I DAZI di Donald Trump scatenano il CROLLO dei Mercati

interessante/preoccupante ... soprattutto la parte finale

Giovedì la Meloni da Trump col cappello in mano - Giacomo Gabellini Stefano Orsi​

 
 
Coloro che non avevano capito la funzione dei dazi in questa guerra economica, adesso possono saggiare l'imbarazzante debolezza dell'UE. La credibilità degli USA, per quanto la voglia annacquare la stampa generalista (europea e inglese), rimane intatta. Non c'è niente che conti di più dei mercati dei capitali. Per quanto la classe dirigente europea voglia canalizzare verso le proprie istituzioni i risparmi dei contribuenti, per quanto possa creare programmi di spesa pubblica che spendono l'inverosimile, per quanto possa cercare di compartimentare gli investimenti, per quanto voglia stimolare le proprie economie sia a livello fiscale che monetario, la questione è dove vanno a finire quei flussi alla fine. La risposta è solo una: gli USA. I vantaggi innegabili a livello energetico, finanziario e giudiziario fanno sì che il dollaro catturi le risorse di capitale che vengono create altrove nel mondo e beva il "dollar milkshake". E se è vero che gli effetti avvengono al margine, il Dollar index dei mercati emergenti continua a rimanere sui massimi. Questo a sua volta significa che senza una crisi del debito sovrano (in tutto il mondo), prima, non ci sarà alcuna "de-dollarizzazione", poi. Ma anche su questo gli USA si stanno preparando, fornendo un'architettura ibrida al dollaro che lo possa trasportare dal mondo analogico a quello digitale tramite Tether e Bitcoin.
 
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