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Andreas Haas

@ah114088

·
17h

Radikalen Klimaaktivisten wäre ein Sabotageakt an #NordStream2 zuzutrauen. Nur würde es dann einen Bekennerbrief geben. Somit kommt wohl nur ein staatlicher Akteur in Frage.

https://twitter.com/ah114088
Andreas Haas

@ah114088



Am 7.2.2022 erklärte Joe Biden in Anwesenheit von Bundeskanzler Olaf #Scholz, dass man #Nordstream2 beenden werde. Eine Reporterin frage, wie Biden das anstellen wolle. Seine Antwort: "I promise you, we'll be able to do it."
Lingua originale: tedesco. Traduzione di
.
Il 7 febbraio 2022, alla presenza del Cancelliere Olaf #Scholz , Joe Biden ha dichiarato che #Nordstream2 sarebbe terminato. Un giornalista ha chiesto come Biden avesse pianificato di farlo. La sua risposta: "Te lo prometto, ce la faremo".
 
...certo che gli USA stanno intervenendo pesantemente nel conflitto in violazione delle stesse regole NATO.
Un conto sono gli aiuti, un conto gli interventi diretti.
 
E quali sarebbero questi interventi diretti?
C'è solo l'intelligence come intervento indiretto.
E' una questione di punti di vista e un argomento abbastanza sviscerato.
Vecchio come il cucco.
Ognuno ha la sua opinione: la mia è che gli USA intervengono direttamente e pesantemente.
Fatte salve le apparenze.
 
Come al solito l'ottima FogOnLine fa delle eccellenti analisi.


In via puramente speculativa, la Russia potrebbe avere i suoi interessi a bloccare il gas verso la Germania senza "apparire" dichiaratamente bloccando di sua sponte il flusso del gas su NS1.

- NS1 e NS2 danneggiati, in un momento in cui in Germania si chiedeva l'apertura di NS2, sono un grosso incentivo alle polemiche di politica interna in Germania (soprattutto ad est) in cui lo storytelling è che gli USA usano la guerra per indebolire la Germania;

- NS1 da riparare significherebbe dover togliere una barcata di sanzioni per poterlo fare.

Insomma, sull'origine dei guasti non c'è ancora nulla di chiaro, ma la Russia qualche interesse a produrre una situazione detastabilizzante potrebbe avercelo.
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Se i Russi avessero voluto chiudere le forniture di gas via NS1 per ritorsione, Gazprom avrebbe dovuto sottostare contrattualmente ad un'infinita serie di penali, in caso di danneggiamento (soprattutto se non c'è certezza sulle cause) è "causa di forza maggiore".

Come detto in un post precedente, si tratta di pura speculazione, ma la realtà offre sempre più angoli di vista di quelli che appaiono ad una prima occhiata.
 
d'accordo.
Però come dicevo qualche interesse ce l'hanno anche gli ucraini.
Ripeto: che tutto il gas per l'europa passi per i loro tubi.
Non ci vorrà mica un genio a capirlo.
A chi dare retta?
 
d'accordo.
Però come dicevo qualche interesse ce l'hanno anche gli ucraini.
Ripeto: che tutto il gas per l'europa passi per i loro tubi.
Non ci vorrà mica un genio a capirlo.
A chi dare retta?
Degli interessi ucraini non interessa nessuno, contano solo quelli USA e Russia.
L'Ucraina non credo abbia la possibilità tecnica di fare questo sabotaggio e i paesi europei sebbene dispongano della tecnologia non hanno motivo per farlo.
Quindi tra USA e Russia a cui addebitare le colpe io propenderei per la Russia per i motivi esposti dalla Fog anche se gli USA avrebbero i loro interessi nell'impedire definitivamente l'acquisto di gas dai russi da parte degli europei.
 
By FogOnLine


"Tre perdite sui gasdotti russi vicino all'isola di Bornholm, due su Nordstream 1, una su Nordstream 2.
"Le navi possono perdere la capacità di galleggiamento se salpano nell'area e potrebbe esserci anche il rischio di ignizione sopra l'acqua e nell'aria", zona di sicurezza di 5 nm.

Domanda: Come potrebbe ipoteticamente verificarsi una perdita su una condotta d'acciaio sottomarina da 30 mm rivestita di cemento armato?
A: naturalmente
B: con la forza? (ovviamente non sappiamo ancora la causa).
Fonte: studio di impatto ambientale Nord Stream 2: https://ens.dk/sites/ens.dk/

La valutazione del rischio sembra indicare che esiste un rischio molto basso di perdite dovute a cause naturali (intemperie, corrosione, attività sismica, ecc.) e afferma che nessun incidente passato è stato registrato per gasdotti di grande diametro nel database storico regionale del Mare del Nord

"C'è il rischio di una fuga di gas in caso di danni al gasdotto, ma la valutazione mostra
che il rischio per l'ambiente è "basso" e accettabile per tutti gli scenari".


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Tre perdite, a distanza, dovute non a crepe ma a buchi (NS2 è passato da 105 a 7 bar) difficilmente rientrano nella casualità.

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E' una questione di punti di vista e un argomento abbastanza sviscerato.
Vecchio come il cucco.
Ognuno ha la sua opinione: la mia è che gli USA intervengono direttamente e pesantemente.
Fatte salve le apparenze.
se gli altri continuano a minacciare un giorno si e l'altro pure con le atomiche, temo che gli interventi degli usa fino ad ora saranno solo da antipasto.
 

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