I guai del diritto asimmetrico occidentale
Maurizio Blondet 23 Marzo 2021
“Inaccettabili” : così il deficiente del parlamento europeo David Sassoli ha definito
le sanzioni che Pechino ha elevato contro alcuni eurodeputati e funzionari UE. “Ci saranno conseguenze”, ha sibilato.
Il primo ministro olandese Mark Rutte : “La mossa della Cina è una risposta del tutto ingiustificata alle misure adottate nell’ambito del regime di sanzioni dell’UE sui diritti umani"
Ma le sanzioni cinesi elevate ad europei sono solo la risposta, a sanzioni che la UE aveva comminato il giorno prima contro “
quattro funzionari cinesi nello Xinjiang e l’ufficio di pubblica sicurezza della regione”.
Ora, perché quelle cinesi siano “inaccettabili” mentre le europee contro la Cina siano “accettabili”, deve essere un indizio che
nella Unione Europea non esiste più il concetto di simmetria del diritto (“non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”; e che in Europa vige un diritto talmudico, basato appunto sulla a-simmetria: non osare fare a me ciò che io faccio a te, animale parlante…se no ci saranno conseguenze.
Il diritto asimmetrico non richiede necessariamente una profonda conoscenza del Talmud. Lo stanno infatti imponendo a tutti noi LGBT: “A voi è vietato giudicare anormali noi quando ci vestiamo da sciantose o ci baciamo fra maschi, invece noi abbiamo il diritto di entrare nelle scuole per insegnare ai vostri figli a diventare froci, trans, e a propagandare la epdo”. Insomma: la tua libertà finisce dove comincia la mia.
Ma perché, poi, il deficiente del Parlamento Europero ha fulminato sanzioni contro quattro funzionari cinesi?
Lo ha fatto per servire, appoggiare ed aiutare a trasformare in successo l’epocale fallimento diplomatico di Anthony Blinken, il talmudico ministro degli esteri di Biden: il quale, nemmeno sedutosi in Alaska con la sua controparte cinese, l’ha accusata – scusate se è poco – di genocidio in Xinjang , e s’era fatto precedere dalla notizia che
Washington aveva comminato sanzioni (blocco dei beni e conti posseduti in Usa, divieto di entrata in USA) contro una trentina di funzionari cinesi; aspettandosi poi – ed è la cosa più stupefacente – che il ministro e la delegazione di Pechino, ossia di uno Stato quattro volte più abitato, e in pieno sviluppo economico, e da cui gli Usa importano tutto, dalle scarpe ai microchip e di cui non possono fare a meno, avrebbe risposto : “Sì, siamo genocidi. Siate generosi, e col vostro aiuto e le vostre lezioni di morale sediamoci al tavolo delle trattative, dove accetteremo rapporti commerciali più favorevoli per voi e dannosi per noi”.
E’ con vera stupefazione che Blinken ha ascoltato la risposta del suo pari grado cinese:
YANG JIECHI : sa, noi cinesi “non crediamo nell’invasione attraverso l’uso della forza, o nel rovesciare altri regimi con vari mezzi [rivoluzioni colorate, primavere arabe…] , o nel massacrare la gente di altri paesi, perché tutti questi causerebbero solo scompiglio e instabilità in questo mondo. .. È importante che gli Stati Uniti cambino la propria immagine e smettano di promuovere la propria democrazia nel resto del mondo.
Quanto ai diritti umani che ci accusate di infrangere:
“Ci sono molti problemi negli Stati Uniti riguardo ai diritti umani … e le sfide che gli Stati Uniti devono affrontare in materia di diritti umani sono profonde. Non sono emersi solo negli ultimi quattro anni, come Black Lives Matter. Non è emerso solo di recente.
La sgomenta stupefazione rivela l’errore fondamentale di percezione di sé che la classe digerente USA e quella eurocratica condividono; per un attimo si sono visti con gli occhi degli altri, dei competitori cinesi, e non sono riusciti a pensare altro che “altre sanzioni!”, perché noi siamo “democrazie” e loro “genocidi autoritari che reprimono i LGBT”
Il difetto dell’asimmetria talmudica in politica estera è che mentre noi (cosiddetti occidentali) crediamo che i cinesi siano ancora il miserabile popolo di contadini maoisti che mangiano rospi crudi, loro hanno sviluppato una classe dirigente (alcune decine di milioni) vivace, attenta al mondo esterno, che sanno benissimo l’inglese e conoscono benissimo noi.
Come ci vedono loro
Il giornalista Tucker Carlson ha avvertito i suoi ascoltatori Usa che
loro, chiamano noi “ “baizuo”. e sicuramente non è un complimento. I media statali cinesi descrivono il baizou come persone che “si preoccupano solo di argomenti come immigrazione, minoranze, LGBT e ambiente, che non hanno alcun senso di problemi reali nel mondo reale, che sostengono solo la pace e l’uguaglianza per soddisfare i propri sentimenti di superiorità morale, e che sono così ossessionati dalla correttezza politica da tollerare valori islamici arretrati per amore del multiculturalismo “.
Come notano i media statali cinesi, “l’ex presidente [sic] degli Stati Uniti
Obama era considerato un sostenitore dell’ideologia baizuo”. Così come “la cancelliera tedesca Angela Merkel con la sua decisione di accogliere in Europa più di un milione di immigrati [sic] del terzo mondo”. I
baizuo, riportano i media statali cinesi, “sostengono l’inclusione e l’antidiscriminazione ma
non possono tollerare opinioni diverse”. Le opinioni politiche di Baizuo sono “così superficiali che tendono a mantenere l’uguaglianza sociale abbracciando ideologie che vanno contro il concetto di base di uguaglianza”.
Insomma una baizuo così:
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Russia e Cina chiedono il coinvolgimento del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto dopo i colloqui con il suo collega cinese Wang Yi che Russia e Cina sono “scontente” delle azioni degli Stati Uniti, secondo l’agenzia di stampa russa Tass. Cercano insomma di far capire a Blinkene Biden che chiamare “assassino” il presidente russo e “genocida” il governo di Pechino rovina alquanto il clima di buona educazione nelle relazioni internazionali.
Lavrov: Non c’è più alcun rapporto con l’UE come organizzazione
Dopo le nuove sanzioni dell’Ue contro la Russia, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov vede i rapporti con Bruxelles “distrutti”. “Non c’è più alcun rapporto con l’Unione Europea come organizzazione”, ha detto martedì il capo diplomatico russo durante la sua visita in Cina.
“L’intera struttura di queste relazioni è stata distrutta da decisioni unilaterali di Bruxelles”.
Sappiamo già cosa risponderà David Sassoli: “Inaccettabile! Sanzioni!”
Fino alla guerra.