Il nostro punto di vista deve tener conto che non essere stati pizzicati nell'accordo Alpine è frutto di fortuna più che di valutazioni. Prova ne é il fatto che anche i presunti esperti o sedicenti mezzi insider se ne sono scappati per tempo e a gambe levate, postando (di recente e in altra sede) messaggi di nero pessimismo e rassegnazione.
La media di chi scrive qui era volta all'ottimismo qualche giorno fa (avendone ben pochi motivi), ora conviene capire se continuare ad affidarsi alla fortuna o se fare delle scelte in base alle possibilità per i titoli Alpine.
Per nuovi probabili sacrifici (la situazione dell'azienda resta molto critica e lo scenario è di ridimensionamento e contrazione, sia del mercato in cui opera che della sua operatività), i bond saranno sicuramente oggetto di temibili pressioni da parte di chi ha già dato, soprattutto trattandosi di banche e stato.
D'altro canto, se avessero potuto segare i bond facile, l'avrebbero già fatto senza pietà.
Per cominciare bisognerebbe chiarire cosa prevede la normativa AT per procedere alla ristrutturazione dei titoli (es. il 95% oggetto delle recenti trattative), tenendo presente che di mezzo c'è anche lo stato..