i consigli di LUCA

L'azienda può essere in bonis, incagliata o in sofferenza.

In bonis: non ha problemi di pagamento
Incagliata: ha problemi di pagamento
Sofferenza: ha problemi di pagamento conclamata per cui può essere soggetta a procedure concorsuali tipo fallimento, liquidazione etc.
 
Questo titolo prima del concordato era pieno di debiti e valeva 0.2 0.4 nel 2011..adesso ne vale 0.06 uscita dal concordato..pagati 'tutti' i creditori..nuove commesse..nuova strategia..adesso vale dal 300 % al 500% in meno! State buoni.....
 
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[Reuters] Rcs, passato di mano circa 17% diritti aumento su titoli
ordinari
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[RCSM.MI] MILANO, 20 giugno (Reuters) - Dopo gli scambi
rarefatti<br>delle
scorse sedute, dovuti alle continue sospensioni, i diritti<br>relativi
all'aumento di capitale di Rcs &lt;RCSM.MI&gt; registrano<br>oggi
volumi significativi, pari a circa il 17% del totale.<br>Gli analisti
spiegano che di prassi i diritti di opzione<br>vengono messi in
vendita il prima possibile, perché se ne<br>prevede la costante
discesa, e nel caso di Rcs, dopo che il<br>primo azionista Giuseppe
Rotelli ha detto che non sottoscriverà,<br>la quantità di
diritti
destinata a finire sul mercato è ingente.<br>Oltre al suo 16,6%,
infatti, vanno considerate le quote di<br>Benetton (4,8%) e Generali
&lt;GASI.MI&gt; (3,9%), che hanno già detto<br>di non voler
aderire all'operazione, oltre a una parte dei<br>diritti relativi alla
partecipazione di Italmobiliare &lt;ITMI.MI&gt;<br>(che in tutto ha il
7,4% e scenderà al 3,75%).<br>Questo spiega anche la caduta di
valore dei diritti: intorno<br>alle 16, a fronte di azioni ordinarie
(molto volatili) in asta<br>dopo una flessione dell'8% a 1,74 euro (e
1 milione di pezzi<br>scambiati), i diritti &lt;RCSM_r.MI&gt; scendono
del
41,3% a 0,138<br>euro; gli scambi sono pari a 19 milioni di pezzi su
un totale di<br>circa 108 milioni. I titoli risparmio &lt;RCSMn.MI&gt;
perdono l'1,5%,<br>con 600.000 pezzi scambiati su un totale di 29
milioni, i<br>diritti &lt;RCSMn_r.MI&gt; cedono il 7,3% con scambi per
1,8
milioni<br>di pezzi.<br>L'aumento da 421 milioni di euro (400 per le
azioni<br>ordinarie, 21 per le risparmio) è iniziato lunedì e
si
chiuderà<br>il 5 luglio e prevede l'emissione di 323,8 milioni di
azioni<br>ordinarie offerte a 1,235 euro nel rapporto di 3 nuove
ogni<br>azione
posseduta e di 77,9 milioni di azioni risparmio categoria<br>B offerte
a 0,268 euro nel rapporto di 3 ogni azione risp<br>posseduta. Per la
parte azionaria, risultano garantiti 389<br>milioni di euro, di cui
204,6 dai soci del patto e 184,5 da un<br>consorzio di
banche.<br><br>((Redazione
Milano, [email protected], +39 02<br>66129557, Reuters
Messaging:<br>[email protected]))<br>Sul
sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le<br>top news
anche su www.twitter.com/reuters_italia
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Piazza Affari, tra oggi e domani, può essere il palcoscenico del grande affondo di Diego Della Valle in Rcs. Il patron di Tod's sembra intenzionato a rilevare i diritti di Giuseppe Rotelli. In tal caso, con un esborso attorno ai 100 milioni ( 37 milioni per sottoscrivere la quota di spettanza al suo 8,67% già posseduto, 67 per le azioni ex Rotelli), Della Valle potrebbe salire al 22% nel gruppo di via Solferino, pronto a ridiscutere governance, piano industriale ed eventuale split.

 
24/06/2013 08.15 Economia

Rcs, il balletto dei diritti e le opzioni di Diego Della Valle

FTA Online News
forum

Nella vivace estate di RCS due sono ad oggi le cose chiare. La prima è che Diego Della Valle ha ricucito i rapporti con Mediobanca ed Intesa Sanpaolo, le banche azioniste che hanno dato via libera all'aumento di capitale da 400 milioni senza il quale il gruppo editoriale sarebbe entrato in procedura concorsuale. La seconda riguarda i diritti di opzione in mano a Giuseppe Rotelli, che venerdì, su richiesta della Consob, ha dichiarato di averne venduto circa 4,6 milioni su un totale di 18. Ignoto al momento il nome di chi li ha acquistati. Non le banche che partecipano al consorzio dell'aumento; forse un tramite del patron di Tod's che li girerà al manager marchigiano se esiste già un accordo tra quest'ultimo e Rotelli. I Benetton, in possesso del 4,9% hanno reso noto che non eserciteranno alcun diritto, mentre Pirelli ha precisato che sottoscriverà tutta la quota, mantenendo la partecipazione tra 5,3 e 5,4%. Stessa scelta anche per Mittel, che detiene l'1,28% delle azioni ordinarie. Sarà interessante a questo punto osservare le prossime mosse di Della Valle, per vedere quanto riuscirà a raccogliere entro il 6 luglio, data di scadenza della sottoscrizione. Se infatti riuscisse a sottoscrivere almeno parte dei diritti di Benetton e Rotelli, potrebbe diventare primo azionista di Rcs con una quota prossima al 22%. A quel punto sarebbe in grado di trattare con Piazzetta Cuccia e Cà de Sass la revisione del piano industriale da una prospettiva rafforzata. In un secondo tempo potrebbe fare la sua comparsa sulla scena anche Andrea Bonomi con Investindustrial. Già la scorsa settimana indiscrezioni di stampa parlavano di un interesse del numero uno del fondo per rilevare asset in vendita.
 
[Reuters] Rcs, boom di volumi su diritti aumento,scambiato quasi 13% del totale
[RCSM.MI] MILANO, 26 giugno (Reuters) - Giornata di intensi scambi per
i diritti sulla parte ordinaria dell'aumento di capitale di Rcs
<RCSM.MI> a pochi giorni dalla conclusione della loro
negoziazione in borsa.
Intorno alle 15,40 sono passati di mano 14 milioni di pezzi
<RCSM_r.MI> su 108 milioni circa di diritti esistenti, pari
quindi a poco meno del 13% del totale. I prezzi sono in rialzo
del 36% a 0,0136 euro dopo l'inarrestabile discesa dagli 1,4
euro a cui trattavano il primo giorno, il 17 giugno scorso. I
diritti potranno essere negoziati fino a venerdì, mentre
l'intera operazione di aumento di capitale da massimi 421
milioni si chiuderà il 5 luglio.
Esigui i volumi sui titoli ordinari (intorno ai 200.000
pezzi), che salgono del 3,6% a 1,47 euro.
Le azioni di risparmio <RCSMn.MI> salgono del 3% circa, i
relativi diritti <RCSMn_r.MI> perdono il 10%.
Tra gli azionisti rilevanti, ha comunicato finora di aver
venduto parte dei propri diritti solo Giuseppe Rotelli, titolare
direttamente e indirettamente del 16,6% del capitale del gruppo
editoriale e non intenzionato a sottoscrivere l'aumento. Su 18,3
milioni di diritti a lui spettanti (14,3 relativi alla quota
direttamente controllata da Pandette, il resto legato al 3,5%
vincolato al patto con il Banco Popolare <BAPO.MI>), ne ha
ceduti nei giorni scorsi 6,1 milioni.
((Redazione Milano, [email protected], +39 02
66129557, Reuters Messaging:
[email protected]))
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le
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