Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

Katainen: La Commissione europea è pronta a lavorare con qualsiasi governo in Grecia



La Commissione europea dovrebbe rispettare la democrazia e sono pronti a cooperare con qualsiasi governo in Grecia, ha detto EurActiv.gr Vice Presidente della Commissione europea, Giourki Katainen prima del voto di stasera in Parlamento per eleggere il presidente della Repubblica.

In particolare, rispondendo alla domanda se la Commissione europea è pronta a cooperare con qualsiasi governo di Atene, il signor Katainen ha detto:

"Naturalmente. Siamo una Commissione 28 Stati membri e dovrebbe rispettare il sistema democratico. Pertanto, siamo pronti a lavorare in alcun modo i diritti e valori fondamentali dell'Unione europea ", ha osservato.



����:www.capital.gr
 
Il primo tentativo di eleggere un nuovo presidente della Repubblica in Grecia è fallito - come da aspettative, lasciando solo due ulteriori tentativi al premier Antonis Samaras prima di essere obbligato a indire le elezioni generali.
Mercoledì il candidato governativo Stavros Dimas, ex commissario dell’Unione Europea, ha ottenuto 160 voti a fronte di un quorum richiesto di 200, i due terzi dei voti totali. La coalizione di governo, infatti, ha soltanto 155 seggi e ha bisogno dell’appoggio dei deputati indipendenti o dell’opposizione.
La prossima votazione, che richiede sempre i due terzi dei voti, è in programma martedì 23 dicembre, l’ultima e decisiva lunedì 29: in quella data il quorum sarà a soli 180 voti. Se anche allora non verrà eletto un presidente, Samaras sarà obbligato a indire le elezioni politiche verso marzo, con il blocco di sinistra anti-riforme di Syriza, guidato da Alexis Tsipras, ampiamente favorito nei sondaggi, anche se con un margine insufficiente per poter governare da solo.
 
Grecia: presidenziali; domani incontro Mitsotakis-Kamenos

Per colloquio privato su elezione nuovo capo dello Stato

17 dicembre, 19:06







(ANSAmed) - ATENE, 17 DIC - Constantinos Mitsotakis, ex premier e presidente onorario di Nea Dimokratia (centro-destra, al governo), ha invitato per domani mattina alle 11:00 nel proprio ufficio Panos Kamenos, leader del partito Greci Indipendenti (destra), per un colloquio a tu per tu sulle elezioni del nuovo presidente della Repubblica iniziate con un fumata nera stasera. L'invito, secondo vari analisti, rivelerebbe l'intento di Nea Dimokratia, il partito del premier Antonis Saramas, di coagulare anche i voti dei 12 deputati di Greci Indipendenti (nato da un gruppo di fuoriusciti da Nea Dimokratia) sul nome di Stavros Dimas, il candidato governativo alla carica di capo dello Stato in sostituzione del presidente uscente Karolos Papoulias
 
Punto sulla situazione

Prima fumata nera per l'elezione del presidente della Repubblica in Grecia. Il candidato governativo Stavros Dimas, 73 anni, membro di Nea dimokratia del premier Antonis Samaras ed ex commissario europeo, ha ottenuto solo 160 preferenze sulle 200 necessarie per farcela.
TRABALLA IL GOVERNO. Mentre i 'presente' (equivalenti a 'no') sono stati 135 e gli assenti 5. Il voto, come diversi analisti avevano previsto, ha fatto traballare il governo Samaras in quanto si sta già cominciando a delineare il rischio di stallo nelle prossime due tornate: quella del 23 (il cui inizio è stato fissato a mezzogiorno) e quella del 29 dicembre.
Secondo alcuni esperti, il divario emerso tra i 160 'sì' e i 180 voti necessari appare incolmabile anche col calo del quorum. L'impressione è che i 20 deputati che servono non si troveranno e che si andrà inesorabilmente alle urne.
Con tutti i contraccolpi che un tale sbocco può arrecare sia alla stabilità politica del Paese sia alla situazione economica a fronte dei creditori internazionali e dei mercati.
APPELLO DI SAMARAS PER IL FUTURO IN EUROPA. Proprio per ricordare ai parlamentari questi rischi, Samaras, pochi minuti prima dell'inizio delle operazioni di voto, ha diffuso un laconico comunicato in cui in sostanza ha detto che votare per il candidato del governo è «una scelta per evitare un'avventura che potrebbe rivelarsi fatale per le prospettive europee della Grecia».
Fonti vicine a Nea dimokratia si sono comunque dette ottimiste sul fatto che alla terza votazione il governo possa portare a casa le 180 preferenze richieste. Per far ciò, anche se pubblicamente il primo ministro lo ha escluso in maniera categorica, in molti cominciano a pensare che Samaras possa cambiare cavallo poco prima della terza votazione e, come un prestigiatore, tirare fuori dal cilindro un nome nuovo sul quale possano convergere anche i voti dei partiti di destra all'opposizione: come ad esempio Greci indipendenti (creato da un gruppo di transfughi da Nea dimokratia).
NEL 2004 NEA DIMOKRATIA CAMBIÒ CANDIDATO. Non sarebbe del resto la prima volta che il partito di Samaras ricorre a questo espediente: nel dicembre 2004 per evitare il rischio di elezioni anticipate, minacciate dal socialista Pasok all'opposizione, l'allora leader conservatore Costas Karamanlis scelse come candidato del governo l'adesso uscente Karolos Papoulias, un veterano della politica osannato dalle sinistre al quale il Pasok non poté dire di no.
È forse proprio per cercare di coagulare anche i voti dei 12 deputati di Greci indipendenti sul nome di Stavros Dimas (o per ventilare loro l'ipotesi di un nuovo candidato da appoggiare), che la sera del 17 dicembre Constantinos Mitsotakis, ex premier e presidente onorario di Nea dimokratia, ha reso noto di avere invitato per la mattina seguente nel proprio ufficio Panos Kamenos, leader del partito: per un colloquio a tu per tu che potrebbe rappresentare l'ultima spiaggia per sbloccare la situazione
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto