i consigli di LUCA

[Reuters] PUNTO 1-Voto, Berlusconi vede aggancio centrosinistra, allarme in
Germania
(Cambia titolo, accorpa pezzi precedenti, aggiunge consigliere
Scheuble)
ROMA, 6 febbraio (Reuters) - Dopo la "proposta shock" di
restituire agli italiani l'Imu pagata nel 2012 sulla prima casa,
Silvio Berlusconi cavalca l'onda della rimonta nei sondaggi,
annunciando oggi che la sua coalizione ha visto ridursi a poco
più di due punti percentuali il distacco dal centrosinistra di
Pierluigi Bersani.
Ma le sue ricette di rilancio dell'economia attraverso un
drastico taglio delle tasse vengono accolte con allarme dai
conservatori al governo in Germania, dove ieri Bersani ha
incontrato il ministro delle Finanze Wolfang Shaeuble e
rilanciato l'idea di un asse di governo antipopulista con il
centro di Mario Monti.
"Ora siamo sotto di 2,4 punti. Credo che rimonteremo", ha
detto questa mattina Berlusconi a Radio 24.
Il Cavaliere ha citato, senza fornire altri dettagli, una
rilevazione della sua sondaggista di fiducia, Alessandra
Ghisleri di Euromedia Research, "che adotta lo stesso metodo di
rilevazione dei Democratici negli Usa e non ha mai sbagliato una
previsione nelle ultime tornate elettorali".
Un'altra casa di sondaggi, l'Swg, ha dato oggi la coalizione
di centrosinistra al 33,6%, 5,5 punti avanti sul centrodestra
(al 28,1%), mentre la coalizione dei centristi che fa capo a
Mario Monti è data al 13,3%. Sempre secondo Swg il Pd sarebbe al
28,9% (in recupero dello 0,9 rispetto alla precedente
rilevazione) e il Pdl al 18,9% (in regresso dello 0,4).
Bersani ieri da Berlino si è detto pronto ad una
collaborazione "con tutte le forze contrarie al berlusconismo e
al leghismo, certamente anche con Monti".
Ma il legame Monti-Bersani, peraltro avversato da Nichi
Vendola, il partner di coalizione del Pd, viene imbracciato dal
Cavaliere come un'arma elettorale contro chi, a suo dire, ha
soffocato la crescita economica con una politica di eccessiva
austerità: "Hanno confessato l'inciucio. Monti e Bersani sono
correligionari, seguono entrambi la religione delle tasse. Ora è
ancora più chiaro che votando Fini, Casini e Monti si vota
Bersani", ha detto Berlusconi alla radio del Sole 24 Ore.
Chi vede invece con favore un governo Monti-centrosinistra
sono gli ambienti conservatori in Germania.
"Sappiamo quanto sia difficile la situazione italiana, anche
con tentazioni populiste. Ci auguriamo un successo di quella
via: la linea Monti ha già avuto effetti positivi sui mercati,
sullo spread, al contrario di uscite populiste... Spero nella
ragionevolezza degli italiani", ha detto oggi a Repubblica
Karl Lamers, consigliere di Schaeuble sull'ipotesi di un governo
Monti-Bersani.
La crociata anti-tasse di Berlusconi ha segnato oggi una
frenata, quando Berlusconi ha detto di avere messo nel cassetto
l'idea di un condono fiscale "tombale", dopo la bocciatura della
Lega Nord: "Il condono tombale sarebbe giustificato se si
arrivasse ad una riforma totale del fisco", ha detto a Radio 24.
"Quello a cui noi invece abbiamo prestato attenzione è un
condono dentro Equitalia. Chi ha problemi con il fisco potrà
vedersi cancellati gli aggi, le multe e le penalità, in modo che
gli rimanga da pagare soltanto quanto deve pagare su imposte non
versate in precedenza", ha spiegato il Cavaliere.
"Questo è sentito da moltissismi come una necessità, perché
Equitalia ha portato avanti in diverse occasioni un rapporto di
violenza contro i contribuenti", ha aggiunto.
(Roberto Landucci)
((Redazione Roma, [email protected],
+390685224395, Reuters.messaging:
[email protected]))
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Iren: aggiornamento del Piano Industriale al 2015, Ebitda a fine periodo di circa 670 milioni di euro

FTA Online News
Il Gruppo Iren presenta oggi alla comunità finanziaria l'aggiornamento del Piano Industriale al 2015.
Nel periodo 2013-2015 il Gruppo Iren intende consolidare e rafforzare la propria posizione nei settori ambiente, ciclo idrico integrato e teleriscaldamento, per linee di crescita sia interna che esterne, con particolare focalizzazione nei territori di riferimento. Si tratta di settori che presentano una significativa redditività, all'interno dei quali il Gruppo gode di una posizione di rilevante vantaggio competitivo e nei quali sarà possibile cogliere le opportunità che verranno offerte dall'evoluzione dello scenario di mercato.
Nei settori liberalizzati, il Gruppo perseguirà l'ottimizzazione del proprio portafoglio impianti, con lo scopo di massimizzarne la profittabilità anche in una situazione macroeconomica poco favorevole. Si pone in quest'ottica l'esercizio dell'opzione put per l'uscita da Edipower con l'assegnazione ad IREN, quale contropartita della partecipazione, dell'impianto termoelettrico a ciclo combinato ad alta efficienza di Turbigo e del nucleo idroelettrico di Tusciano. Un'operazione che consentirà al Gruppo IREN di ottenere una maggiore flessibilità strategica e maggiori sinergie realizzabili dalla gestione diretta degli impianti acquisiti, integrandoli nel complesso del parco impianti IREN, con impatti positivi sull'Ebitda e sul cash-flow.
Il consolidamento del Gruppo nei territori di riferimento passerà anche attraverso un'azione mirata all'allargamento della propria base Clienti, principalmente tramite cross-selling e la promozione di offerte dual-fuel, con una focalizzazione sul segmento retail e small business.
Centrale continuerà ad essere l'obiettivo dell'efficientamento che ha già permesso al Gruppo di superare 40 milioni di euro di sinergie nel triennio 2010-2012, che saliranno, grazie anche alla ricerca dell'operational full potential a circa 80 milioni di euro al 2015.
Completa il quadro degli obiettivi il rafforzamento della solidità finanziaria che avverrà principalmente attraverso la generazione di cassa (tutte le aree di business saranno cashgenerating a partire dall'anno in corso) e la riduzione del capitale circolante.
A ciò si aggiungerà anche un programma di dismissioni di asset non-core, di cui una parte cospicua già realizzata nell'ultimo trimestre 2012, e l'apertura a partnership finanziarie specifiche, che renderanno disponibili ulteriori risorse da utilizzare per cogliere le opportunità offerte dal mercato.
Sulla base di queste linee strategiche, il Gruppo Iren si prefigge una crescita dell'Ebitda a circa 670 milioni di euro nel 2015 (CAGR 3,2%).
Il Piano Industriale prevede inoltre un programma di investimenti cumulati al 2015 per circa 800 milioni di euro.
La Posizione Finanziaria Netta stimata a fine Piano è inferiore a 2 miliardi di euro, in contrazione di circa 700 milioni di euro rispetto al 2011, con un rapporto Net-Debt/Ebitda in discesa a 2,9 volte (4,5 volte al 2011).
 
Iren: presentato piano industriale al 2015, Ebitda a 670 mln di euro

Finanzaonline.com - 6.2.13/14:31

Ebitda al 2015 di circa 670 milioni di euro, con una crescita media annua del 3,2%. Posizione finanziaria netta in contrazione per circa 700 milioni di euro rispetto al 2011 e a fine piano inferiore a 2 miliardi di euro. Investimenti 2013-2015 per circa 800 milioni. Sono alcune delle indicazioni comunicate oggi dal Gruppo Iren che ha presentato l'aggiornamento del piano industriale al 2015. Nel periodo 2013-2015 il gruppo intende "consolidare e rafforzare la propria posizione nei settori ambiente, ciclo idrico integrato e teleriscaldamento, per linee di crescita sia interna che esterne, con particolare focalizzazione nei territori di riferimento". Il gruppo Iren punta inoltre al "rafforzamento della solidità finanziaria che avverrà principalmente attraverso la generazione di cassa e la riduzione del capitale circolante". La società si concentrerà anche sulla riduzione del livello di indebitamento tramite il contenimento degli investimenti, le dismissioni di asset non-core e la riduzione del capitale circolante.
 

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