa estate

(3) rimborso anticipato dei prestiti a buon mercato a tre anni (LTRO di) concesso dalla BCE alle banche


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Eurozona: Torna allo sviluppo del PMI manifatturiero, per la prima volta in due anni

07/24/13 - 11:07





Ultra è la notizia per la zona euro dal fronte dell'attività manifatturiera.


In particolare, l'indice PMI manifatturiero è tornato a crescere nel mese di luglio, per la prima volta negli ultimi due anni a 50,1 punti. Nel mese di giugno, l'indice si è attestato a 48,8 punti, mentre gli analisti si aspettavano un aumento di soli 49,1 punti.

Il PMI dei servizi si è attestato a 49,6 punti nel mese di luglio, rispetto alle stime di 48.7 punti. Giugno si è attestato a 48,3 punti.

Il PMI composito è salito a 50,4 punti rispetto ai 48,7 punti il ​​mese scorso.

BankingNews.gr | Online ????????? ?????????
 
Zona euro, Pmi flash luglio supera attese, indica crescita in trim3

mercoledì 24 luglio 2013 10:21





LONDRA, 24 luglio (Reuters) - Il settore privato della zona euro evidenzia un inatteso ritorno all'espansione nel mese di luglio, mostrando il primo aumento della produzione da ben oltre un anno da parte delle imprese del settore, manifattura in testa.

A cura di Markit, l'indagine Pmi secondo la stima flash relativa al mese in corso, basata su un sondaggio presso i direttori acquisto della aziende manifatturiere e dei servizi, balza a livello di indice composito a 50,4 - massimo degli ultimi 18 mesi - rispetto al 48,7 di giugno.

Si tratta di un risultato migliore della più elevata tra le singole stime raccolte da Reuters e della prima risalita oltre la soglia chiave dei 50 punti da gennaio 2012.

"Un quadro davvero incoraggiante, fondato su un miglioramento ad ampio raggio. A fare da traino è la Germania seguita dalla Francia, ma anche a livello di paesi periferici vediamo un ritorno alla crescita nel comparto manifattura" spiega Chris Williamson, economista capo Markit.

A parere dell'analista i numeri odierni corrisponderebbero a un prodotto interno lordo in crescita di 0,1% nel terzo trimestre, stima identica a quella dell'ultimo sondaggio Reuters.

Nei tre mesi al 30 giugno scorso la performance economica dei diciassette paesi euro dovrebbe invece evidenziare stagnazione dopo la prolungata fase recessiva iniziata a fine 2011.

Tornando al risultato di luglio, l'indice flash sul settore manifattura passa a 50,1 da 48,8 di giugno, anche in questo caso superando la stima più alta delle attese raccolte da Reuters, mentre la voce servizi migliora a 49,6, record da gennaio 2012, da 48,3 di giugno.
 
German official says that markets shouldn't expect a delay on Greek aid payment; once prior measures confirmed, Greek aid can be released.

German Finance Ministry says Troika can confer on Greece once measures are complete, as some remain to be confirmed.
 
MNI: La prossima settimana l'erogazione della tranche alla Grecia









La prossima settimana si prevede di rilasciare la prossima tranche del prestito alla Grecia, secondo la fonte tedesco citato dai siti di notizie della Borsa tedesca, MNI.

Come accennato in questo articolo, Berlino non si aspetta ritardi e intende approvare l'erogazione appena confermato l'attuazione dell'ultimo prerequisito (azioni precedenti).


Fonte: ANA - MPA

 
Un'occhiata a metà seduta ...

La Borsa di Atene dopo essere scesa sino a quota 836 punti, si trova ora in salita a 845 punti +0,34%.

Lo spread oscilla stabile a 868 pb.

Benchmark Francoforte, bid/ask 57,00 - 58,00.
 

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