22 gennaio 2003 10:38
Iraq: Schroeder, Germania e Francia insieme per la pace
BERLINO, 22 gennaio (Reuters) - Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder ha detto oggi che la
Germania e la Francia coordineranno i propri sforzi per prevenire una guerra contro l'Iraq, dopo aver
annunciato che il suo paese non darà il proprio appoggio a una risoluzione dell'Onu che autorizzi
l'attacco.
In quella che finora è stata la sua dichiarazione più forte contro la guerra, durante un discorso tenuto
ieri sera, Schroeder ha annunciato che la Germania - che siede nel Consiglio di sicurezza dell'Onu,
senza diritto di veto - non voterà alcuna risoluzione che autorizzi un attacco contro l'Iraq.
In un articolo pubblicato oggi dal quotidiano Berliner Zeitung, Schroeder ha scritto che Germania e
Francia - che invece dispone del diritto di veto al Palazzo di vetro - lavoreranno a stretto contatto per
garantire la pace ed evitare una guerra.
"Ho detto ai nostri amici francesi, e anche agli altri, e lo dirò qui, spingendomi più in là su questa
domanda che mi è stata rivolta in passato: non vi aspettate che la Germania darà il proprio assenso a
una risoluzione che legittimi la guerra, non ci contate", ha detto il cancelliere durante un discorso a
Goslar.
Schroeder è stato rieletto nel settembre scorso anche grazie al popolare sentimento contro la guerra
che tanto ha fatto infuriare il presidente Usa George W. Bush e ha gettato un'ombra sulle relazioni tra
Berlino e Washington. Dopo le elezioni, poi, Schroeder ha smussato le sue posizioni, cercando di
riparare al danno diplomatico.
Il mese scorso, il cancelliere aveva annunciato di non poter dire in anticipo come avrebbe votato su
una eventuale risoluzione dell'Onu che autorizzasse la guerra, almeno finché non si conoscessero le
condizioni. Ma, alla vigilia di un voto in un Laender tedesco- fissato per il mese prossimo - ha aggiunto
che la Germania avrebbe votato "no" o si sarebbe astenuta.
Molti ministri, tra cui il responsabile della Difesa Peter Struck, hanno preparato la strada a Schroeder,
spiegando di non poter immaginare che la Germania, che dispone di un seggio a rotazione nel Consiglio
di sicurezza delle Nazioni Unite, sostenga l'opzione militare.
Nell'articolo pubblicato oggi dalla Berliner Zeitung, Schroeder scrive che "la Germania e la Francia
sono al centro degli sforzi necessari in breve tempo per una politica estera e di sicurezza europea
comune.... Il nostro popolo può contare su (la volontà dei) governi francese e tedesco di combinare la
forza e gli sforzi per mantenere la pace, prevenire la guerra e conservare la sicurezza".
Nel novembre scorso, il Consiglio di sicurezza ha approvato la risoluzione 1441, avvertendo l'Iraq delle
"gravi conseguenze" che dovrebbe affrontare se non eliminasse eventuali armi di distruzione di massa.
L'Iraq ha sempre negato di possedere tali armi.
Alcuni paesi sostengono che occorre una secondo risoluzione Onu per autorizzare la guerra, nel caso
in cui l'Iraq violi materialmente la risoluzione 1441. Gli Stati Uniti invece non sono d'accordo, e ieri il
presidente Bush ha detto che il tempo, per il leader iracheno Saddam Hussein, sta per scadere.
((Tradotto da Massimiliano Di Giorgio, in redazione a Milano Ilaria Polleschi, Reuters Messaging:
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