Obbligazioni societarie HIGH YIELD e oltre, verso frontiere inesplorate - Vol. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Siamo in due a temere. Io poi ho la 2017. Eppure in rete non si trova nulla che ipotizzi un prossimo default.


Non serve nemmeno l'annuncio: nel Q3 l’Ebit è passato in negativo per 66 milioni (in continuo deterioramento). Il bilancio si è chiuso con un rosso di 68 milioni contro l’utile di 2,7 milioni dello stesso periodo del 2011. Alla luce di questa performance, Solarworld ha detto che “non genererà un Ebit positivo per il 2012″. Al 30 settembre avevano 52 milioni di perdite cumulate e assets in calo del 27%. Confrontando i grafici dei due titoli, si può notare come il 2016 renda più del 2017 e sta andando verso nuovi minimi, il che starebbe a indicare un'alta probabilità di default sul pagamento degli interessi del bond 2017 (cedola di gennaio). http://interimreport3-2012.solarwor...on-of-the-consolidated-income-statements.html
 

Allegati

  • a.png
    a.png
    13,2 KB · Visite: 351
  • b.png
    b.png
    13,3 KB · Visite: 340
Ultima modifica:
Per QQUEBEC...o altri se informati...

Che possibilita' date/dai ad un default o ristrutturazione sul debito di CEDC e MAGYAR T... Se dovreste scommettere sia sul business che sullo stato delle 2 societa' ...quale sarebbe la vostra scelta...


Grazie.

;)
 
Per QQUEBEC...o altri se informati...

Che possibilita' date/dai ad un default o ristrutturazione sul debito di CEDC e MAGYAR T... Se dovreste scommettere sia sul business che sullo stato delle 2 societa' ...quale sarebbe la vostra scelta...


Grazie.

;)
Magyar l'ho guardata meglio, stando ai dati fornitici il debito è superiore agli asset ma di poco, il che presumerebbe un recovry alto in caso di :nnoo:
 
Per QQUEBEC...o altri se informati...

Che possibilita' date/dai ad un default o ristrutturazione sul debito di CEDC e MAGYAR T... Se dovreste scommettere sia sul business che sullo stato delle 2 societa' ...quale sarebbe la vostra scelta...


Grazie.

;)


Benché il prezzo attualmente sia identico, le due società sono completamente diverse, sia nella struttura del debito che in quella industriale ed entrambe non sono messe bene. Su Magyar Telecom pesa molto il crollo dei ricavi e l'aumento della pressione fiscale ungherese (Monti style), mentre su CEDC pende l'incertezza del rifinanziamento del bond CV 2013 da 310 mln di USD. Il magnate russo Tariko, che inizialmente aveva fornito il proprio supporto a iniettare 210 mln nell'azienda, sembra adesso desistere dall'operazione dopo la rettifica dei conti (al ribasso) da parte di CEDC. Forse, alla fine, il russo caccerà i soldi, ma per ora la certezza non c'è più. La società polacca potrebbe quindi andare in default a marzo sul rimborso del bond. Magyar, invece, dovrebbe vendere qualche asset (due sussidiarie sono già in fase di liquidazione entro il 31/12) dopo l'acquisizione di Fibernet, poi tutto dipenderà dall'evolversi della crisi che, nella peggiroe delle ipotesi, potrebbe costringere i soci a un ADC e a una contestuale ristrutturazione del debito (il bond). Qui ovviamente tutto si gioca sul recupero dei margini che per una compagnia telefonica è meno difficile rispetto al settore in cui opera CEDC peraltro affetta dal calo strutturale delle esportazioni e dei consumi di vodka in Russia.
 
Ultima modifica:
Benché il prezzo attualmente sia identico, le due società sono completamente diverse, sia nella struttura del debito che in quella industriale ed entrambe non sono messe bene. Su Magyar Telecom pesa molto il crollo dei ricavi e l'aumento della pressione fiscale ungherese (Monti style), mentre su CEDC pende l'incertezza del rifinanziamento del bond CV 2013 da 310 mln di USD. Il magnate russo Tariko, che inizialmente aveva fornito il proprio supporto a iniettare 210 mln nell'azienda, sembra adesso desistere dall'operazione dopo la rettifica dei conti (al ribasso) da parte di CEDC. Forse, alla fine, il russo caccerà i soldi, ma per ora la certezza non c'è più. La società polacca potrebbe quindi andare in default a marzo sul rimborso del bond. Magyar, invece, dovrebbe vendere qualche asset (due sussidiarie sono già in fase di liquidazione entro il 31/12) dopo l'acquisizione di Fibernet, poi tutto dipenderà dall'evolversi della crisi che, nella peggiroe delle ipotesi, potrebbe costringere i soci a un ADC e a una contestuale ristrutturazione del debito (il bond). Qui ovviamente tutto si gioca sul recupero dei margini che per una compagnia telefonica è meno difficile rispetto al settore in cui opera CEDC peraltro affetta dal calo strutturale delle esportazioni e dei consumi di vodka in Russia.

...Grazie QQUEBEC ...chiaro e preciso... come sempre ...:up:

2 a 1 per Magyar ...
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto