tre sogni, lunghissimi, articolati, trame quasi da film. Specie il secondo
Non li scivo nei particolari che non ho voglia, solo un appunto, ne avessi voglia in seguito.
1- quello con il vecchio operaio di mio padre nella sua casetta in campagna, acquistata per 5000 euro, un affare.
Era caldo e perdevo una ciabatta, cambiandomi.
2- quello con Roberto Benigni che accudiva la vecchia zia e quando la carta igenica cadeva in n pozza d'acqua sul pavimento, inzuppandosi, diceva che non ne avevano altri rotoli perché in casa non usavano carta igenica, ma si lavavano direttamente, dopo.
Come gli arabi dicevo io.
Poi si trasformava in film horror con specie di demoni che animavano statuine, però non succedeva niente di realmente orrorifico, infatti non avevo nessuna paura.
Solo la sensaziopne che si fossero dimenticati la vecchia zia nella vasca da bagno. Sarà affogata, pensavo. Speriamo non incriminino me.
3-Sogno ambientato a casa di mio padre. C'era una stanza (stanza realmente esistente, mobile realmente esistente) dove andavo a riporre delle foto su scaffali con vecchi libri di scuola misti a giocattoli -nulla di riconoscibile in libri o giochi da noi realmente usati da ragazzi - solo che c'era un tipo che per poco non dava fuoco a tutto, partendo da una specie di muschio su una parete, compresa la vecchia zia di Benigni che si era materializzata.
Ma poi spegnevamo tutto.
Anche la zia.
Nessun isolana/o.
Spiaze.