Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (2 lettori)

salcatal

Come i Panda
grazie!
..cmq ribadisco che al di la dei numeri la cosa peggiore a mio parere (e come tu mi insegni:D) è il comportamento delle persone: la mancanza di trasparenza del cda e ancora di un piano industriale (a sto punto non so neanche più se augurarmi che lo facciano con le mucche volanti come quello di mps o uno serio:D)

In ottica speculativa è plausibile pensare che coglieranno l'occasione, come hanno fatto le altre banche, della presentazione del piano industriale per un corposo, quanto di breve respiro, rimbalzo.

E' una carta che va valutato se, come e con quante fiches, giocarsi.

Non mi parlare di piano industriale con le banche, perchè mi arrabbio.

Accantonati i piani industriali ante crisi, hanno impiegato due anni per decidersi a tirare fuori i nuovi piani industriali con la motivazione RIDICOLA, e non approfondisco per amor di patria, che lo scenario macroeconomico non era stabile.

La verità è che NON AVEVANO UN PIANO INDUSTRIALE, in quanto la crisi li ha spiazzati completamente.

Infatti avevano impostato tutta la loro operatività sulla crescita dei ricavi derivante dalle sole da rifilare ai risparmiatori, alle imprese ed agli Enti Pubblici, in ordine di apparizione.

E ora non sono in grado di pensare a un nuovo modello di business, perchè per fare questo devi avere:

a) manager capaci e innovativi tipo Marchionne (e quelli si troverebbero con relativa facilità, anche all'estero)

b) la capacità di non frenare l'azione di questi manager con lacci e lacciuoli (a cominciare dai finanziamenti a chi dico io e solo perchè lo dico io, tanto per essere chiari) che rendano impossibile qualsiasi azione.

E questo è impossibile.
 
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dariomilano

novellino
In ottica speculativa è plausibile pensare che coglieranno l'occasione, come hanno fatto le altre banche, della presentazione del piano industriale per un corposo, quanto di breve respiro, rimbalzo.

E' una carta che va valutato se, come e con quante fiches, giocarsi

ma non saprei se riescono a giocarla e farcela giocare..
le altre banche sono state più astute e hanno accompagnato la notizia dell'adc con la distribuzioni di dividendi esagerati ..ubi ha già dichiarato un ben più modesto dividendo e ha mostrato incompetenze comunicative con il mercato (di cui le altre hanno fatto subito tesoro).. ma tra l'altro è la prima azienda che riporta nel bilancio i rating degli ameriCANI e ne fa un punto di riferimento :eek:

ieri sera stavo vedendo un film/documentario "the inside job" dove gli ad di moody fitche e S&P dichiaravano davanti al congresso che le loro erano solo opinioni e non dei consigli di investimento!

ah poi ancora più sfrontato l'ad di goldman sachs alla domanda di un congressman se avesse qualche rimorso o come considerasse il fatto che consigliavano ai clienti gli investimenti opposti a quelli che facevano loro.. risposta: nel libero mercato è normale ciò!!!! :wall:
 

dariomilano

novellino
In ottica speculativa è plausibile pensare che coglieranno l'occasione, come hanno fatto le altre banche, della presentazione del piano industriale per un corposo, quanto di breve respiro, rimbalzo.

E' una carta che va valutato se, come e con quante fiches, giocarsi.

Non mi parlare di piano industriale con le banche, perchè mi arrabbio.

Accantonati i piani industriali ante crisi, hanno impiegato due anni per decidersi a tirare fuori i nuovi piani industriali con la motivazione RIDICOLA, e non approfondisco per amor di patria, che lo scenario macroeconomico non era stabile.

La verità è che NON AVEVANO UN PIANO INDUSTRIALE, in quanto la crisi li ha spiazzati completamente.

Infatti avevano impostato tutta la loro operatività sulla crescita dei ricavi derivante dalle sole da rifilare ai risparmiatori, alle imprese ed agli Enti Pubblici, in ordine di apparizione.

E ora non sono in grado di pensare a un nuovo modello di business, perchè per fare questo devi avere:

a) manager capaci e innovativi tipo Marchionne (e quelli si troverebbero con relativa facilità, anche all'estero)

b) la capacità di non frenare l'azione di questi manager con lacci e lacciuoli (a cominciare dai finanziamenti a chi dico io e solo perchè lo dico io, tanto per essere chiari) che rendano impossibile qualsiasi azione.

E questo è impossibile.

si mi stavo chiedendo anch'io come potere esprimere il concetto con parole più appropiate :D
 

salcatal

Come i Panda
I nostri ragionamenti sono circolari, almeno i miei, cioè torno sempre al punto di partenza e di questo mi scuso.

Vale a dire che quando in un business entra la politica le cose di deteriorano in maniera irreversibile (speriamo che non avvenga per Parmalat).

Perchè quando entra la politica, in senso lato, l'esperienza insegna che le risorse vengono allocate non in modo sub-ottimale, che sarebbe già tanto, ma nel peggior modo possibile.

E questo determina un rapido deterioramento dell'organismo aziendale.

Quando in un'azienda la maggior parte delle persone che ci lavorano si convincono, a torto o a ragione, che il merito non conta niente per fare carriera ma che serve solo dire sì quando è doveroso dire no, quello è il momento in cui il declino diventa irreversibile e inarrestabile
 
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salcatal

Come i Panda
ma non saprei se riescono a giocarla e farcela giocare..
le altre banche sono state più astute e hanno accompagnato la notizia dell'adc con la distribuzioni di dividendi esagerati ..ubi ha già dichiarato un ben più modesto dividendo e ha mostrato incompetenze comunicative con il mercato (di cui le altre hanno fatto subito tesoro).. ma tra l'altro è la prima azienda che riporta nel bilancio i rating degli ameriCANI e ne fa un punto di riferimento :eek:

ieri sera stavo vedendo un film/documentario "the inside job" dove gli ad di moody fitche e S&P dichiaravano davanti al congresso che le loro erano solo opinioni e non dei consigli di investimento!

ah poi ancora più sfrontato l'ad di goldman sachs alla domanda di un congressman se avesse qualche rimorso o come considerasse il fatto che consigliavano ai clienti gli investimenti opposti a quelli che facevano loro.. risposta: nel libero mercato è normale ciò!!!! :wall:


Guarda lungi dal me il voler giustificare tali comportamenti, in quanto la perfezione non è di questo mondo o comunque non è categoria che appartiene alle cose umane.

Ma il modello tedesco, francese, americano, qualsiasi sia il modello che vogliamo prendere a riferimento ruota intorno a una regola non scritta che si applica tanto in politica quanto nel business.

Che è quella che chi fa disastri se ne va a casa.

In Italia vale la regola opposta, chi fa disastri fa carriera purchè sia capace:

a) di non farsi cogliere con le mani nel sacco;

b) ponendo a base 100 la ricchezza distrutta sia capace di mettere 200 a carico della collettività e 100 nelle tasche di chi di dovere.

A proposito ma Geronzi che fine ha fatto?:):)
 
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dariomilano

novellino
Guarda lungi dal me il voler giustificare tali comportamenti, in quanto la perfezione non è di questo mondo o comunque non è categoria che appartiene alle cose umane.

Ma il modello tedesco, francese, americano, qualsiasi sia il modello che vogliamo prendere a riferimento ruota intorno a una regola non scritta che si applica tanto in politica quanto nel business.

Che è quella che chi fa disastri se ne va a casa.


In Italia vale la regola opposta, chi fa disastri fa carriera purchè sia capace:

a) di non farsi cogliere con le mani nel sacco;

b) ponendo a base 100 la ricchezza distrutta sia capace di mettere 200 a carico della collettività e 100 nelle tasche di chi di dovere.

A proposito ma Geronzi che fine ha fatto?:):)


mi dispiace deluderti ma in america sono come noi (sarà che hanno tanti immigrati italiani):

tutti gli ad delle banche (tranne quello di lehman preso come capro espiatorio) sono ancora li; gli stessi advisor economici* del governo e della fed sono ancora lì (e sono i responsabili della non regolazione dei derivati e della cancellazione della legge che imponeva un vincolo alla leva bancaria e alla cancellazione della legge che cercava di limitare gli aggregati troppo grossi di banche: e qua la spiegazione di soros è molto intuitiva e bella**)

* sono rimasto scioccato come tra questi ci sia anche la creme dell'università americana (comprata dalle banche in modo disonorevole)
** come le petroliere sono costruite a comparti, in modo da evitare che i movimenti del petrolio lasciato libero facciano sbilanciare la nave.. allo stesso modo alle banche erano imposte delle restrizioni su leva e aggregazione e separazione fra investement e di raccolta.. dagli anni 1933 che evitassero un nuovo collasso
 

salcatal

Come i Panda
mi dispiace deluderti ma in america sono come noi (sarà che hanno tanti immigrati italiani):

tutti gli ad delle banche (tranne quello di lehman preso come capro espiatorio) sono ancora li; gli stessi advisor economici* del governo e della fed sono ancora lì (e sono i responsabili della non regolazione dei derivati e della cancellazione della legge che imponeva un vincolo alla leva bancaria e alla cancellazione della legge che cercava di limitare gli aggregati troppo grossi di banche: e qua la spiegazione di soros è molto intuitiva e bella**)

* sono rimasto scioccato come tra questi ci sia anche la creme dell'università americana (comprata dalle banche in modo disonorevole)
** come le petroliere sono costruite a comparti, in modo da evitare che i movimenti del petrolio lasciato libero facciano sbilanciare la nave.. allo stesso modo alle banche erano imposte delle restrizioni su leva e aggregazione e separazione fra investement e di raccolta.. dagli anni 1933 che evitassero un nuovo collasso

Mi sembra di capire che abbiamo due visioni diverse della realtà.

Tu hai una visione, mi sembra e forse anche a causa dell'età, più idealista della realtà delle cose umane.

Tutto quello che scrivi è giusto e corretto ma c'entra poco o niente con quello che sostengo io.

Anzi dimostra la mia tesi, per paradossale che possa sembrare.

E mi spiego, ovviamente semplificando.

I disastri creati in USA, per i quali pagheremo ancora per anni, sono dovuti non tanto ai fenomeni distorsivi che io condanno, quanto all'applicazione della regola fondante della Società americana.

Io sono bravo quanto più faccio guadagnare alla organizzazione che dirigo e quanto più faccio guadagnare tanto più ho diritto di guadagnare io.

Hanno semplicemente applicato in maniera esasperata, al fine di massimizzare l'utile delle società e conseguentemente il loro guadagno, tutte le teorie finanziarie in materia di rischio.

Vale a dire che diversificando il rischio si abbatte.

E che il rischio, così abbattuto, può essere trasferito, previa incorporazione delle attività in appositi strumenti, a terzi soggetti alla ricerca di occasioni di investimento redditizie.


Che poi lo strumento e le tecniche, in teoria corrette, gli siano sfuggite di mano e abbiano causato una immane bolla nei prezzi degli immobili, questa è storia e ne stiamo ancora scontando gli effetti.

Ma nella visione della società USA loro non dovevano, nè potevano essere mandati a casa.

Perchè significava mandare a casa il modello americano, cosa evidentemente impossibile, una vera e propria rivoluzione.

Ma se avessero scoperto che loro avevano dato un finanziamento di 100 dollari all'amante che non lo meritava, stai sicuro che la cosa sarebbe stata intollerabile per tutti.

In questo caso, allora sì, a casa senza se e senza ma perchè hai violato "la regola".


Nessuno di loro insomma ha creato disastri sapendo di crearli.

Lo so che il ragionamento può sembrare contorto e che mi si può dire che negli USA hanno fatto danni incalcolabili, sicuramente superiori a quelli fatti da Geronzi finanziando Sensi o Cragnotti o Tanzi.

Ma quello che cambia è il presupposto di partenza e che poi spiega perchè loro presa la botta sono ripartiti come se nulla fosse, mentre noi che la botta l'abbiamo presa ancora più forte stiamo ancora qui a leccarci le ferite.

Perchè loro facevano le salsicce pensando che la loro azienda ci avrebbe guadagnato, non preoccupandosi più di tanto se chi le acquistava ci avrebbe potuto perdere (le famose regole del mercato).

Superato l'incidente della bolla sono ripartiti.

Da noi, invece, con la favola delle banche più solide si sono, per assurdo, rafforzate quelle elite autoreferenziali che ritengono funzionale al "SISTEMA" concedere finanziamenti miliardari per motivi "politici-clientelari" a Tizio e a Caio.

Anche sapendo benissimo in anticipo che faccio un danno alla BANCA da me amministrata, e per questa via all'economia nel suo complesso per effetto della pessima allocazione del risparmio, perchè so in partenza che Tizio non sarà mai in grado di restituirlo e che comunque quel capitale non sarà mai impiegato in maniera redditizia, cioè per creare ricchezza.

Il caso Parmalat è proprio questo.

I capitali ci stanno anche se non c'è il piano industriale che dimostri che i capitali siano utilmente impiegati.

Certo lo si farà il piano industriale, se l'operazione andrà in porto, e sarà anche bello.

Ma penso che sia chiaro a tutti che è e sarà una presa per il culo.
 
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dariomilano

novellino
hai ragione!

cmq evidenzio una differenza ulteriore:
in america sono le aziende che fanno lobbying sulla politica
qua è la politica che fa "lobbying" sulle aziende
 

salcatal

Come i Panda
hai ragione!

cmq evidenzio una differenza ulteriore:
in america sono le aziende che fanno lobbying sulla politica
qua è la politica che fa "lobbying" sulle aziende

Questo era vero nella Prima Repubblica, quando i ruoli erano abbastanza distinti.

Ora è un magma totale nel quale è impossibile distinguere dove comincia la politica e dove finisce l'imprenditoria.

Ma come al solito il bastone del comando in mano ce l'ha chi ha in mano i soldi (possibilmente degli altri).

E quindi fino a prima della crisi le banche (in questo senso il simbolo era Prodi e i politici che facevano anticamera per essere ricevuti dai banchieri nella loro sede e non viceversa, perchè il potere ha le sue regole anche di immagine).

Ora ce l'ha Tremonti, se gli riesce l'operazione CdP per mettere le mani sul risparmio postale.

E Caltagirone e Della Valle.
 
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dariomilano

novellino
Questo era vero nella Prima Repubblica, quando i ruoli erano abbastanza distinti.

Ora è un magma totale nel quale è impossibile distinguere dove comincia la politica e dove finisce l'imprenditoria.

Ma come al solito il bastone del comando in mano ce l'ha chi ha in mano i soldi (possibilmente degli altri).

E quindi fino a prima della crisi le banche (in questo senso il simbolo era Prodi e i politici che facevano anticamera per essere ricevuti dai banchieri nella loro sede e non viceversa, perchè il potere ha le sue regole anche di immagine).

Ora ce l'ha Tremonti, se gli riesce l'operazione CdP per mettere le mani sul risparmio postale.

E Caltagirone e Della Valle.

:Y:Y


ps.

RCS: BEN AMMAR, DELLA VALLE DOVREBBE COMPRARE IL ‘CORRIERE’
Roma, 15 apr. - Diego Della Valle “dovrebbe comprarsi il Corriere della Sera”, operazione che “sarebbe un elemento di chiarezza”. Lo ha affermato il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar in un’intervista a ‘la Repubblica’.

“Difficile mettere tutti gli azionisti d’accordo, ma sarebbe auspicabile - conclude Ben Ammar - Oltretutto Diego, che rispetto perche’ e un uomo onesto, adora la comunicazione, il protagonismo mediatico”. (AGI) Rme

:mumble::DD::DD::lol::lol:
 
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