I calli mi fanno male.........

L'hai mai visto un toro di quelli grossi in carne, muscoli e corna?

Penso che sia la bestia più terrificante in assoluto.
una volta proprio a parma ero da un cliente . di fianco c'era bo n'azienda con tori per monta :D

erano enormi

solo che mica li facevano montare poveri tori :rolleyes: gli prendevano il coso e lo mettevano in provetta :rolleyes:

da bimbo invece in gita , mi han portato a vedere un toro che montava una mucca :D

zio porco che scena :D
 
Noneeeee...... :D

Allora.... facciamo questo ragionamento semplice semplice..... per vedere se si capisce il discorso...


Definiamo il rischio:
Il rischio è la potenzialità che un'azione o un'attività scelta porti a una perdita o ad un evento indesiderabile.

Come si quantifica il rischio
Uno dei metodi più diffusi per definirlo da un punto di vista matematico
è come prodotto fra due grandezze.
La probabilità (che accada l'evento sfavorevole) "P"
Il danno (o gradazione del danno) "G"
Nel nostro caso il DANNO sarà = prezzo*quantità (z*q) ....tenetelo a mente è importante per il proseguio della spiegazione. ;)

Comunque definiamo:

Rischio R = P*G

Ipotiziamo che per una certa scadenza tutti gli strike vengano percepiti con lo stesso livello di rischiosità da entrambi gli attori, compratori e venditori...

Se R = costante

Significa che P e G devono essere INVERSAMENTE PROPORZIONALI

In pratica accadrà che:

Livello DITM = P basso, G alto
Livello ATM = P medio, G medio
Livello DOTM = P alto, G basso

Fin qui..... nulla di particolare....

Ma.....attenti adesso..... ;)

Abbiamo detto di trovarci in una condizione ideale con tutti gli strike a "R" costante.... :-o

Nella realtà invece cosa accade.....

Accade che se osserviamo i book, vedremo che gli strike OTM sono molto più frequentati di quelli ITM... cioè hanno maggiore liquidità...

Cosa significa....

Significa che si sfrutta la percezione del PREZZO (z), particolarmente basso dei livelli OTM, identificandolo con "G" (erroneamente) per far rischiare dipiù le persone... :D


Infatti.... pensate alla condizione iniziale della nostra ipotesi...
Ci troviamo a "R" costante su tutti i livelli....

Immaginiamo che i venditori vogliano cambiare questa condizione a loro vantaggio....

Cosa faranno....?

Evidentemente sfrutteranno qualcosa che sia appetibile dalla controparte...

Cioè il prezzo (z).... CHE MOLTIPLICATO PER LA QUANTITA' E' IL DANNO.... :D... ricordate? (z*q)=G

I compratori sposteranno risorse (q) sui prezzi più bassi (z OTM) IGNORANDO IL FATTO CHE LA COMPONENTE "P", CIOE' LA PROBABILITA' E' RIMASTA LA STESSA....CIOE' ALTA... :D

Si pone l'enfasi sul prezzo (z BASSO), per far passare in secondo piano P....

Questo è un grave errore che fanno sempre i compratori...

Quindi fotografando la realtà:

Avremo tanti Strike caratterizzati da livelli di "R" rischio diversi....
DIVERSI perchè variati nella componete "q" che è essenziale per la definizione del danno....

Inevitabilmente quindi spostandoci sui livelli OTM siamo invogliati ad aumentare "q" e con ciò non ci accorgiamo che "R" cresce.... :D

Conclusione:

I livelli OTM sono attrattori di inchiumate.... :lol:
Non solo perchè presentano una "P" probabilità di farsi inchiumare più alta....
Ma perchè "oggettivamente" su quei livelli si RISCHIA dipiù... :D


Zaluti

Il prezzo dipende da una molteplicita di fattori, non solo dal rischio percepito, non facciamo teoria tanto la troviamo ovunque
Se fai un'analisi di ponderazione della volatilità implicita prezzata e del differenziale di open interest ti accorgi che il mercato oggi ha il 60% quasi di opzioni put andate itm.
I venditori si coprono con i future, agli istituzionali non interessa venderti un'opzione piuttosto che un'altra per loro è sufficiente e indispensabile coprire la propria strategia proprio come facciamo noi comuni mortali.
Per un'istituzionale l'ideale non è venderti una otm, ma venderti uno spread, quale che sia, perché ottiene il massimo del "gain" con il minimo sforzo di hedging.
Prova a vendere 4 otm 17000 scoperte e vedrai che ti risulterà enormemente più difficile che gestire una atm che diventa itm.
Dico di piu, se io fossi un venditore mi romperebbe proprio il quazzo coprire con un future una vecchia e sgualcita otm che mi è tornata in vita, e difatti gli istituzionali sono i primi a comprare le dotm, perché possono vendere premi succulenti all'atm. Proprio quello che cammello ha tradotto sul thread del ratio backspread. Noi dobbiamo fare come loro e trenone questo lo fa da una vita, compra un otm che presume diventerà atm e nel 2011 quando la vola era contenuta ha sempre venduto atm, mai otm.
Peraltro osservando i volumi scambiati e il bid ask ti rendi conto che le più scambiate sono le atm e non le otm. Questo però non ti dice nulla proprio perché devi considerare i futures che ti offsettano le opzioni più vicine, ed ecco perché la vola implicita e l'oi vanno sempre guardati con un occhio all'oi del future...
 
Ultima modifica:
Il prezzo dipende da una molteplicita di fattori, non solo dal rischio percepito, non facciamo teoria tanto la troviamo ovunque
Se fai un'analisi di ponderazione della volatilità implicita prezzata e del differenziale di open interest ti accorgi che il mercato oggi ha il 60% quasi di opzioni put andate itm.
I venditori si coprono con i future, agli istituzionali non interessa venderti un'opzione piuttosto che un'altra per loro è sufficiente e indispensabile coprire la propria strategia proprio come facciamo noi comuni mortali.
Per un'istituzionale l'ideale non è venderti una otm, ma venderti uno spread, quale che sia, perché ottiene il massimo del "gain" con il minimo sforzo di hedging.
Prova a vendere 4 otm 17000 scoperte e vedrai che ti risulterà enormemente più difficile che gestire una atm che diventa itm.
Dico di piu, se io fossi un venditore mi romperebbe proprio il quazzo coprire con un future una vecchia e sgualcita otm che mi è tornata in vita, e difatti gli istituzionali sono i primi a comprare le dotm, perché possono vendere premi succulenti all'atm. Proprio quello che cammello ha tradotto sul thread del ratio backspread. Noi dobbiamo fare come loro e trenone questo lo fa da una vita, compra un otm che presume diventerà atm e nel 2011 quando la vola era contenuta ha sempre venduto atm, mai otm.
Peraltro osservando i volumi scambiati e il bid ask ti rendi conto che le più scambiate sono le atm e non le otm. Questo però non ti dice nulla proprio perché devi considerare i futures che ti offsettano le opzioni più vicine, ed ecco perché la vola implicita e l'oi vanno sempre guardati con un occhio all'oi del future...

Tranquiiiiillo..... :D
Non mi devi mica dimostrare nulla.... :D

Il discorso era molto più semplice di così.....

La dimostrazione che ho fatto prima parte da elementi semplici.... comprensibili a chiunque, volutamente semplicistica e ultrateorica proprio per evidenziare l'elemento di fondo..... il RISCHIO.

Nella tua risposta mi parli di troppe cose che invece con questo hanno poco a che fare....
Le ATM che sono le più liquide che c'entrano...?
Stanno nel mezzo.... hanno un rapporto paritario tra Probabilità e Danno....
Nel mio discorso non sono minimamente prese in considerazione...
Si parla solo della differenza che intercorre tra ITM-DITM e OTM-DOTM... e del perchè le prime siano infinitamente meno liquide delle seconde..... il che è un dato di fatto.... mica pizza e fichi...
Ed il discorso serve a dimostrare dove c'è più rischio.... in area ITM-DITM o in area OTM-DOTM....

Si è arrivati a dimostrare che l'apparente minor rischiosità delle OTM è appunto solo apparente..... perchè poi alla fine vi giocano fattori di scala che ne cambiano la natura tramite il quantitativo.

Tutto ciò con un'analisi trasparente e matematica. :D


Riguardo il discorso del 60% ITM mi fà un pò sorridere (nel senso buono intendiamoci, senza offesa ;))....

Ma dire che "adesso" siamo al 60%.... non vuol mica dire nulla.... è un dato istantaneo.... è come la differenza che passa adesso in autostrada tra portali e autovelox.... :D

Per potersi esprimere sugli esiti delle Opt. bisognerebbe fare una media di tutte le operazioni giornaliere su base storica....

Per il resto, sono contento che tu citi Treno.... è un ottimo trader, ma rimane sempre un elemento soggettivo avulso dal contesto di un'analisi di fondo su basi teoriche.....

Saluti :up:
 
Dico anche la mia ...

penso che il differenziale lordo di volatilità implicita non fonda su basi teoriche la ratio del backspread in un timing inverso dove le opzioni sono out in funzione asettica della supercazzola .... dove ovviamente gli istituzionali c'entrano poco perché anfani blinda e tapioca sono tutti con lo scappellamento a destra e quindi OTM

chiaro no ?

Non si può mai essere un attimo seri in questo forum....... :D:lol:
 
Dico anche la mia. Sperando di non essere off-topic anche se il tema è molto vicino.
Penso che il differenziale lordo di volatilità implicita non fonda su basi teoriche la ratio del backspread in un timing inverso dove le opzioni sono out in funzione asettica della supercazzola dove ovviamente gli istituzionali c'entrano poco perché anfani blinda e tapioca sono tutti con lo scappellamento a destra e quindi OTM. Ma forse è il contrario ... :p
 

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