Scusate se intrometto nella diatriba.
Io non penso che le questioni ideologiche aiutino a risolvere nessun problema.
D'accordo i Cinesi fanno concorrenza sleale e la fanno tenendo artificialmente basso il tasso di cambio, utilizzando gli ingenti avanzi commerciali per accumulare riserve in valuta.
Però di fatto a ben pensarci i maggiori rischi li corrono loro.
Infatti intanto ci vendono beni e in cambio accumulano crediti, che prima o poi vorranno porre all'incasso, ottenendo beni e servizi in cambio di questi crediti ( e già le nostre città sono invase, in alcune zone di quartieri cinesi).
Ma così facendo si espongono inevitabilmente a un grosso rischio.
Quello che gli Stati debitori decidano da un lato di impedirgli di convertire i crediti in asset reali (introducendo ad es. un rigoroso controllo dei capitali stranieri) dall'altro decidano di monetizzare il debito, cioè di stampare moneta, come stanno già facendo gli USA e non, purtroppo l'Europa.
A proposito dell'Europa avevo anticipato che la soluzione sulla Grecia era un tampone insufficiente.
Infatti si è voluto tirare fuori la BCE dal ruolo di pagatore/prestatore di ultima istanza, senza sostituirlo con il FONDO, che allo stato non ha le dotazioni finanziarie nè i meccanismi giuridici per intervenire in caso di crisi.
La storia insegna che NESSUN sistema finanziario è in grado di reggere senza un pagatore/prestatore di ultima istanza.
Ora l'Europa e l'euro non ce l'ha, la BCE è stata chiamata fuori dai tedeschi, il FONDO non è operativo oltre che non dotato dei mezzi finanziari necessari nei casi in cui l'intervento si rendesse necessario.
In una situazione del genere il massimo rapporto debito/PIL tollerabile senza che il mercato perda fiducia nella capacità di ripagare il debito è del 50%/60% circa.
Quindi sono a rischio anche Francia e Germania.
Ed ecco spiegati i crolli dei mercati europei, che ora sono all'unisono, anche se quello italiano è più accentuato, ma solo per il problema banche/debito sovrano.
Si salvano i BUND tedeschi, ma solo perchè si pensa che se l'euro si decompone gli stessi saranno rimborsati in una valuta che somiglia molto al FRANCO SVIZZERO.
Ma a quel punto anche la Germania andrebbe in difficoltà, anche se minore in quanto ha approfittato di questi 10 anni di euro per sistemare molte cose al suo interno, grazie fra l'altro anche al fatto che abbiamo tollerato con grande magnanimità i loro frequenti sforamenti del rapporto deficit/PIL.
E' chiaro a tutti che non è giusto che siano i TEDESCHI a farsi carico delle cicale-maiali.
Ma non è nemmeno giusto che i tedeschi affossino gli altri senza nemmeno concedere la prova d'appello, con meccanismi tecnici e giuridici e relative garanzie, da individuare una volta e per tutte.
In maniera che il mercato sappia che qualsiasi paese, purchè rispetti determinati parametri, avrà un pagatore/prestatore di ultima istanza.