Ore 03:16 - IL PUNTO MILITARE - La battaglia nascosta di Kherson
(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La
battaglia «nascosta» di Kherson cancella vite, mezzi, infrastrutture. Infatti
tanti russi non vogliono morire per la città lontana e si oppongono alla
mobilitazione. Altri combattono subendo perdite nei loro ranghi e infliggendone di pesanti agli ucraini che, non a caso, restano riservati su questa parte di offensiva.
Nel settore Nord Est-Est la resistenza avanza, consolida i successi nell’area di Lyman, respinge i contrattacchi degli invasori. Diverso il quadro
a sud, dove incontra una dura opposizione: lo confermano le notizie scarne e i racconti degli inviati occidentali. Un reportage del New York Times riporta le voci dei militari di Kiev, sono loro stessi a descrivere senza reticenze l’alto numero di caduti, i tank distrutti e
il consueto riferimento alla «mancanza di munizioni». Una carenza, quest’ultima, per certi aspetti sorprendente visto che
lo Stato maggiore ha preparato la spallata e dunque avrebbe dovuto avere scorte. Allo stesso tempo attaccare è più dispendioso, ci si espone, si rischia.
Ore 03:03 - Chi è il colonnello Alfa, l’uomo identificato che terrorizzò Kherson
(Francesco Battistini, inviato a Kiev) Ha una faccia banale, com’è spesso il male. Paffutella, ben rasata. E indossa sempre la «telnyashka» bianca e rossa: il rigatino degli Omon dell’antiterrorismo russo, quelli che rispondono al motto «noi non conosciamo la pietà e non la chiediamo». La sua ferocia, però, non aveva nulla di normale. L’hanno visto mentre buttava fuori di casa intere famiglie, con le sue mani, e ne confiscava le proprietà. L’hanno sentito quando sulla piazza di Kherson ordinava ai suoi di sparare sulla folla. E tutti sapevano ch’era meglio scappare, se comandava di lanciare granate e lacrimogeni, perché voleva dire che stava arrivando il peggio. Un giorno s’è fatto consegnare due militari ucraini, li ha tenuti per settimane nelle camere delle torture, per obbligarli a dare notizie sulle posizioni del nemico. Nessuno sapeva bene il suo nome: «Dicevano tutti che era il colonnello Alfa». Il colonnello Alfa ora ha un nome. Oleksandr Naumenko, 51 anni.