Guerra Libano-Israele news

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Libano - 06.8.2006 14:55:00
Siria: ''Pronti alla guerra, se necessario''



Walid Muallem, ministro degli Esteri siriano, ha dichiarato che il suo paese è pronto all'evenienza che il conflitto israelo-libanese si estenda al resto della regione e ha ribadito che, nel caso, Damasco è pronta a rispondere immediatamente a un eventuale attacco israeliano.


Libano - 06.8.2006 15:50:00
Lega Araba condanna bozza Onu



''La bozza della risoluzione Onu chiede la fine delle ostilità e non un cessate il fuoco. Questo rappresenta una carenza per il Consiglio di Sicurezza, che dovrebbe adottare una posizione chiara verso le operazioni militari''. Lo ha dichiarato Amr Mussa, segretario generale della Lega Araba, a Damasco dopo un colloquio con il presidente siriano Bashar El Assad ed il vicepresidente Faruq El Sharaa. Il ministro degli Esteri siriano, nelle stesse ore a Beirut, ha dichiarato che questa bozza potrebbe portare alla guerra civile in Libano.
 
06.8.2006 17:01:00
Manifestazioni contro la guerra a Casablanca, Bruxelles e Jakarta
Continuano le manifestazioni contro la guerra in tutto il mondo. Dopo i cortei a Londra e a Baghdad, migliaia di persone hanno sfilato per le strade di Jakarta in Indonesia e di Bruxelles in Belgio e Casablanca in Marocco. La maggior parte dei manifestanti chiede l'immediata cessazione delle ostilità, ma molti solidarizzano con Hezbollah e contestano Israele e Stati Uniti. Anche a Tel Aviv, ieri, un corteo di pacifisti ha chiesto la fine dei bombardamenti.



06.8.2006 16:55:00
A Washington si lavora a nuova bozza di risoluzione
Stephen Hadley, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha dichiarato oggi che il governo Usa punta a una approvazione rapida di una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul Libano, dopo quella che, salvo sorprese, verrà approvata all'inizio della prossima settimana a New York, ma che è già stata sconfessata da Siria, Libano, Iran e Lega Araba. Condoleezza Rice, segretario di Stato Usa, ha dichiarato che bisogna portare a casa un risultato in 48 ore.
 
Per comprendere esattamente l'entità della distruzione sociale e economica
messa in atto da Israele contro il Libano: un paese che ha lavorato 15
anni per ricostruirsi. Riportato indietro di 20 anni in 20 giorni...a
colpi di bombe.

Queste le mappe:

MAPPA DEGLI ATTACCHI ISRAELIANI IN TERRITORIO LIBANESE
aggiornata al 4 agosto
http://maps.samidoun.org/lebanon_mapjul12-Aug04.jpg

MAPPA INFRASTRUTTURE E VIE DI COMUNICAZIONE DISTRUTTE
aggiornata al 4 agosto
http://maps.samidoun.org/infrastructure_map_Aug04.jpg


da Tunisi Franco Chiavegatti, corrispondente di "Reporter Associati
International"
04 Agosto, 2006. Ai gravissimi danni causati dai bombardamenti israeliani
sul Libano, si aggiunge quello di una marea nera su una vasta superficie
del Mediterraneo orientale. La distruzione dei depositi di petrolio di una
grande centrale elettrica ha causato l'inquinamento di un' ottantina di
chilometri di costa libanese e il pericolo si sta estendendo verso quella
siriana. Lo rilevano le immagini trasmesse dal satellite del Centro di
ricerche della Commissione Europea, come riferisce da Nairobi il
segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite Achim Steiner. "Sono
trascorse tre settimane dal bombardamento israeliano della centrale
elettrica - ha detto tra l' altro - e le prime immagini satellitari
confermano purtroppo che la marea nera é di un' estensione significativa e
che tende ad espandersi."

***

[In calce all’articolo le mappe satellitari dell'area interessata che
documentano la grandezza e l'espansione della "marea nera" che ha colpito
le coste libanesi)

www.reporterassociatiinternational.org
 
auspichiamo
che coloro che stanno
lavorando per la pace
riescano nel loro intento
nella pace ci potrebbe essere
il progresso per tutti
 
La diretta



07.8.2006 19:02:00
Anche il Libano richiama i riservisti
Secondo fonti militari libanesi, l'esercito del paese dei cedri avrebbe allertato circa 15 mila riservisti in vista di un prossimo richiamo alle armi. Una decina di giorni fa era stata Israele a richiamare in servizio 15 mila ex combattenti, in vista della prossima invasione del Libano



07.8.2006 18:56:00
Consiglio di Sicurezza non si pronuncerà prima di mercoledì
Abdulaziz Al-Nasser, ambasciatore all'Onu del Qatar, l'unico paese arabo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha dichiarato che "il Consiglio ha deciso di tenere un dibattito pubblico sul Libano domani sera, alla presenza di numerosi ministri, anche provenienti da paesi arabi. Il che significa che nessuna risoluzione sul Libano verrà votata prima di mercoledì mattina.



07.8.2006 18:37:00
La Uefa non si giocherà in Israele
"Nessun match di competizioni europee verrà organizzato in Israele fino a ulteriori notizie". Con un comunicato secco, che non attribuisce questa decisione a motivazioni politiche ma nememmeno a motivazioni di sicurezza, la Uefa fa sapere che nessuna partita di Coppa Uefa verrà giocata in Israele. E che le squadre israeliane dovranno comunicare all'organizzazione le città e i Paesi dove vorranno spostare le partite casalinghe.



07.8.2006 18:09:00
Un morto, e non 40, nel condomio distrutto a Houla dai bombardamenti
Cinquanta dei residenti del condominio di Houla distrutto da un bombardamento israeliano, erano nascosti nelle cantine. Il bilancio delle vittime è dunque per fortuna drasticamente diminuito. Sarebbe una sola la vittima del bombardamento. A comunicarlo, lo stesso premier libanese Fuad Siniora.



07.8.2006 17:59:00
Israele impone coprifuoco in tutto il sud del Paese
Da questa sera alle 22, tutti gli abitanti del Libano meridionale che si trovano a sud del fiume Litani dovranno rimanere chiusi nelle loro case, osservando il coprifuoco imposto dalle forze armate israeliane che occupano il sud del Paese. Non si sa fino a quando questa misura resterà in vigore.



07.8.2006 17:48:00
Bush intima a Siria e Iran di tenere a bada Hezbollah
"Siria e Iran sponsorizzano e promuovono le attività dell'Hezbollah, tutte tese a creare il caos, a ricorrere al terrorismo per fermare l'avanzata della democrazia. E' stato Hezbollah a lanciare questa offensiva", ha detto il presidente Usa, George W. Bush, in una conferenza stampa dal suo ranch di Crawford, in Texas, intimando ai due regimi di tenere a bada le milizie sciite libanesi.



07.8.2006 17:20:00
Distrutte quasi 7mila case e 73 ponti
L'Alto Comitato per i Soccorsi libanese ha reso note alcune statistiche sui danni alle infrastrutture causati dai bombardamenti israeliani. Fino ad ora sono stati distrutti 73 ponti, 72 viadotti e 6800 unità abitative. Oltre a ciò, ricorda il comitato, l'esercito israeliano ha distrutto anche le vie di collegamento con le montagne nel centro del Paese e quelle verso la Siria.



07.8.2006 16:53:00
14 civili, morti sotto le macerie a Ghaziye
Gli F16 israeliani hanno bombardato la città di Ghaziye, nel sud del Libano, provocando il crollo di alcuni edifici abitati. Almeno quattordici persone sono rimaste sepolte dalle macerie. Le 14 vittime sono civili, ci sono anche donne e bambini



07.8.2006 16:18:00
Debka: la regia dei razzi di Hezbollah è in Siria
Secondo il sito Debka file, legato ai servizi di sicurezza israeliani, il lancio di razzi di Hezbollah sarebbe orchestrato dalle retrovie, dalla cittadina di Anjar, in territorio Siriano. La base logistica di Anjar, che si trova sul confine tra Siria e Libano, sarebbe gestita da ufficiali Hezbollah e iraniani, i quali a loro volta pare siano collegati con elementi dell'intelligence di Damasco. Questo comando, stando a Debka, è fornito di sofisticate tecnologie che permettono di decidere luoghi e tempi dei lanci di razzi da parte di Hezbollah. Secondo l'intelligence la stessa rete composta da Hezbollah, siriani e iraniani starebbe dietro ai rifornimenti di razzi, che dalla Siria, verrebbero contrabbandati in Libano



07.8.2006 16:17:00
Peretz: soluzione diplomatica o allargamento del conflitto
Il ministro della Difesa israeliano Amir Peretz ha annunciato che, se non si troverà una soluzione diplomatica in tempi brevi, l'esercito israeliano è pronto ad allargare il raggio delle operazioni di terra nel libano meridionale. Peretz ha detto che autorizzerà tutte le operazioni necessarie a prendere il controllo delle rampe di lancio dei razzi Katiuscia "ovunque si trovino".



07.8.2006 16:02:00
Colpito ponte sul Litani, bloccati gli aiuti umanitari
Si fa sempre più complessa la via per portare aiuti umanitari alla popolazione del sud del Libano. Oggi l'aviazione israeliana ha colpito l'ultimo ponte sul fiume Litani: l'unica via di collegamento rimasta tra Beirut e Tiro, nel sud. Il ponte avrebbe dovuto essere percorso dai convogli umanitari. Christopher Stokes di Medici senza Frontiere ha dichiarato che Israele li ha avvisati che non garantirà la loro sicurezza, dunque i convogli rimarranno fermi. Si stima che un quinto della popolazione del sud, 22 mila persone, sia rimasta isolata e senza aiuti



07.8.2006 15:38:00
Olmert e Peratz incontrano generali al confine
Il premier israeliano Ehud Olmert si è recato nel nord del Paese, al confine con il Libano, insieme con il ministro della Difesa Amir Peretz. I due hanno incontrato i generali dell'esercito, con i quali hanno discusso delle operazioni militari in corso e dei problemi relativi alla difesa dai razzi Katiuscia lanciati da Hezbollah.



07.8.2006 15:18:00
Seniora in lacrime accusa di terrorismo di Stato
Il Primo ministro libanese Fouad Seniora, riunito a Beirut con i capi della diplomazia araba non è riuscito a trattenere le lacrime quando si è diretto ai rappresentanti della Lega araba affinchè "Il suo paese non diventi un arena di conflitti e scontri che non hanno nessuna giustificazione", lo riporta il quotidiano libanese An-Nahar. Se questo non è terrorismo di stato, allora cos'è il terrorismo di stato?", ha aggiunto il premier.



07.8.2006 15:16:00
Amnesty organizza veglia globale per il cessate il fuoco
L'organizzazione umanitaria Amnesty International ha organizzato una mobilitazione globale per chiedere un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Amnesty Italia ha organizzato veglie a Roma e Torino, ma altre veglie si terranno anche in Australia, Belgio, Cile, Corea del Sud, Francia, Giappone, Hong Kong, India, Lussemburgo, Malaysia, Mali, Messico, Nepal, Nuova Zelanda, Olanda, Pakistan, Paraguay, Regno Unito, Sierra Leone, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Usa, Svezia, Taiwan, Thailandia, Turchia e Venezuela. Anche le sezioni di Israele e Libano hanno organizzato due mobilitazioni, che si terranno a Haifa e a Beirut. Chiunque volesse aderire solo simbolicamente all'iniziativa potrà tenere una candela accesa davanti alla finestra della propria abitazione



07.8.2006 15:12:00
Oci mette in guarda su eventuali attacchi terroristici
Il segretario generale dell'Organizzazione della Conferenza Islamica (OCI) Ekmeleddin Ihsanoglu, ha inviato una lettera urgente al segretaario delle Nazioni Unite Kofi Annan, chiedendo un cessate il fuoco in Medio Oriente perchè l'offensiva israeliana potrebbe portare una nuova ondata di attacchi terroristici.



07.8.2006 15:03:00
5 morti a Tiro
Almeno cinque persone sono morte nella città di Tiro, nel sud del Libano, in un raid aereo israeliano contro delle abitazioni civili. Lo annunciano testimoni locali e fonti mediche. Panche anche che un'ambulanza sia stata centrata da un missile mentre tentava di raggiungere la zona per prestare soccorsi.



07.8.2006 14:59:00
Sono più di 1000 le vittime libanesi
Al 27esimo giorno dall'attacco israeliano al Libano sono più di mille le vittime libanesi (925 morti accertati, 75 dispersi) lo ha riferito una fonte vicina al ministro della Sanità, Mohammad Khalife. Inoltre il quotidiano libanese An Nahar rende noto che i feriti sono 3322 e i profughi 915,762. E' emergenza tra gli sfollati soprattutto per le condizioni igieniche.



07.8.2006 14:45:00
Siniora: cessate il fuoco senza condizioni
Introducendo i lavori della riunine di emergencza dei ministri degli Esteri dei paesi arabi, il premier libanese Fuad Siniora ha detto che "La prima sfida è raggiungere un cessate il fuoco immediato e senza condizioni". Siniora ha chiesto ai paesi arabi di "aiutare il Libano ed esercitare pressioni diplomatiche e politiche sulla comunità internazionale". IL primoministro libanese non ha trattenuto le lacrime e ha confermato che nei primi 27 giorni di guerra sono più di mille i morti, un terzo dei quali - ha detto - "sotto i 12 anni d'età".



07.8.2006 14:43:00
Onu: ancora un rinvio
L'ambasciatore francese all'Onu, Jean-Marc de la Sabliere, riferisce che si sta ancora valutando l'ipotesi di apportare delle modifiche al testo franco - statunitense bocciato dal governo libanese. Il voto sulla risoluzione, se ci sarà, non sarà comunque prima di domani mattina.



07.8.2006 14:27:00
Sono 40 le vittime del bombardamento a Houla
Durante il discorso di apertura della riunione dei ministri della Lega Araba, il premier libanese Fouad Sinora ha dichiarato che le vittime del raid israeliano avvenuto questa mattina sul villaggio di Houla sono quaranta. Sinora ha definito l'episodio un orrendo e deliberato massacro



07.8.2006 14:17:00
12 morti a Houla
Circa 30 commandos israeliani sono atterrati con un elicottero su una collina a Sud di Tiro chiamata Ras al Biyada, posto strategico per controllare vari villaggi del Sud. Un raid israeliano ha distrutto un quartiere della citta Houla al confine, causando la morte di 12 persone e feriti, lo riporta il quotidiano libanese An-Nahar. Gli attacchi continuano anche oggi a Beirut dove è in corso un vertice dei capi della diplomazia araba.



07.8.2006 12:13:00
Battaglia a Bint Jbeil, uccisi 3 soldati israeliani
La televisione araba al Arabiya ha comunicato che durante gli scontri in corso a Bint Jbeil, roccaforte di Hezbollah nel sud del Libano, tre soldati israeliani sono rimasti uccisi. Pare che altri quattro siano rimasti feriti. Il quotidiano Haaretz riferische che, nella stessa città, sono stati uccisi anche cinque miliziani di Hezbollah



07.8.2006 10:54:00
Incontro della Lega Araba a Beirut
Oggi è in programma a Beirut una riunione dei ministri degli Esteri dei paesi della Lega Araba, per discutere il progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza, voluto da Francia e Usa. L'incontro, caldeggiato dall'Arabia Saudita, ha lo scopo di sostenere la posizione del governo libanese. I 22 ministri si incontreranno anche nei prossimi giorni alla Mecca.



07.8.2006 08:30:00
Riprendono bombardamenti su Beirut
Questa mattina all'alba l'aviazione israeliana ha ricominciato a bombardare Beirut, in cerca dei rifugi di Hezbollah. Sono state colpite anche alcune zone vicino al confine con la Siria: i dintorni di Baalbek e alcune strade di collegamento. Ieri sera tre persone erano state uccise da razzi di Hezbollah caduti su Haifa



07.8.2006 08:23:00
Bombardamenti su Sidone e Kfar Tebnit, 11 vittime
Due raid israeliani si sono abbattuti nella notte sulle città di Sidone e Kfar Tebnit, nel sud del Libano, provocando undici vittime. A Sidone una famiglia di sette persone è rimasta sepolta dalle macerie della propria casa bombardata, mentre altri quattro libanesi sono deceduti nell'attacco a Kfar Tebnit. Nella notte sono stati bombardati anche il villaggio di Haruf e la città di Nabatiyeh
 
Israele - Palestina - Tel Aviv - 06.8.2006
La follia della guerra
I razzi colpiscono in particolare i villaggi arabi in Israele, dove non ci sono le sirene



scritto per noi da
Dan Rabà*

Nel fine settimana sono morti altri civili a causa dei Katiuscia sparati da Hezbollah e dai duecento militari Iraniani che li addestrano. Il caso ha voluto che la maggioranza delle vittime fossero palestinesi che vivono in Israele, arabi comunque. Come sempre la televisione è riuscita a trasformare una realtà così sofferta in un ‘reality show’.

una famiglia raccolta attorno a una vittimaUna famiglia distrutta. Il ruolo che la televisione svolge nella società contemporanea è immenso. Ma preferisco concentrarmi nella descrizione di un episodio in particolare. In una cascina a venti metri dal confine con il Libano sono morte tre donne. Si tratta di un villaggio beduino: Arab-el- Aramsheh. Le donne sono: la madre Fadya Juma di 60 anni e le due figlie Samira di 33 anni e Sultana di 31. La televisione riprende il padre, vecchio contadino, nel suo orto che grida di dolore, chiamando per nome le figlie morte. Tutte le scene di dolore sono struggenti e laceranti, il vecchio urla per ore, non si da pace, e come se cercasse nell’orto la famiglia scomparsa. Per gli arabi in Israele il senso di questa guerra non è chiaro: sono vittime del loro stesso popolo che spara da un’altra nazione. I beduini hanno però un rapporto più intenso con lo stato d’Israele. I beduini, come i drusi, fanno il militare. Nel villaggio Arab-el-Aramsheh ci sono molti giovani arruolati nell’esercito, e in un certo modo solidali con Israele.

i soccorsi in israele dopo la caduta di un razzo katiusciaLa follia della guerra. Essendo così vicino alla frontiera, era ovvio pensare che non sarebbero potuti non arrivare degli ordigni. La disposizione per i civili in Galilea è quella di trattenersi nei rifugi, o sempre nei pressi dello stesso. Quando suona la sirena si ha un tempo da 30 secondi a un minuto per essere al coperto. L’esplosione si può sentire (o ricevere il colpo) dopo un minuto, dopo 15 minuti il pericolo dovrebbe essere finito. Ma in molti paesi israeliani abitati da arabi non c’è l’allarme, e in questi villaggi il Katiuscia potrebbe cadere subito, per la vicinanza. La disposizione e’allora quella di rimanere sempre nel rifugio. Nell’ultima settimana sono stati sparati 150 - 200 razzi katiuscia al giorno!
Sono però anche 4 settimane di guerra, e la gente è stressata dal dover star chiusa in un rifugio, specie se vive in uno dei posti più belli d’Israele ed è ancora estate. Così la famiglia Juma decide di fare una pausa, al fresco del grande albero vicino alla casa . Si siedono fuori e il padre va a prendere dell’acqua fresca. Mentre il padre è in cucina cade il razzo katiuscia, (non c’e’ allarme, niente sirena). Le tre donne vengono centrate in pieno. Ci sono molti morti, molte vittime, sia in Israele che in Libano. Sia tra i civili che tra i soldati. Atti d’eroismo, di dedizione. Questo mi pare il caso dove la morte sia caduta per dimostrare l’inutilità della guerra.

*Dan Rabà è un giornalista israeliano, corrispondente da Israele per il quotidiano Europa


Libano - Beirut - 08.8.2006
Diario libanese
Joseph e Hassan continuano a vivere la guerra. Aspettano, sprofondati nell'impotenza



Joseph e Hassan, come tutti gli altri ragazzi libanesi, continuano a vivere la guerra. Aspettano, sprofondati nell'impotenza e certi che questa guerra non finirà presto.

profughi libanesi in fuga con ogni mezzo dal libano meridionaleJoseph Nawfal. La guerra continua, tutto sembra fermo, come sospeso. Tutti i sogni, i progetti di un'estate piena di gioia e di divertimento sono spariti nella polvere dei bombardamenti. Siamo chiusi nelle nostre case a seguire le notizie, ad aspettare una tregua, un cessate il fuoco. Ma niente. Solo promesse e discorsi inutili. Elie, mio cugino, quest'anno doveva laurearsi dopo anni di studi, aveva deciso di lasciare Beirut e andare a lavorare all'estero. Adesso sta aspettando. E' così brutto non avere più il potere di decidere del nostro futuro. La guerra ha preso il controllo su tutto. Rita, una mia amica, aveva appena iniziato lo stage in una banca. Adesso sta a casa. Il sentimento di debolezza e di impotenza è diventato molto diffuso tra noi giovani. La mia nipotina, Melissa, due giorni fa si è svegliata nella notte. Dahye era sotto le bombe, e Melissa aveva paura e piangendo mi diceva, mentre io cercavo di rassicurarla, che i carri armati erano arrivati e che ci avrebbero ammazzati tutti così come era successo a Qana. Melissa ha solo 6 anni, ha festeggiato il suo compleanno il 14 luglio scorso, sotto i bombardamenti. E' impossibile tenere i bambini all'oscuro di tutto. Non possono non sapere la verità. Gli aerei israeliani sono sulle loro e le nostre teste ogni giorno. Noi non possiamo far finta di niente nemmeno davanti a loro. Quasi tutti i libanesi oggi hanno i loro passaporti a portata di mano, non vogliono lasciare il paese però nello stesso tempo vogliono vivere, andare avanti e realizzare i loro sogni invece di essere parte di una guerra che non volevano. Beirut è deserta, particolarmente di sera. Di giorno qualcuno in strada ci va. La gente lavora anche se ha paura, deve guadagnare per vivere e per pagare cibo e benzina che stanno per finire mentre i prezzi salgono alle stelle. Un giorno finirà tutto, mi dice mia nonna per tranquilizzarmi. Io ho perso la speranza, tanto tempo fa. Mi dispiace dirlo però è vero: non vedo un sole nell'orizzonte di questo inferno. Vedo solo che la gente è impotente. Non sono stati loro a voler la guerra e sicuramente non saranno loro a fermarla.

un cittadino di beirut affacciato sulle rovine della sua cittàHassan Fadel. Lunedì scorso ero a casa. All'improvviso l’esercito israeliano ha incominciato a bombardare Dahye, e le esplosioni sono arrivate vicino alla mia casa, a circa 500 metri. Ma io non ho paura. Io non sono migliore dei bambini che sono morti a Qana e a Srifa. La benzina a Beirut comincia a scarseggiare. Ringrazio mio padre che ogni giorno, anche sotto le bombe, continua ad andare a lavorare per poter comprare cibo e medicinali. Mia madre è malata, ha appena subito un'operazione al cuore e ha bisogno di medicine. Io ho sempre un terribile mal di testa. A volte penso e mi chiedo. Perché il mio paese, il Libano non può vivere in pace? E' a causa della sua politica interna o estera? Non capisco perché Israele bombardi il Libano. Uccide solo degli innocenti mentre dice di voler distruggere le basi di Hezbollah. A volte penso a un mese fa, al 9 luglio, quando c'erano i mondiali e, assieme ai miei amici, mi riunivo in una caffetteria per guardarli. E poi penso ai festeggiamenti nella Down Town e alle cene nei ristoranti di Beirut sud con mia sorella. Non avevo mai pensato che dopo pochi giorni tutto sarebbe finito, che non sarei più potuto andare al centro di Beirut nè nei buoni ristoranti della periferia Sud. Pensavo all'estate al mare e alle partite di pallone. Avevo comprato dei vestiti nuovi. Poi sono arrivate le bombe selvagge, le bombe che hanno distrutto tutto, distrutto in un attimo quello che alcuni libanesi, anzi la maggior parte, avevano impiegato una vita a costruire. Cosa spera di ottenere il governo d’Israele? Distruggere il Libano? Perché? Per i due soldati rapiti? No, certo che no.
 
Il Libano sotto le bombe
La diretta



09.8.2006 18:18:00
Ancora un bombardamento su funerale
Ancora una volta un bombardamento israeliano fà precipitare nel terrore una cerimonia funebre per le vittime dei bombardamenti dei giorni scorsi. Ieri era accaduto a Ghaziyeh, oggi nella periferia di Beirut. L'aviazione israeliana ha attaccato mentre si celebravano le esequie di 26 sulle 32 vittime di ieri. I cinque colpi sparati dai caccia F16 hanno messo in fuga la folla che, nel panico, ha abbandonato le bare per strada. Non ci sono notizie di vittime.



09.8.2006 18:16:00
Distrutto l'ultimo ponte sul Litani
Il ponte Qasmiyeh, l'ultimo che attraversava il fiume Litani, nel Libano meridionale, è stato distrutto da un raid dell'aviazione israeliana. Adesso è impossibile raggiungere il sud del paese con i camion. Lo ha riferito l'organizzazione Medici senza frontiere (Msf).



09.8.2006 18:06:00
Gli Usa chiedono moderazione a Israele nell'estensione del conflitto
Sean McCormack, portavoce del Dipartimento di Stato Usa, ha chiesto a nome del governo degli Stati Uniti a Israele, durante un'intervista, di adoperare ''la massima cautela'' per evitare vittime civili in Libano dopo la decisione di ampliare l'offensiva di terra contro Hezbollah. McCormack ha anche affermato che Washington è molto preoccupata dalla situazione umanitaria in Libano.



09.8.2006 17:58:00
Cecchini ebrei-russi reduci dalla Cecenia in azione a Bint-Jbeil
A dare man forte all'esercito israeliano nei combattimenti in corso a Bint Jbeil, roccaforte di Hezbollah nel sud del Libano, sono arrivati anche tiratori scelti che hanno combattuto in Cecenia. Lo ha reso noto il quotidiano israeliano Yediot Ahronot, specificando che si tratta di ebrei immigrati dalla Russia negli anni Novanta che hanno combattuto anche in Afghanistan.



09.8.2006 17:53:00
Il Venezuela pronto a rompere relazioni diplomatiche con Israele
In una durissima dichiarazione, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha dichiarato di non avere alcun interesse "a mantenere relazioni diplomatiche, uffici, affari o qualsiasi altro rapporto con uno Stato come Israele". Chavez ha già richiamato in patria il suo ambasciatore nello stato ebraico, mossa a cui Israele ha risposto facendo altrettanto con il suo rappresentante diplomatico a Caracas. Il Venezuela adesso sarebbe pronto a "compiere il passo successivo più scontato"quello della rottura totale delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.



09.8.2006 17:28:00
Secondo Ha'aretz estensione offensiva non preclude cessate il fuoco
Secondo il quotidiano israeliano Ha'aretz, la decisione del governo israeliano di dare il via libera all'estensione dell'offensiva militare in Libano non significa che questa avverrà subito. in questo senso, secondo l'autorevole giornale israeliano, il governo di Tel Aviv non ha rinunciato a un'eventuale soluzione diplomatica.



09.8.2006 16:52:00
Fallita missione diplomatica Usa a Beirut
L'incontro di oggi nella capitale libanese fra l'assistente segretario di Stato per il Medio Oriente Usa David Welch e le autorità locali, a detta del presidente del parlamento libanese Nabih Berri, non ha portato a passi in avanti. Berri ha definito David Welch "bravo a cercare di abbellire una brutta risoluzione" e ha poi aggiunto "quindi sono d'accordo con il premier Siniora nel dire che non c'è fino ad ora alcun progresso".



09.8.2006 16:33:00
Colpito centro di culto sciita
E' stato colpito un centro di culto sciiti, della zona sud di Beirut. I testimoni non sono stati in grado di dire se si sia trattato di missili o di cannonate dal mare. Si tratta di un luogo per celebrare l'Ashura, sitauto nell'Hady Nasrallah Boulevard, non lontano dall'ex quartiere generale di Hezbollah, nel rione di Haret Hreik, uno dei più bersagliati da Israele.



09.8.2006 16:09:00
Israele in Libano ancora 30 giorni
La Commissione di sicurezza, composta dal governo e dalle forze militari dello Stato d'Israele e riunitasi questa mattina ha deciso che Israele resterà in Libano ancora trenta giorni.



09.8.2006 15:59:00
Hezbollah annuncia la morte di 4 guerriglieri
Hezbollah ha annunciato "il martirio" di quattro guerriglieri. Lo riporta l'agenzia di stampa libanese Nna. Noti per adesso solo i nomi e l'età dei caduti: erano tutti fra i 22 e 36 anni.



09.8.2006 15:43:00
Chavez rompe ogni rapporto con Israele
"Non ho alcun interesse a mantenere relazioni diplomatiche, uffici, affari o qualsiasi altro rapporto con uno Stato come Israele". Hugo Chavez, presidente del Venezuela, rincara la dose: dopo aver ritirato il suo amabasciatore da Israele e dopo che Israele ha fatto lo stesso con il suo rappresentante in Venezuela, ha annunciato di essere intenzionato a "compiere il passo successivo più scontato", ovvero rompere le relazioni diplomatiche con Israele.



09.8.2006 15:28:00
Ancora raid aerei sul Libano. Per ora 25 morti
Ancora raid aerei sui villaggi libanesi vicini a Tiro e Tofah. Lo riferisce Al Jazeera. Oggi il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani in Libano è di 25 morti.



09.8.2006 15:19:00
Commissione inasprirà attacchi al Libano
Israele aumenterà la forza degli attacchi militari nel Libano del sud. Lo ha appena deciso la Commissione di sicurezza, che ha approvato la proposta dei vertici dell'esercito.



09.8.2006 15:13:00
Un centinaio di razzi su Israele. Nessuna vittima
Sono un centinaio i razzi saparati oggi sullo Stato ebraico dai militanti di Hezbollah. Nessuna vittima. Questo quanto riferito dalla polizia israeliana: "Novantasette razzi hanno colpito il nord del Paese, ma senza causare vittime. Diciassette di questi sono caduti in aree disabitate e almeno 1 razzo a lungo raggio è caduto nei pressi di Beit Shean, a nord della valle di Giordania".



09.8.2006 14:44:00
11 i soldati israeliani morti nel sud del Libano
I soldati israeliani morti nei combattimenti nel sud del Libano sono 11. Lo sostiene la televisione Al Jazeera. Al Arabiya, qualche ora fa, aveva parlato di quattro, colpiti da un razzo anticarro nel villaggio di Ayta al-Shaab.



09.8.2006 14:42:00
Razzi sul Golan e in Galilea
Razzi di Hezbollah hanno colpito la città di Safed, dove hanno ferito lievemente due persone. Altri cinque razzi sono caduti nella zona di Gilboa, sulle alture del Golan. Colpita anche la Galilea, dove due razzi sono caduti vicino a una postazione delle Nazioni Unite. Intanto la polizia israeliana annuncia che i razzi di Hezbollah, caduti sul territorio di Israele dall'inizio del conflitto, sono stati 3333.



09.8.2006 14:28:00
Croce Rossa chiede di passare per il nord di Israele
Il presidente della croce Rossa internazionale, Jakob Kellenberger, ha chiesto a Israele di consentire il passaggio dei convogli umanitari attraverso la parte settentrionale del suo territorio. Kellenberger ha dichiarato che cinque o sei camion di aiuti sono pronti a varcare la frontiera libanese dal punto di confine a Rosh Hanikra, sulla costa mediterranea. Il permesso di Israele è essenziale perché l'esercito di Tel Aviv ha istituito il divieto di circolazione per ogni tipo di veicolo nel sud del Libano.



09.8.2006 13:45:00
Secondo Israele Hezbollah utilizza armi rubate a loro
Il maggiore Meir Gutman, vice comandante dell'unità di oggetti confiscati della Difesa israeliana, ha dichiarato che alcune delle armi trovate nei covi di Hezbollah nel sud del Libano erano in precedenza in uso tra le forze militari dello Stato Ebraico.



09.8.2006 13:40:00
Siniora accusa Israele di azioni criminali
Fouad Siniora, premier libanese, ha richiesto un'inchiesta internazionale indipendente che indaghi su quelle che lui definisce 'azioni criminali' commesse dall'esercito israeliano in Libano. Siniora si è appellato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiedendo una risoluzione che preveda un immediato cessate il fuoco.



09.8.2006 13:37:00
Annan: Dramma di Qana, tendenza a violare il diritto internazionale
Il bombardamento del villaggio di Qana, il 30 luglio scorso, è ''il riflesso di una tendenza alla violazione del diritto internazionale'' della guerra in Libano, ha affermato Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite.



09.8.2006 13:32:00
Il Giappone dona 2 milioni di dollari al Libano
Il ministero giapponese degli Affari Esteri, in un comunicato, ha annunciato ieri che il Giappone donerà 2 milioni di dollari al Libano. Un milione verrà versato all'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'altro milione al Programma alimentare mondiale e all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.



09.8.2006 13:28:00
Livni domanda a Seniora di asciugarsi le lacrime
Il Ministro degli Affari Esteri israeliano, Tzipi Livni, ha chiesto ieri al Primo Ministro libanese Fouad Siniora di ''asciugarsi le lacrime'' e di agire per mettere fine al conflitto sanguinoso in Medio Oriente. ''Anche io ho visto Seniora piangere, anche noi piangiamo i nostri morti'', ha dichiarato ieri alla Knesset, il Parlamento israeliano, che dedicava una nuova sessione all'offensiva israeliana in libano. ''Ma è l'occasione per dirgli di asciugarsi le lacrime e di agire per creare un futuro migliore, una vita più normale per i civili che piange'', ha aggiunto il ministro Levni.



09.8.2006 13:14:00
Hariri rende omaggio ai ministri di Hezbollah
Il deputato Saad Hariri, capogruppo del movimento politico al Mustaqbal (Il futuro), si è felicitato per la decisione presa dal Consiglio dei ministri di dispiegare l'esercito libanese nel Libano meridionale. Hariri ha inoltre reso omaggio al presidente della Camera, Nabih Berry, per il suo grande impegno di mediatore per porre fine al conflitto. Il leader di al Mustaqbal ha insistito sull'importanza della posizione dei due ministri di Hezbollah. La loro adesione alla politica del governo è, secondo Hariri, un atto politico responsabile ''che sottolinea l'unità dei libanesi contro l'aggressione israeliana''.



09.8.2006 13:01:00
Sale il prezzo della benzina
Il ministro dell'Energia e dell'Acqua, Mohammad Fneich, ha deciso di alzare i prezzi di tutti i carburanti. Il prezzo di un barile di benzina è passato a 24.900 lire libanesi (pari alle nostre 24 900 vecchie lire) nella regione di Beirut, Mont-Liban e del Nord, e a 25.100 lire nel Sud e nella Bekaa.



09.8.2006 12:43:00
Summit fra inviato Usa e presidente parlamento libanese
Adesso, dopo il premier libanese, l'assistente del segretario di stato Usa per il Medio Oriente David Welch incontra il presidente del parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri, è in corso presso la residenza di quest'ultimo.



09.8.2006 12:00:00
Ministro Esteri francese: 'Proposta del Libano è significativa'
Il ministro degli esteri francese, Philippe Douste-Blazy, ha ribadito parlando a Info radio che la proposta libanese di inviare 15 mila soldati nel sud del paese assieme alle forze Unifil delle Nazioni Unite è un passo "significativo", visto che è appoggiato anche da esponenti Hezbollah. Però, secondo la Francia, dovrà prevedere anche la garanzia che i combattenti del Partito di Dio lascino la zona.



09.8.2006 11:55:00
Missile colpisce carro armato e uccide 4 soldati israeliani
Un missile anticarro ha colpito un carro armato israeliano vicino ad Aita El Shaab, a un chilometro a nord del confine meridionale tra Libano e Israele. Quattro i soldati morti. Lo riporta la tv di Dubai Al Arabiya.



09.8.2006 11:52:00
Lega anti diffamazione definisce Annan 'sfacciatamente parziale'
Abraham foxman, direttore della Lega Anti Diffamazione, ha accusato le Nazioni Unitre, e in particolare il segretario Generale Kofi Annan, di essere stato "sfacciatamente parziale" nelle sue esternazioni a proposito del conflitto in Libano. Annan è stato accusato di indifferenza verso le sofferenze degli israeliani per non aver citato le vite cadute a causa dei razzi lanciati da Hezbollah



09.8.2006 11:38:00
Colloquio fra Siniora e inviato Usa
Il primo ministro libanese, Fuad Siniora, è a colloqui con l'assistente del segretario di stato Usa per il Medio Oriente, David Welch, precipitatosi a Beirut senza preavviso.



09.8.2006 11:25:00
Appello del Papa per soluzione 'giusta e duratura'
Il Papa ha voluto esprimere oggi parole di incoraggiamento per "gli sforzi in atto per giungere finalmente a un cessate-il-fuoco e a una soluzione giusta e duratura". Benedetto XVI ha precisato: "Se volete essere fratelli, lasciate cadere le armi dalle vostre mani". E' stata questa l'esortazione con la quale Benedetto XVI ha voluto incoraggiare pubblicamente oggi "gli sforzi in atto per giungere finalmente al cessate-il-fuoco e a una soluzione giusta e duratura del conflitto" in Medio Oriente. Il Papa chiede che prevalgano "la ragione, la buona volontà, la fiducia nell'altro, l'attuazione degli impegni assunti con la cooperazione fra partners responsabili". Poi, rifacendosi alle parole di Giovanni Paolo II: "Così è possibile cambiare il corso degli avvenimenti". Il suo discroso è stato pronunciato al termine dell'udienza generale.



09.8.2006 10:54:00
Francia e Usa lavorano a un altro testo per risoluzione Onu
Francia e Usa stanno già lavorando a un nuovo testo per cercare di fermare la guerra. Ieri il ministro degli Esteri del Qatar, Hamad bin Jassem al Thani, aveva specificato che se non sarà presa in considerazione la "realtà del Libano ci sarà una guerra civile e invece di aiutarli lo distruggeremo".



09.8.2006 10:50:00
Allarme razzi a Hadera
Ad Hadera, la cittadina israeliana fra Haifa e Tel Aviv, sono tornate a suonare stamane sirene di allarme per la possibile caduta di razzi katiuscia. Nei giorni scorsi Hadera era stata già colpita da un razzo lanciato dagli hezbollah. Intanto 8 razzi sono caduti stamane sul villaggio israeliano di confine di Kiryat Shmona, ormai evacuato dalla maggior parte degli abitanti. Nessuna vittima.



09.8.2006 10:48:00
In arrivo aiuti umanitari russi
Un aereo da trasporto pieno di coperte, materassi, cuscini e tende è appena decollato da Mosca diretto a Larnaca, Cipro. Si tratta del primo aiuto umanitario russo: 2.000 coperte, 1.000 materassi, 4000 cuscini e qualche centinaio di tende. E' destinato ai 1.400 profughi libanesi. In seguito è previsto l'arrivo di altri tre voli con dieci gruppi elettrogeni mobili, 12 tonnellate di cibo per bambini, 22 tonnellate di medicinali, prodotti alimentari e altre tende.



09.8.2006 10:42:00
Messaggi via telefono ai libanesi contro Hezbollah
Volantini dal cielo e messaggi via telefono. Non solo i biglietti lanciati da aerei in volo ma anche telefonate dallo stesso contenuto arrivano da molti giorni a numeri fissi e cellulari degli utenti libanesi. Una voce maschile registrata che parla in arabo classico, senza particolari accenti, richiama a riflettere su "Chi sono questi che vi stanno usando come scudi umani? Chi sono questi che sparano tra le vostre case? Chi sono questi che si nascondono come topi? Non vale la pena di stare dalla loro parte". L'allusione è ai guerriglieri Hezbollah.



09.8.2006 10:04:00
Raid su campo profughi palestinese in Libano: 2 morti, 15 feriti
Due morti e una quindicina di feriti è il bilancio del raid israeliano di questa notte sul campo profughi palestinese di Ain el Hilweh, ad est della cittadina libanese di Sidone. Lo riferscono fonti della polizia libanese. I missili hanno colpito un edificio dove si trovavano le vittime. Dall'inizio della guerra è il primo raid israeliano su un campo profughi in territorio libanese. Fonti palestinesi riferiscono che i missili sono caduti nei pressi della residenza del funzionario di Al Fatah, Munir Makadeh.



09.8.2006 09:53:00
Al via il consiglio di sicurezza del governo israeliano
E' appena inziato il consiglio di sicurezza convocato dal premier Olmert per decidere se incrementare la violenza dell'operazione militare nel sud del Libano e conquistare così la fascia di territorio compreso tra la frontiera e il fiume Litani. Lo dice il sito online del Jerusalem Post.



09.8.2006 09:37:00
Volantini israeliani di avvertimento su Tiro
Israele ha lanciato su Tiro una pioggia di volantini in cui avverte la popolazione civile di sgomberare l'area.



09.8.2006 09:35:00
Peretz: 'No a risoluzione Onu che non garantisca stabilità e sicurezza'
Israele non accetterà nessuna risoluzione dell'Onu che non garantisca al Paese stabilità e sicurezza. Lo ha dichiarato questa mattina il ministro della difesa israeliano, Amir Peretz, durante il colloquio avvenuto questa mattina con il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier a Gerusalemme. Lo riferisce il sito Ynet. "Stiamo combattendo - ha detto Peretz - contro un'armata sostenuta dall'Iran e armata con armi moderne e sofisticate. Non accettermo situazioni in cui accordi politici non ci garantiscano sicurezza e stabilità per molti anni a venire".



09.8.2006 09:10:00
Annan su Cana: 'Esempio di violazione diritti umani'
Il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha rilasciato un duro commento sul bombardamento del villaggio libanese di Cana dello scorso 30 luglio, che aveva causato diverse decine di morti: 54 secondo le autorità libanesi; 28 morti e 13 dispersi per l'organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch. Annan ha definito quell'episodio un "esempio di violazione del diritto internazionale". Quindi ha chiesto ancora a Israele e agli Hezbollah di "rispettare i loro obblighi nei termini della legislazione internazionale". Poi ha aggiunto: "L'attacco su Cana deve essere visto come una tendenza alle violazioni della legislazione internazionale, compresa la legislazione umanitaria internazionale e i principi internazionali dei diritti umani" e sull'accaduto ha stilato un rapporto indirizzato al Consiglio di sicurezza.



09.8.2006 09:00:00
Previsto vertice governo Israele su azione militare
Israele ha previsto per oggi un importante vertice politico. Il governo Olmert dovrà decidere fin dove e fino a quando spingere l'azione militare.



09.8.2006 08:55:00
2 palestinesi uccisi da raid aerei d'Israele su Jenin
Due palestinesi sono stati uccisi a Jenin, in Cisgiordania, durante un raid aereo israeliano su un campo profughi. Lo riferiscono fonti palestinesi. Manca ancora conferma da fonti di Israele.



09.8.2006 08:36:00
Morto in raid aereo esponente politico Hezbollah con moglie e 5 figli
La polizia libanese fa sapere che nella notte è stato ammazzato un esponente politico di Hezbollah, in un attacco aereo insieme alla moglie e a cinque figli, fra le rovine della sua abitazione nella valle della Bekaa. Si tratta di Hassan Sader, viveva a Machghara in un edificio di quattro piani.



09.8.2006 08:34:00
Colpito quartier generale Hezbollah: 10 morti
Aerei israeliani hanno bombardato Bint Jbeil, villaggio nella parte meridionale del Libano. La Difesa israeliana dichiara di aver colpito il quartier generale di Hezbollah. La notizia è riportata dal sito israeliano Ynet, che presica come nell'edidicio raso al suolo c'erano 10 hezbollah.



09.8.2006 08:10:00
5 civili ammazzati a confine con Siria da Aviazione israeliana
Cinque civili sono stati uccisi da un bombardamento sferrato nella serata di ieri da aerei israeliani sul Libano orientale, in una zona ai limiti del confine con la Siria. Lo riferiscono fonti della polizia locale.



09.8.2006 08:08:00
Sale bilancio raid aerei su Beirut notte scorsa: 31 morti
Il bilancio dei bombardamenti dell'aviazione israeliana sulla periferia sud di Beirut, sobborgo di Shiya, della notte fra lunedì e martedì sale di ora in ora. Per adesso sono stati contati almeno 31 morti e 75 feriti Lo hanno riferito fonti ospedaliere locali. Si tratta di una zona a netta prevalenza sciita, considerata roccaforte di Hezbollah. Squadre di ricerca e soccorso sono tuttora impegnate negli scavi tra le macerie. Un edificio è stato raso al suolo.



09.8.2006 08:02:00
Onu, spiragli di intesa
Ieri, il ministro degli Esteri tedesco ha riferito che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite avrebbe trovato un'intesa sulla risoluzione per un cessate il fuoco. Ma Mosca ha precisato: "La bozza di risoluzione sulla guerra porterebbe soltanto al proseguimento del conflitto e delle violenze". Intanto, il premier israeliano Ehud Olmert ha definito "interessante" la decisione del Libano di inviare 15mila soldati nel sud del Paese dopo il ritiro di Israele. Giudizio a cui si è attenuto anche Washington, aggiungendo però che occorre anche l'appoggio di una forza internazionale di stabilizzazione: "Ci interessa vederla", ha detto il portavoce di George W. Bush, Tony Snow, aggiungendo però che "agli occhi dell'Amministrazione, le forze armate libanesi avranno bisogno di aiuto".
 
Per oggi inserisco solo questa notizia che dovrebbe far riflettere tutti noi ...


10.8.2006 12:41:00
Volontari indonesiani in partenza per combattere con Hezbollah
Hassan Warajuda, ministro degli esteri indonesiano, ha dichiarato oggi che il governo di Jakarta è ''non ha alcun mezzo per fermare gli integralisti islamici che partono per il Medio Oriente a combattere contro Israele''. Warajuda ha spiegato che l'Indonesia ''è una nazione in cui la gente è libera di andare all'estero e non è richiesto alcun permesso di uscita''. L'arruolamento di volontari è organizzato da Suaib Didu, segretario del Movimento della Gioventù musulmana, il quale ha dichiarato giorni fa che almeno 200 militanti sono stati inviati in missione per ''attaccare gli interessi israeliani e le nazioni che sostengono lo stato ebraico''.
 
Il Libano sotto le bombe
La diretta



11.8.2006 14:31:00
130 obiettivi colpiti e 20 Hezbollah uccisi in 24 ore
Un portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che, nelle ultime 24 ore, l'esercito di Tel Aviv ha colpito 130 obiettivi strategici in Libano e ha ucciso 20 miliziani di Hezbollah. I soldati israeliani uccisi sono stati due e quelli feriti venti.



11.8.2006 13:53:00
Risoluzione Onu quasi pronta
Il segretario di Stato Condoleezza Rice spera che l'Onu voti una risoluzione volta a porre fine alla guerra in Libano. "Ci siamo quasi ma c'è ancora del lavoro da fare", ha dichiarato la Rice.



11.8.2006 13:47:00
Ex portavoce Unifil: bozza Onu è uno scandalo
"Questa risoluzione offre troppo agli israeliani e pone veramente troppe pressioni su un governo libanese debole" ha spiegato in un'intervista a un settimanale libanese, Timor Goksel, ex portavoce Unifil.



11.8.2006 13:38:00
Seniora: Un passo avanti nelle trattative
Il premier libanese Fuad Siniora, dopo il suo nuovo colloquio a Beirut con l'inviato americano David Welch, ha dichiarato: "C'è qualche progresso, anche se lento, centimetro per centimetro".



11.8.2006 12:16:00
Riprendono bombardamenti su Beirut
L'emittente satellitare al Jazeera annuncia che sono ricominciati i raid aerei israeliani su Beirut. La televisione mostra ora le immagini dei bombardamenti sui quartieri meridionali della capitale Libanese



11.8.2006 11:42:00
Ucciso un soldato israeliano
Un soldato israeliano sarebbe morto in combattimento questa mattina nel Libano meridionale, secondo la televisione satellitare araba al-Arabiya.



11.8.2006 11:27:00
Israele rilascia 350 militari libanesi
Israele avrebbe accettato oggi di rilasciare i circa 350 soldati e poliziotti libanesi trattenuti da ieri nella caserma di Marjayun. Lo riferisce l'agenzia stampa libanese Nna. L'esercito ha incaricato l'Unifil, la forza Onu in Libano, di evacuare sotto scorta i militari libanesi.



11.8.2006 11:16:00
Uccisi due civili a Baalbek
Due civili libanesi sono morti e un terzo è rimasto ferito oggi in un radi israeliano nella valle della Beka'a. Lo riferisce l'agenzia stampa libanese Nna, secondo cui il bombardamento è avvenuto nella zona di Baalbek. Gli aerei israeliani hanno sparato su due automezzi, uno dei quali trasportava un carico di cocomeri.



11.8.2006 10:36:00
Israele chiede a Usa urgente fornitura di razzi con bombe a grappolo
Ufficiali dell'amministrazione Usa hanno dichiarato che da Israele è giunta la richiesta per una rapida spedizione di razzi a breve gittata M 26, armati con bombe a grappolo, un tipo di arma che l'esercito israeliano intenderebbe usare contro le postazioni di lancio dei razzi di Hezbollah. La fornitura potrebbe essere approvata in breve tempo. Tra gli ufficiali del Pentagono ci sarebbero però delle perplessità per via dell'alto numero di vittime civili che quel tipo di armi potrebbero provocare se impiegati su aree popolate. Israele insiste però per la fornitura perché non è stato fino ad ora in grado di contrastare la caduta dei razzi sul proprio territorio.



11.8.2006 10:12:00
Razzi su Haifa, due feriti
Razzi sparati da miliziani di Hezbollah sono caduti questa mattina su Haifa, sulla costa a nord di Israele. Uno dei razzi ha colpito un edificio, due persone sono rimaste lievemente ferite.



11.8.2006 09:00:00
Sondaggio: popolarità di Olmert e Peretz in netto calo
Un sondaggio, pubblicato oggi in Israele, mostra che il sostegno degli israeliani nei confronti di Olmert e del ministro della Difesa Amir Peretz, è in netto calo. Forse a causa delle perdite dei soldati o della inattesa pioggia di razzi che ha colpito le città del nord di Israele, ipotizza Haaretz, il quotidiano israeliano che ha promosso il sondaggio. Oggi il 48 percento della popolazione dichiara di sostenere Olmert, mentre all'inizio dell'offensiva erano il 75 percento. Anche l'apprezzamento per l'operato di Peretz, che inizialmente era del 65 percento degli intervistati, è sceso al 37.



11.8.2006 08:35:00
Israele respinge proposta di tregua umanitaria
Il governo di Israele ha respinto la proposta russa per una tregua umanitaria di 72 ore perché, secondo i generali di Tel Aviv, uno stop alle ostilità di quel tipo servirebbe solo a permettere a Hezbollah di ricompattarsi e recuperare le posizioni sul campo. "Pensiamo che sia una cattiva idea" ha dichiarato l'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite Dan Gillerman. Lo scopo della tregua proposta da Mosca era quello di concedere alla diplomazia il tempo per varare una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Oggi al Palazzo di vetro si cercherà nuovamente di trovare un accordo attorno alla bozza di risoluzione proposta dalla Francia, John Bolton, ambasciatore Usa all'Onu si è detto cautamente ottimista per un voto tra oggi e domani. Intanto sul terreno la crisi umanitaria è sempre più grave e si moltiplicano gli appelli, almeno per la creazione dei corridoi umanitari più volte promessi da Israele.



11.8.2006 08:24:00
Morto soldato israeliano
Un soldato israeliano ha perso la vita, questa notte, durante i combattimenti nel sud del Libano. Il militare della riserva è morto quando il suo mezzo blindato è stato colpito da un razzo anticarro nel villaggio di Labuneh, nel sud del Paese. Sono ora 84 i soldati israeliani uccisi dall'inizio del conflitto.



11.8.2006 08:12:00
11 civili uccisi nel nord del Libano
L'esercito di Israele ha colpito ancora, nella notte, il territorio libanese. È stato attaccato il nord del Paese. Un ponte è stato distrutto ad Akkar, nei pressi del confine con la Siria. Undici civili sono morti nell'attacco e altri



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Da www.comedonchiscotte.org


THE ANTI-EMPIRE REPORT N° 35
Postato il Lunedì, 07 agosto @ 05:50:00 EDT di davide

USA DI WILLIAM BLUM
Killing Hope

La fine è vicina, ma prima questa pubblicità.

Ci sono momenti in cui penso che questo vecchio, stanco mondo è andato avanti qualche anno di troppo. Quel che sta succedendo in Medio Oriente è così deprimente. La maggior parte delle discussioni sull’eterno conflitto israeliano-palestinese sono variazioni sull’eterna difesa del bambino che si è comportato male – “ha cominciato lui!” Dopo qualche minuto di discussione sull’ultima manifestazione del conflitto i partecipanti ritornano al 1967, poi al 1948, poi ai tempi biblici. Non voglio impelagarmi in chi ha cominciato il casino attuale. Invece vorrei prima esprimere quelli che vedo come due essenziali fatti della vita fondamentali che rimangono da un conflitto a quello successivo: 1) L’esistenza di Israele non è in gioco e non lo è da decenni, se mai lo è stata, a prescindere dalle molte dichiarazioni militanti de rigueur> rilasciate da leader arabi nel corso degli anni.

Se Israele imparasse a trattare con i suoi vicini in una maniera non espansionista, non militare, umana e rispettosa, si impegnasse a scambi di prigionieri completi, e si sforzasse sinceramente per ottenere una soluzione fattibile basata su due stati, anche chi è contrario all’idea di uno stato basato su una particolare religione potrebbe accettare lo stato di Israele, e la questione del suo diritto di esistere praticamente non sorgerebbe nemmeno nelle menti della gente. Ma così come stanno le cose, Israele ancora usa il problema come una giustificazione per il proprio comportamento, così come degli ebrei in tutto il mondo usano l’Olocausto e confondono l’antisionismo con l’antisemitismo.

2) In un conflitto fra un gorilla da mezza tonnellata e un topo, è il gorilla che deve fare concessioni perché le due parti passino al livello successivo. Cosa possono offrire i palestinesi quanto a concessioni? Israele a questa domanda risponderebbe “Nessun attacco violento di alcun genere” Ma questo lascerebbe così com’è lo the status quo ante bellum – una vita di infelicità assoluta per il popolo palestinese, impostagli da Israele. Pace senza giustizia.
Le dichiarazioni di Israele sull’assoluta inaccettabilità che uno dei suoi soldati sia tenuto prigioniero dai palestinesi, o che due soldati vengano presi da Hezbollah in Libano, non possono essere presi troppo seriamente quando Israele detiene letteralmente migliaia di palestinesi catturati, molti per anni, tipicamente senza alcun processo dovuto, molti torturati; così come un certo numero di eminenti membri di Hezbollah. Alcuni anni fa, se non ancora adesso, Israele ha scritto numeri sulle braccia e sulla fronte di alcuni prigionieri, usando evidenziatori blu, una pratica che naturalmente ricorda il trattamento degli ebrei ad opera dei nazisti nella seconda guerra mondiale.[1]

Il vero scopo di Israele, e quello di Washington, è il rovesciamento del governo di Hamas in Palestina, il governo che è arrivato al potere in gennaio attraverso un processo chiaramente democratico, la democrazia che le “democrazie” occidentali non si stancano mai di celebrare, eccetto quando il risultato non piace. C’è una parola più forte di “ipocrisia”? Adesso non c’è “nessun governo di Hamas”, ha dichiarato un alto funzionario USA una settimana fa, “otto ministri ovvero il 30 per cento del governo è in carcere [rapito da Israele], un altro 30 per cento è latitante, e l’altro 30 per cento sta facendo molto poco.” [2] Per far apparire l’atto di scomparsa del governo ancora più orwelliano, abbiamo il Segretario di Stato Condoleezza Rice, che alla fine di giugno parla dell’Iraq: “Questo è l’unico governo legittimamente eletto nel Medio Oriente con la possibile eccezione del Libano.”[3] Qual’è la prossima, tutti davanti al Grande Teleschermo per i Due Minuti d’Odio?

Oltre a eliminare il governo di Hamas, l’attuale blitzkrieg militare di Israele, con il pieno appoggio americano, potrebbe ben essere pensato per creare “incidenti” che giustifichino attacchi all’Iran e alla Siria, i prossimi passi dell’opera in corso di Washington, un controllo completo sul Medio Oriente e sul suo petrolio.
È un atto ingiustificato di punizione collettiva che sta privando i palestinesi di cibo, elettricità, acqua, denaro, accesso al mondo esterno... e sonno. Israele ha mandato aviogetti che producono boom sonici su Gaza di notte, traumatizzando i bambini. “Voglio che a Gaza la notte nessuno dorma,” ha dichiarato il primo ministro israeliano Ehud Olmert[4]; parole adatte alla pietra tombale di Israele.

Questi crimini contro l’umanità – e non ho menzionato le terribili armi speciali che Israele avrebbe usato – sono quello che il popolo palestinese ha avuto per aver votato il partito sbagliato. È ironico, dati gli attacchi israeliani contro i civili a Gaza e in Libano, che in occidente di solito Hamas e Hezbollah vengano rigettate come organizzazioni terroristiche. La definizione generalmente accettata di terrorismo, usata fra l’altro dall’FBI e dalle Nazioni Unite, è: l’uso della violenza contro una popolazione civile per intimidire o costringere un governo, per promuovere un obiettivo politico.

Dopo l’11 settembre è stata una tattica calcolata USA-israeliana quella di etichettare la lotta contro i nemici di Israele come una parte integrante della guerra contro il terrore. Il 19 giugno si è tenuta a Washington una manifestazione, che ha ospitato il governatore del Maryland, diversi membri del Congresso occupato da Israele, l’ambasciatore israeliano, e il leader evangelico John Hagee. Il Washington Post ha riferito che “un eminente oratore dopo l’altro ha caratterizzato l’attuale lotta di Israele come un piccolo ramo della più grande guerra globale guidata dagli USA contro il terrorismo islamico” e “gli attacchi israeliani contro il gruppo musulmano sciita Hezbollah erano colpi contro chi ha ucciso civili da Bali a Bombay a Mosca.” Ha detto l’ambasciatore israeliano: “Questo non riguarda solo [Israele]. Riguarda dove sarà il nostro mondo e il destino e la sicurezza del nostro mondo. Israele è in prima linea. Amputeremo queste braccine dell’Iran,” riferendosi a Hezbollah.[5]
E se la guerra contro il terrore non basta a mettere Israele dalla parte degli angeli, John Hagee ha sostenuto che “gli stati Uniti devono unirsi a Israele in un attacco militare preventivo contro l’Iran per adempiere al piano di Dio per Israele e per l’Occidente”. Parla di “un confronto escatologico biblicamente profetizzato con l’Iran, che porterà al Rapimento, alla Tribolazione, e alla Seconda Venuta di Cristo.”[6]

La beatificazione di Israele si avvicina ad essere un movimento. Ecco David Horowitz, l’eminente ex-marxista semi-isterico: “Israele è parte di una guerra globale, la guerra dell’Islam radicale contro la civiltà. In questo stesso momento Israele sta facendo il lavoro del resto del mondo civilizzato affrontando i terroristi. Non è solo per amore di Israele che dobbiamo diffondere i fatti – è per noi stessi, per l’America, per ogni paese libero nel mondo, e per la civiltà stessa.”[7]
Quanto ai due soldati israeliani catturati e detenuti in Libano per uno scambio di prigionieri, dobbiamo ricordarci un po’ di storia. Alla fine degli anni ’90, prima che Israele fosse cacciato dal Libano meridionale da Hezbollah, era pratica comune per Israele rapire libanesi del tutto innocenti. Come dichiarava un documento di Amnesty International del 1998: “Per ammissione della stessa Israele, i detenuti libanesi sono trattenuti come 'gettoni di scambio'; non sono detenuti per le proprie azioni ma per essere scambiati con soldati israeliani dispersi o uccisi in Libano. La maggior parte ora hanno passato 10 anni in detenzione segreta e isolata.”[8]

Israele ha creato i suoi peggiori nemici – aiutò a creare Hamas come contrappeso a Fatah in Palestina, e la sua occupazione del Libano creò Hezbollah. Ci si può aspettare che gli attuali terribili bombardamenti mandino avanti questo processo. Fin dal suo stesso inizio, Israele è stato occupato quasi continuamente in guerre ed occupazioni di terre di altri popoli. Agli idealistici pionieri sionisti non venne mai in mente qualche strada migliore?
Ma mentre voi ed io siamo depressi dall’orrore e dalla sofferenza, i neoconservatori ci godono. Divorano la carne e bevono il sangue della gente dell’Afghanistan, dell’Iraq, della Palestina, del Libano, eppure restano famelici, e adesso chiedono che Iran e Siria siano messi sulla tavola del banchetto. Più di uno di loro ha usato l’espressione oderint dum metuant, una frase favorita dell’imperatore romano Caligola, usata anche da Cicerone – “lasciate che odino finché hanno paura”. Ecco William Kristol, direttore della bibbia dei neocon, “Weekly Standard”, su Fox News Sunday, il 16 luglio: “Guardi, il nostro coccolare l’Iran... negli ultimi sei-nove mesi li ha imbaldanziti. Voglio dire, l’Iran si sta comportando come un regime timido molto preoccupato degli USA? Oppure l’Iran si sta comportando avventatamente e in modo sconsiderato? ... Israele sta combattendo quattro o cinque nemici in medio oriente, in un certo senso: Iran, Siria, sponsor del terrore; Hezbollah e Hamas. ... Questa è un’opportunità per cominciare ad invertire la direzione disgraziata degli ultimi sei-nove mesi e rimettere i terroristi e i jihadisti sulla difensiva.”

Il conduttore Juan Williams ha risposto: “Beh, mi sembra solo che lei voglia ... lei voglia solo guerra, guerra, guerra, e ci voglia in altre guerre. Lei ci voleva in Iraq. Ora ci vuole in Iran. Ora lei vuole che entriamo in medio oriente... lei sta dicendo, perché gli Stati Uniti non adottano questa linea dura, implacabile? Beh, la linea dura e implacabile è stata [provata], noi non parliamo con nessuno. Non parliamo con Hamas. Non parliamo con Hezbollah. Non parleremo con l’Iran. Dove ci ha portato questo, Bill?”
Kristol, sembrando preso un po’ alla sprovvista, ha semplicemente alzato le mani.
Il pubblico di Fox News (molto) occasionalmente riceve cenni su un altro modo di guardare il mondo.

L’Iraq seguirà Bush per il resto della sua vita

Ed ecco ora il nostro Glorioso Leader, mentre parla la settimana scorsa ad una conferenza stampa al vertice del G8 a San Pietroburgo, riferendosi al presidente russo Vladimir Putin. “Ho parlato del mio desiderio di promuovere il cambiamento istituzionale in parti del mondo come l’Iraq dove c’è una stampa libera e una libera religione, e gli ho detto che un sacco di gente nel nostro paese sperava che la Russia facesse lo stesso.”[9]

È così raro che Georgie W. faccia una delle sue non-proprio-brillanti dichiarazioni e che la sciocchezza gli venga immediatamente fatta notare in faccia – “Putin, in una risposta pungente, ha detto: 'Certamente non vorremmo avere lo stesso tipo di democrazia che hanno in Iraq, le dirò in tutta onestà.' La faccia di Bush è diventata rossa mentre cercava di ridere dell’osservazione. 'Aspetti solo',” ha detto.[10]

È un peccato che Putin non abbia anche sottolineato come la religione era assai più libera sotto Saddam Hussein piuttosto che sotto l’occupazione americana. Fra i molti recenti, affascinanti incidenti, in maggio l’allenatore della nazionale di tennis e due dei suoi giocatori sono stati uccisi a Baghdad da uomini che sarebbero stati estremisti religiosi, arrabbiati perché l’allenatore e i suoi giocatori portavano calzoncini corti.[11]
Quanto a una “stampa libera”, oserò menzionare i giornali iracheni chiusi dall’occupazione americana, i giornalisti ai cui soldati americani hanno sparato, e le storie fasulle rifilate alla stampa irachena da dipendenti del Pentagono?
Quanto detto è nella stessa vena dell’edizione del mese scorso di questo rapporto, in cui elencavo i molti modi in cui il popolo iracheno ora ha una vita molto peggiore di quanto avesse sotto Saddam Hussein. Concludevo raccontando le discussioni che ho avuto con americani che, di fonte a questo, mi dicono: “Dimmi solo una cosa, sei contento che Saddam Hussein non sia al potere?”

Ora abbiamo un sondaggio britannico che riferisce come “più dei due terzi di chi ha risposto ha detto che l’America è essenzialmente una potenza imperiale che persegue il dominio del mondo. E l’81 per cento di chi ha fornito un’opinione ha detto che il presidente George W. Bush ha ipocritamente sostenuto la democrazia come copertura per il perseguimento di interessi egoistici americani.” L’ambasciata americana a Londra è stata rapida nel rispondere. Ha detto un portavoce: “Mettiamo in questione il giudizio di chiunque affermi che il mondo sarebbe un posto migliore con Saddam che ancora terrorizzasse la propria nazione e minacciasse la gente ben al di là dei confini iracheni.”[12] Semplicemente non riescono a smettere di mentire, eh? Non c’è alcuna prova che Saddam stesse minacciando qualcuno al di fuori dell’Iraq, qualsiasi cosa questo voglia significare. Potrebbe significare vendite di armi. In seguito alla Guerra del Golfo, gli USA vendettero circa 100 miliardi di dollari di materiale militare ai vicini “minacciati” dell’Iraq: Arabia Saudita, Kuwait, gli Stato del Golfo, e la Turchia.
Quanto al mondo che è un posto migliore o peggiore... qui il problema è solo l’Iraq in sé, non il mondo; comunque se il mondo è un posto migliore, perché sono depresso?

L’idea peculiare di legare la salute della gente a profitti aziendali privati

Steven Pearlstein è un autore di materie finanziarie che scrive sul Washington Post, con cui ho scambiato varie e-mail negli ultimi anni. Non ignora o sorvola i gravi difetti del sistema economico american, ma tuttavia resta un sincero sostenitore dell’economia di mercato. In una recente recensione di un libro della giornalista Maggie Mahar, “Money-Driven Medicine”, Pearlstein scrive che l’autore cerca di spiegare “perché le cure sanitarie costano tanto negli Stati Uniti, con risultati così cattivi.” L’autrice si è concentrata sui problemi giusti, dice, “gli improvvidi incentivi finanziari ad ogni livello, le cure inutili che sono non solo uno spreco ma dannose, i costi amministrativi esagerati.” Tuttavia, “sostenendo che il sistema sanitario soffre di troppa concorrenza da libero mercato e di troppa poca cooperazione, la Mahar intende suscitare appoggio per un sistema nazionale a finanziamento pubblico. Ma alla fine, più che altro sostiene in modo convincente che nessun sistema sanitario funzionerà finché non scopriremo cosa davvero funziona ed è conveniente e poi non lo faremo adottare a medici, ospedali e pazienti.”[13]

“Finché non scopriremo cosa davvero funziona ed è conveniente” ... hmmm ... come non ci fossero stati ripetuti studi che mostrano come i piani sanitari nazionali in Europa occidentale, Australia, Canada, e altrove coprono praticamente chiunque e qualunque malattia e costano alla società e agli individui molto meno che negli Stati Uniti. Non è questo “funzionare”? Ho passato cinque anni nel Regno Unito con mia moglie e il nostro bimbo e tutti e tre non possiamo che dire del bene del National Health Service; nei momenti in cui né mia moglie né io eravamo impiegati non dovevamo pagare nulla; i medici facevano perfino visite a domicilio; e questo era sotto Margaret Thatcher, che stava facendo del suo meglio per azzoppare il sistema, un obiettivo che lei e i suoi colleghi Tories, a cui più tardi si è unito il “New Labour”, hanno continuato a perseguire. E poi c’è Cuba – povera, piccola Cuba del terzo mondo. Innumerevoli americani malati non ricchi penserebbero di essere in paradiso ad avere riprodotto qui il sistema sanitario cubano, con salari più alti per medici e altri, che potremmo facilmente permetterci.
Andrebbe osservato che un’ampia rassegna di studi precedenti ha recentemente concluso che le cure fornite in ospedali e case di cura a scopo di lucro, in media, sono inferiori a quelle in istituzioni non a scopo di lucro. L’analisi indica che lo status della proprietà di un servizio fa una differenza quanto a costo, qualità e accessibilità delle cure.[14]

Saldi! Civiltà occidentale! Nuova, migliorata! $99,99, da $129.99. Saldi!

Attualmente negli Stati Uniti c’è la richiesta di liberarsi della moneta da un cent perché produrre la moneta e metterla in circolazione costa 1,2 cent, e perché molta gente la trova un fastidio. Io ho un’altra ragione per liberarmi della moneta – si spera che il farlo porrebbe termine alla ridicola e ubiqua pratica di prezzare quasi qualunque cosa ad importi come $9,99, $99,99, o $999,99. Oppure $3,29 o $17,98. Qual’è la ragione per questa assurdità noiosa e insultante? È cominciata, e continua a essere, un trucchetto – cercare di indurre l’acquirente a pensare che sta ottenendo qualche sorta di prezzo da affarone: Meno di $10! Meno di $100! Nel mio locale negozio di oggetti usati, che serve quasi esclusivamente ispanici e neri poveri, praticamente tutti i prezzi finiscono con ,97 o ,98 o ,99. Ogni tanto, quando non ne posso più dell’assurdità e mi salta la mosca al naso, chiedo a un direttore del negozio o a un rappresentante della proprietà perché usano un simile sistema di prezzatura. A malapena hanno idea di cosa sto parlando. A volte in un negozio quando sto discutendo con un commesso delle varie opzioni di prezzo di qualcosa che sto pensando di comprare, e dico “Va bene, vediamo, questo modello è 60 dollari e ...” mi interrompono con: “No, è $59.99.”
E non dimentichiamo la benzina. Prezzata a $2.60.9 per gallone. Oppure a $3.24.9 per gallone. Questo è nove volte su dieci. È stato suggerito che tutta questa sciocchezza è cominciata con le compagnie petrolifere.
È questo un modo per la gente di entrare in relazione? Venga la rivoluzione, e scriveremo una nuova costituzione, e il Paragrafo 99 proibirà questa pratica.

Questa non ci riesci a inventartela

”La legge, nella sua maestosa eguaglianza, proibisce al ricco come al povero di dormire sotto i ponti, di mendicare per le strade, e di rubare pane.” Anatole France, 1844-1924 Il 14 aprile una corte di appello federale ha deciso che il Dipartimento di Polizia di Los Angeles non può arrestare la gente perché sta seduta, distesa o dorme sui pubblici marciapiedi di Skid Row, affermando che tale imposizione della legge equivale a una punizione crudele e inusitata poiché non ci sono abbastanza letti nei ricoveri per l’enorme popolazione senza tetto della città. Il giudice Pamela A. Rymer ha pubblicato un forte dissenso contro l’opinione di maggioranza. Il codice di Los Angeles “non punisce la gente semplicemente perché è senza casa,” ha scritto la Rymer. “Esso prende di mira la condotta – sedere, stare distesi o dormire sui marciapiedi cittadini – che può essere commessa da chi ha una casa come da chi non la ha.”[15]

William Blum
Fonte: http://www.killinghope.org/
Link: http://members.aol.com/bblum6/aer34.htm
22.07.06

Traduzione a cura di LUCA TOMBOLESI

Note:

[1] Washington Post, 13 marzo 2002, p.1
[2] Washington Post, 16 luglio 2006. p.15
[3] Washington Post, 3 luglio 2006, p.19
[4] Associated Press, 3 luglio 2006
[5] Washington Post, 20 luglio 2006, p.B3
[6] Sarah Posner, The American Prospect, June 2006
[7] FrontPageMag.com, sito di Horowitz
[8] Comunicato stampa di Amnesty International, 26 giugno 1998, AI INDEX: MDE 15/54/98
[9] Associated Press, 15 luglio 2006
[10] Ibid.
[11] The Independent (Londra), 27 maggio 2006, p.32
[12] Daily Telegraph (Londra), 3 luglio 2006, p.1
[13] Washington Post, 9 luglio 2006, p.F3
[14] Washington Post, 21 giugno 2006, p.9
[15] Los Angeles Times, 15 aprile 2006
 

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