HO LETTO LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. ALLA FINE LEI MUORE

La soluzione per eliminare questi parassiti ?

VIETARE LE VENDITE ALLO SCOPERTO.

Trooooopppppooooooo semplice.
 
Mah.......sarà vera la notizia ?

ROMA – Addio punti di sutura.
Dalla ricerca internazionale arriva una super-colla chirurgica molto elastica e dall’elevato potere adesivo,
in grado di ‘sigillare’ le ferite in appena 60 secondi.

A mettere a punto il ritrovato, che si applica direttamente sulla ferita con una siringa
e viene attivata dalla luce, sono gli ingegneri biomedici dell’Università di Sidney, della Northeastern University,
dell’Harvard University e del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston.
La super-colla, ‘battezzata’ MeTro, è descritta in uno studio su ‘Science Traslational Medicine’.

Secondo i ricercatori che l’hanno messa a punto, la colla è ideale per trattare lesioni a polmoni, cuore e arterie, e ha un potenziale salvavita.
Il materiale, infatti, funziona sia su ferite interne che esterne e sulle aree difficili da raggiungere con i punti di sutura.
MeTro si attiva in 60 secondi, una volta trattata con una luce Uv.
Inoltre, la sua tecnologia che si basa su un enzima, può essere modificata per determinare la durata ‘adesiva’,
da ore a mesi, in base al tempo necessario alla ferita per chiudersi.
 
Io mi indigno per il sesto terremotato che si suicida.
Io mi indigno perchè dopo più di un anno le macerie sono ancora a terra.
Io mi indigno perchè dopo un colpo di vento le "casette" sono state scoperchiate.
Io mi indigno perchè da un anno ad oggi sono state consegnate il 26% delle "casette" ordinate.

La farsa mediatica si indigna per qualcosa altro.
 
Un ciao a tutti. Da oggi non vedrete più servizi di Luigi Bignami sul telegiornale di Canale 5 (anche se ne facevo pochi),
perché dopo quello che è successo al mio ultimo invito (mi sono permesso di correggere una giornalista che mi ha presentato per un astronomo morto da 3 mesi),
sono stato estromesso dai collaboratori dal Direttore Dr Clemente Mimun, perché mi ha scritto:

“Ha reagito in modo eccessivo ad un errore della nostra conduttrice,non ho apprezzato neanche un po’ ...”.

Non so cosa significa che “ho reagito in modo eccessivo…”, ho cercato di farmelo spiegare, ma il Direttore dice che la frase è chiara.
Pensavo che dire la verità, chiarire le cose fosse la cosa più naturale e normale di questo mondo,
soprattutto quando si fa con educazione (come mi sembra abbia fatto in trasmissione) ed invece no.

Noi freelance, liberi da ogni legame di ogni tipo, non siamo in alcun modo tutelati.
Vale la parola o l’idea di una persona super-tutelata e tu sei schiacciato, infangato.
Non importa se questo significa decurtazione dai tuoi già miseri stipendi se l’idea di chi ti dà la ciotola per mangiare
è di un certo tipo neppure si degna di chiamarti e trovare una spiegazione. No!
Nonostante abbia perso ore per loro, rimettendoci anche soldi. Questo è quanto!

Corresse la conduttrice del telegiornale che lo aveva presentato come un astronomo morto da mesi, ed ora è stato licenziato.
Luigi Bignami,
collaboratore scientifico del Tg5 Mediaset, alcuni giorni fa ha avuto l’ardire di correggere Cristina Bianchino.
E il direttore Clemente Mimun lo ha messo alla porta.

Eppure a commettere l’errore, seppure involontario e non grave, era stata proprio la Bianchino,
che durante un collegamento con Bignami, giornalista scientifico e docente, lo ha introdotto come Giovanni Bignami,
astrofisico italiano noto in tutto il mondo, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Comitato per la Ricerca Spaziale e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, morto però a maggio.

Luigi Bignami, con nonchalance, lo ha fatto notare, ma senza soffermarsi sulla questione, e poi ha risposto alle domande della conduttrice.

La gaffe, però, non è passata inosservata, e il filmato è stato rilanciato sul web.
Bianchino evidentemente deve averla presa particolarmente male, e così la testa di Luigi Bignami è caduta.
 
Chi vola su Jenet?
Se si esamina il profilo della URS Corportation (United Research Services co.),
sussidiaria del governo operante dal 1951 acquisita dalla AECOM nel 2014,
si scopre facilmente la connessione tra questa ‘contracotr’, NASA e U.S. Air Force.

La compagnia avrebbe realizzato infatti opere di costruzione per 4.200 acri presso il Kennedy Space Center
oltre 20.000 strutture ‘a specifico uso missione’ per l’agenzia spaziale americana e per la sua forza aerea degli Stati Uniti.
Come compare chiaro sul sito della AECOM questa ‘contractor’ pianifica e sviluppa ‘nuove città’,
quindi con buone probabilità ha un vettore ‘proprio’ che trasporta gli uomini che hanno ideato,
costruito, e forse devono ristrutturare i siti più segreti degli Stati Uniti d’America.

Le Basi sulle rotte della Jenet
Molte informazioni sul vettore ‘Janet’ sono state raccolte – a dispetto della sua estrema segretezza –
grazie all’applicazione FlightRadar24: che traccia le rotte degli aerei con transponder attivo
e già in passato ha svelato coordinate e rotta di velivoli militari compresi gli aerei spia russi Tu-214R,
gli aerei spia della Royal Air Force RC-135 ‘Rivet Joint’ o alcuni droni ‘Global Hawk’ dell’USAF decollati in ‘gran segreto’ dalla base NATO di Sigonella.

Nel caso dei 737-66N della Janet si sono individuate rotte che portano a siti dotati di piste aere dove si sono svolte in passato
– forse si svolgono tutt’ora – ricerche e sviluppo per i ‘black project’ (progetti al più alto livello di segretezza n.d.r.).

Le tappe principali sono state identificate nella vicina Area 51: dove sono stati avvistati per tutta la durata della ‘guerra fredda’
e oltre oggetti volanti non identificati (UFO) che poi si sono rivelati jet sperimentali
come gli aerei spia supersonici del programma OXCART (Lockheed YF-12A e precedenti)
e ‘Have Blue’ che ha portato alla sviluppo del bombardiere stealth F-117;
e la base Plant 42, quartier generale dello Space Shuttle e del bombardiere strategico stealth B-2 ‘Spirit’.
Un’altro dei ‘Non-Existent Terminal’ è la Tonopah Test Range dove l’USAF ha testato le capacità
del sistema missilistico terra-aria a lungo raggio di fabbricazione sovietica S-300.
 
L'ho scritto qualche settimana fa. Qualche xbr lo mettrei via......fino a marzo 2018

Da metà ottobre circa il fondo d’investimento battente bandiera statunitense, Bridgewater,
ha iniziato a scommettere contro il sistema bancario italiano e contro alcune delle principali aziende del Belpaese.
Si è trattato nello specifico di operazioni di vendita allo scoperto “delle Blue Chip italiane a partire dal 5 ottobre”.
Le Blue Chip sono le azioni di banche e aziende italiane quotate in borsa.
In questo caso Bridgewater ne ha vendute ben 10 in totale tra diversi gruppi quali:
Banco BPM, Unicredit, BPER Banca, Prysmian, Ubi Banca, Assicurazioni Generali, Azimut Holding, Enel, Eni e Intesa SanPaolo.


Il tutto per un totale di 713 milioni di dollari nel settore finanziario e altri 600 milioni nel settore energetico.
In realtà l’attacco portato avanti da Bridgewater non sembra essere isolato.
Riportava finanzaonline che oltre al fondo di Ray Dalio, altri hedge fund stanno partecipando a questa manovra speculativa a tenaglia.
Sul portale d’informazione finanziaria si possono leggere nomi quali Blackrock, CQS LLP, Oxford Asset Management, Marshall Wace LLP e altri ancora.

La replica di Intesa San Paolo
Non si è fatta attendere la replica da parte italiana che per bocca di Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa San Paolo, ha così dichiarato:
“A mio avviso perderanno significative opportunità di guadagnare con queste buone azioni italiane.
E oggi dopo questa notizia il corso azionario di Intesa Sanpaolo è l’unico positivo e tutti gli altri negativi,
quindi spero che ogni giorno possano dare questo consiglio agli investitori”.

Vi è da dire tuttavia che i prezzi del gruppo San Paolo registrati a Piazza Affari sono in calo costante proprio da inizio ottobre.

Le banche italiane sono piene di crediti deteriorati
Un attacco, quello di Bridgewater, che si va a sommare alla già non facile situazione del sistema bancario italiano.
Solo lo scorso 20 ottobre la Reuters riportava come i vertici della Banca Centrale europea fossero ancora molto preoccupati
per la gestione dei crediti deteriorati da parte delle banche italiane.
Nei piani di Francoforte rientrerebbe infatti il raggiungimento di un meccanismo unico di supervisione entro marzo.
Tuttavia attualmente il sistema bancario dello stivale detiene un quarto dei crediti deteriorati presenti in tutto il circuito europeo.

Una situazione esplosiva.


Vediamo se ci prendo.

NO DISCESE VERE.

AL LIMITE CAZZEGGIO.
 
Vediamo se ci prendo.

NO DISCESE VERE.

AL LIMITE CAZZEGGIO.


E spiego anche perché lo penso. :eplus::perfido:

Per rubare un domani (anche fosse) prima devi attrarre capitali VERI.

Dubito ne abbiano attratti tanti finora dopo tutto quello che hanno combinato con le banche.

Quindi cazzeggiano, creano indotto e incamerano dal casinò e poi ogni tanto salgono.

Per attrarre capitali ma anche vendere ciò che gli fa comodo vendere, necessitano di TEMPO.

Molto TEMPO.

E quindi rallentano il mercato..

Hai voglia ad aspettare ...
 
Una delle cose che mi hanno fatto capire i NUMERI è l'importanza della variabile TEMPO.

Vista l'età media dei frequentatori di questo forum e visto i prodotti a TEMPO correlati, potremmo non esserci tutti per quando scenderanno veramente.


Voglio proprio vedere se mi sbaglio.:perfido:
 
Rimane sempre un fatto.
Ne devono fare di capriole per farmi credere che i mercati sono cosa seria.

PER ME SONO IL NULLA CON CUI CI TENGONO PER LE PALLE.

Morirò con queste idee. Sia che salgano, cazzeggino o scendano.
 
Prima Comunione - 1947 -

All'epoca avveniva in prima elementare. I bambini venivano preparati al sacramento dalle suore
che facevano studiare a memoria nozioni di catechismo e norme relative alla Confessione che si faceva il giorno precedente la prima Comunione.
Questa si svolgeva durante la messa solenne domenicale e bisognava stare digiuni dalla mezzanotte.

Le bambine indossavano degli abiti lunghi bianchi che di solito si scambiavano tra sorelle, cugine e conoscenti,
poiché farsene confezionare uno era una spesa che pochi potevano permettersi. Inoltre portavano anche un velo bianco fissato a una coroncina di fiori.
I maschi cercavano d indossare il vestito più elegante che potessero avere e al braccio avevano una fascetta di raso bianca, riservata a quell'unica occasione.

All'inizio della celebrazione facevano il loro ingresso in chiesa accompagnati dai padrini e dalle madrine, che allora era d'obbligo.
Ci si preparava a ricevere Gesù con la preghiera e si riceveva la comunione con tutti i compagni alla balaustra dell'altare,
emozionati quando il sacerdote si fermava davanti a loro, alzando un poco l'ostia e pronunziando la formula in uso allora "Corpus domini nostri jesu. Christi custodiat animam tuam in vitam aeternam".

In quel momento si era in ansia pensando a tutte le raccomandazioni che avevano ricevuto nei giorni precedenti in famiglia:
non fate cadere l'ostia, non toccatela con i denti, scioglietela in bocca ecc.

Terminata la messa i neo comunicandi si fermavano in chiesa per il ringraziamento, poi accompagnati dai padrini e dalle madrine,
i bambini e le bambine si recavano al piccolo rinfresco preparato dalle suore.

Dopo questi ricordi non possiamo fare a meno di pensare a quanti cambiamenti sono avvenuti da allora..
 

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