Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Buongiorno.

Caso Napoli e poi chiudo.

Noi possiamo sperare che si rimetta su Napoli, ma razionalmente dobbiamo essere pessimisti perché come di dice chi di speranza campa disperato muore.

Ora io ho dovuto scegliere tra un imprenditore a dir poco controverso e un ex pm che ha avuto la valutazione negativa di professionalità dal CSM, che in pratica gli ha detto che non aveva fatto bene il suo mestiere.

Io su questo mi baso, posso sperare che un pessimo pm diventi un ottimo sindaco, mestiere difficilissimo specie a Napoli e che richiede doti di equlibrio e capacita' di mediazione fuori dal comune.

Ma una speranza resta e disperato sarò, temo.
 
Io, parlando seriamente, ho maturato una profonda convinzione.

Quella che gran parte dei guai italiani derivino dalla stagione di Mani Pulite.

Ora non è il caso di addentrarsi in complesse disquisizioni di carattere storico e sulla corruzione ecc.ecc.

Registro solo il fatto che in Italia, caso unico al mondo, dopo il crollo del muro di Berlino scomparve la sinistra socialista che aveva fatto da sempre la scelta di campo occidentale ed antisovietica, e ne risultò rafforzato paradossalmente quello che allora ancora si chiamava Partito Comunista Italiano, con tanto di Falce e Martello.

Che poi mutò il nome in Partito Democratico di Sinistra di cui alla "gioiosa macchina da guerra" del non rimpianto Achille Occhetto, con la sua promessa di non voler fare prigionieri, poi tristemente ripresa in seguito dal celebre Previti.

E di qui la discesa in campo di Berlusconi, nel 1994 e il resto è attualità, triste attualità.

Noi stiamo per diventare una specie di Iran. Li comandano gli ayatollah,
da noi vorrebbero comandare i PM. La minestra è la stessa.

Per non parlare di politica. Non è mia ma mi calza su misura:
"Io non sono nè di destra nè di sinistra; io sono "normale"
 
Io non penso affatto che tutti i prezzi si siano raddoppiati, tanto è vero che in Italia, ma anche in altri paesi d'Europa, si è sviluppato un certo dibattito sulla valenza dei dati ufficiali sull'inflazione, rilevati dagli organi ufficiali quali l'Istat, visti in stridente contrasto con la comune percezione di un'inflazione in forte crescita.

La realtà è più complessa e io direi che nessuno ha ragione e nessuno ha torto.

E mi spiego.

Da un lato abbiamo assistito al fenomeno, globale e non solo italiano, dell'impennata dei prezzi degli immobili, e conseguentemente degli affitti, che ha giocato un ruolo fortemente distorsivo sulla percezione che dell'inflazione hanno gli italiani, per l'importanza che il "mattone" e la "casa di proprietà" ha avuto ed ancora ha nel loro comune sentire

Ma l'aumento dei prezzi ha riguardato anche molti beni c.d. durevoli, automobili in particolare.

Cosa abbia determinato questa crescita dei prezzi è facilmente intuibile ed è un fenomeno da noi tutti, penso, ampiamente sperimentato.

Un fenomeno da noi appena partito ma che ha registrato la massima espansione negli Stati Uniti, costituendo poi una delle con-cause della grande crisi.

Vale a dire i consumi finanziati con il credito, diventato improvvisamente disponibile e a buon mercato (bassi tassi di interesse) come mai non lo era stato prima nella storia, proprio grazie all'abbattimento del rischio che si pensava di poter realizzare con le tanto odiate cartolarizzazioni, cioè i prodotti salsiccia che abbattevano, trasferendolo a piccole dosi in capo a tanti soggetti, il rischio, unitamente agli altrettanto odiati e, ingiustamente, demonizzati derivati.

Di qui il forte ricorso ai mutui, di importo anche elevato in relazione al reddito, e più in generale al credito al consumo c.d. rateale, con il ricorso crescente anche alle vacanze pagate a rate.

L'accumulo di rate mensili che ne è derivato, andando a gravare sul reddito delle famiglie, che nel frattempo non cresceva, ha accentuato la percezione di una maggiore povertà, la famosa sindrome della quarta prima, terza poi, settimana.

Quindi abbiamo assistito alla singolare situazione di persone che in maniera crescente si lamentano di non farcela ad arrivare a fine mese, in apparente contrasto con l'evidenza di consumi crescenti di beni durevoli, in primis telefonini, televisori giganti al plasma, LCD ecc., luoghi di villeggiatura sempre pieni e luoghi esotici zeppi di italiani.

Il resto l'ha fatto la circostanza che la bassa crescita dell'Italia e l'aumento della pressione fiscale, soprattutto a livello locale, con forme di tassazione che sfuggono in parte alle rilevazioni (multe stradali, aumento dei costi dei servizi pubblici locali, maggiore aggressività dei concessionari della Riscossione, Equitalia tanto per capirci) ha determinato una ulteriore contrazione del c.d. "REDDITO DISPONIBILE", che ha reso ancora più insopportabile l'aumento dei prezzi.

Giova ricordare che un aumento medio del 2% annuo composto, si traduce in aumento, dopo 10 anni, del 22% circa.


Aggiungi che L'ISTAT dal canto suo continua a rilevare l'inflazione con il consueto metodo, sia pure aggiornato, dei consumi delle famiglie medie di operai ed impiegati ed il gioco è fatto.

Nel senso che a mio modo di vedere l'inflazione media rilevata dall'ISTAT non coglie necessariamente l'inflazione media effettiva di ognuno di noi, almeno per come la percepiamo.

Quindi la mia risposta definitiva è:

a) Non è proprio vero che tutti i prezzi si siano raddoppiati;

b) Siamo noi che ci stiamo impoverendo, abbiamo un reddito disponibile sempre minore, siamo costretti ad intaccare il patrimonio ed abbiamo la errata percezione (c.d. deficit cognitivo) che i prezzi aumentino più di quanto effettivamente aumentano.

La tua è una risposta convincente.
Ora, come promesso, dico la mia.

Per quanto riguarda l' Europa è (ed era) noto il dissesto della finanza pubblica
dovuto all' insensato inseguimento del Welfare.

Quindi se con l' introduzione dell' euro lascio che i prezzi corrano =
maggiore base imponibile = maggiori tasse da spremere.

Mi rendo conto che questa è una spiegazione troppo semplicistica.
Buona giornata.:)
 
La tua è una risposta convincente.
Ora, come promesso, dico la mia.

Per quanto riguarda l' Europa è (ed era) noto il dissesto della finanza pubblica
dovuto all' insensato inseguimento del Welfare.

Quindi se con l' introduzione dell' euro lascio che i prezzi corrano =
maggiore base imponibile = maggiori tasse da spremere.

Mi rendo conto che questa è una spiegazione troppo semplicistica.
Buona giornata.:)

Più che semplicistica, direi quanto meno "sui generis".

Valla a raccontare in Germania la tua tesi tanto per vedere l'effetto che fa e vedi le reazioni:

Delle due l'una:

1) Hai ragione tu e loro escono dall'euro;

2) Hai torto e ti rinchiudono, non so se nelle patrie galere per attentato all'economia o in manicomio.:D:D:D

[ame]http://www.youtube.com/watch?v=C0TlHcQAbLg&feature=related[/ame]
 
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Quindi la mia risposta definitiva è:

a) Non è proprio vero che tutti i prezzi si siano raddoppiati;

b) Siamo noi che ci stiamo impoverendo, abbiamo un reddito disponibile sempre minore, siamo costretti ad intaccare il patrimonio ed abbiamo la errata percezione (c.d. deficit cognitivo) che i prezzi aumentino più di quanto effettivamente aumentano.

a proprosito di inflazione, visto che mi piace parlare sempre in maniera concreta vi posto un mia verifica empirica personale che faccio utilizzando ogni anno il servizio interflora per mandare fiori ad una cara "amica" :D che risiede all'estero:

2007 45 euro
2008 48 euro
2011 52 euro

Nel 2009 mi sono servito di una altro servizio e non ho la fattura disponibile, mentre nel 2010 non li mandai. Ricordo che nel 2009 avevo scartato interflora perchè aveva fatto aumenti fortissimi, forse maggiori di quel 10% che ora ho accettato a distanza di 2 anni. Mando sempre lo stesso numero e tipo di rose.
Non che voglia contestare le statistiche ufficiali con questa mia banale verifica empirica, ma qui siamo sopra al 15% nel giro di 4 anni...
Questi anche nel bel mezzo della crisi hanno continuato ad alzare i prezzi.
 
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Io ho votato De Magistris.

Ma per me e' stato un pugno nello stomaco dover votare per uno come lui.

L'aria nuova e' brutta aria.

Mi auguro di essere smentito dai fatti.

Anche perché il mio disinteresse per la politica comincia a pesarmi, a farmi sentire in colpa, dato che sono cresciuto a pane e politica.


Se posso: ricordarsi di quello che ho appena scritto.
Gli ayatollah sono vicini.

E faranno male, molto male. In primis a quelli che li hanno votato.

Ricordarsi di Robespierre.
 
Parliamo d'altro, va.

Dimezzata la posizione in Siemens, chiusa la posizione in k+s, alleggerito ancora Mt, che da' segni di vita.

Venduto un po' di Ucg e Ubi, io confido in un ulteriore allungo dei bancari, ma da un lato e' meglio prendere profitto dall'altro e' la condizione ideale perché se ricnculano, ritenendoli sottovalutati li ricompro senza indugio, come ho fatto nei giorni scorsi.

In definitiva ho messo da parte i soldi per emigrare a cuor leggero.
 
BUONGIORNO:-o

COME VEDO ISP :-o
LI, QUANTOMENO RALLENTA....:cool::cool::cool:

mannaggia mannaggia..questa non mi fa un DOPPIO MINIMO :wall::wall::wall:
FINITA L'ADC, :-o:-o:-o

QUESTA SCAPPA:wall::wall::wall:

E' TEMPO DI DARE FUOCO ALLE POLVERI.:up::up::up:










O NO?:mumble::mumble::mumble::mumble::mumble::mumble::mumble:

OCIO:lol::lol::lol::lol:
 

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Ecco una buona occasione per passare dalla teoria alla pratica.

Cosa dice l'At su Kerself, oggi tra i migliori titoli del listino?

Poiché a me piace giocare allo scoperto vi dico quello che mi dice il C.R. in base all'AF.

Cosa dice?

Non lo capisco bene, infatti il BUY scatta a una cifra anomala.

-1:eek:

Che vorrà dire?:-?
:D
 
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