fanno di peggio condannano il preservativo nei paesi africani
dove la gente muore come mosche per AIDS
ora ... considerando che la Chiesa prescrive anche che i rapporti sessuali siano solo all'interno dell'ambito matrimoniale , che la popolazione africana è solo in parte cristiana e che di questi i cattolici costituiscano a loro volta una parte , che di questa parte probabilmente si attiene ai precetti morali della Chiesa , in particolare in materia sessuale , una percentuale risibile ...
trovo che questa tesi , che ha così forte successo in ambito laicista , non goda neppure degli elementi minimi di logica deduttiva tali da poterla tenere in considerazione
eppure ha notevole successo : bisognerà chiedersi il perchè ?
Inoltre quando si lanciano queste accuse non si porta mai un esempio, non si nomina mai un Paese dove questo sarebbe successo. C’è un motivo: è che la realtà dimostra esattamente il contrario.
In Africa, dove la diffusione dell’AIDS e la presenza dei cattolici variano molto da Paese a Paese, è molto semplice fare un raffronto.
Cosi si scopre che il tasso di diffusione dell’AIDS è più alto nei Paesi dove minore è la presenza dei cattolici, come in Svaziland, Botswana, Sudafrica, Zimbawe, Namibia.
E, al contrario, l’incidenza di questa malattia infettiva è minore nei Paesi dove i cattolici sono più presenti, come Guinea Equatoriale, Burundi, Angola, Congo.
Il motivo non è soltanto nella presunta fedeltà dei cattolici agli insegnamenti morali della Chiesa, ma anche nella presenza di strutture sanitarie che inevitabilmente – per amore all’uomo – vengono generate dalle comunità cristiane e che prestano assistenza a tutti, cattolici e non.
saluti