Mio figlio aveva un professore di filosofia che faceva lezione biascicando sottovoce.
Mai interrogato nessuno. Metteva i voti basandosi su quiz a crocette.
Il professore di matematica sembrava un pretino mancato.
Il resto del corpo docente era più o meno normale.
In genere, durante la DAD anche molto bravi a gestire la scuola e gli studenti a distanza, umani e competenti specialmente l'insegnante di latino e italiano e quella di francese (mio figlio ha fatto una scuola superiore con due lingue straniere).
Mia figlia aveva un professore di arte che non faceva assolutamente niente.
Le professoresse invece erano tutte molto preparate ma assolutamente inadeguate ad una scuola che non fosse solo trasmissione delle nozioni.
Un po' ducesche come metodi, han coltivato competizione e individualismo.
Mentre lui studiava lettere e latino con frequenti dibattiti e con una guida per leggere con gli occhiali della storia e della letteratura passate, anche il presente, lei ha imparato il greco e il latino come Leopardi, interi canti omerici a memoria, la matematica e la fisica a suon di verifiche settimanali.
Gli ultimi anni, un raggio di sole, la nuova insegnante di storia e filosofia che aveva uno spessore umano oltre che culturale e che ha insegnato a mia figlia ad amare la storia.
Al liceo di mio figlio, una componente studentesca attiva e matura, con le giornate dedicate all'autogestione molto variegate e ricche che hanno supplito ad una totale mancanza di progetti e attività scolastiche che uscissero dal classico programma ministeriale.
A quello di mia figlia, anche in quelle giornate, molta molta delusione.
Mia figlia è entrata al liceo con una passione e una voglia di conoscere, imparare, studiare e attivarsi che faceva commuovere.
Ne è uscita imbruttita, disinteressata scoraggiata e detestando la scuola.
Con pensieri di morte e valutazioni altissime, con 3 anni di psicoterapia e la certificazione di essere una persona intellettualmente ed emotivamente super dotata, cosa che non le ha dato alcun vantaggio perché mai valorizzata a scuola, eppure è una ragazza ricchissima, disponibile, pronta, intelligentissima.
Mortificata in tutto, purtroppo a scuola e secondo me, in modo irreparabile.
Lui ha attraversato il liceo con inconsapevolezza e leggerezza, senza altro interesse che gli amici. Voti mediocri, nessun interesse, studio minimo. Impermeabile a qualsiasi cosa, progetto, idea. Ha gettato al vento occasioni di crescita e arricchimento che, pure, avrebbe avuto.
Non so chi dei due mi abbia fatta penare di più.