Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Certo che ci vuole una bella dose di autolesionismo.

Il mondo ci accusa di vivere al di sopra delle nostre possibilità, e tu che vai a dire in conferenza stampa?

Che in Italia non c'è crisi, che i ristoranti sono pieni e che non si trova posto sui voli.:wall::wall:

Berlusca, il migliore alleato dei falchi tedeschi.:specchio::specchio:
 
Sta prendendo piede nel forum l'appello di Melani a comprare BTP.

Sembrerebbe la classica soluzione geniale per risolvere il problema.

In realtà non e' così.

Perché se gli italiani ricominciano massicciamente a comprare i TDS dovranno ovviamente, nel contempo, disinvestire altri asset.

E questi asset sarebbero per lo più obbligazioni e/o depositi bancari.

Quindi salveremmo lo Stato, ma metteremmo in ginocchio le banche, cui verrebbe meno una parte importante della raccolta.

Con gli effetti facilmente immaginabili.
 
Sta prendendo piede nel forum l'appello di Melani a comprare BTP.

Sembrerebbe la classica soluzione geniale per risolvere il problema.

In realtà non e' così.

Perché se gli italiani ricominciano massicciamente a comprare i TDS dovranno ovviamente, nel contempo, disinvestire altri asset.

E questi asset sarebbero per lo più obbligazioni e/o depositi bancari.

Quindi salveremmo lo Stato, ma metteremmo in ginocchio le banche, cui verrebbe meno una parte importante della raccolta.

Con gli effetti facilmente immaginabili.

ma sal, sempre semplicisticamente parlando: se lo stato è salvo, le banche le possiamo cambiare.. mica siamo affezionati, o no?
 
ma sal, sempre semplicisticamente parlando: se lo stato è salvo, le banche le possiamo cambiare.. mica siamo affezionati, o no?

Buonasera.

Non è così semplice.

Il problema è grosso, perchè con il 40% dei titoli di Stato in mano estera erano affluiti ingenti capitali in Italia (circa 600 miliardi).

Liberando risorse finanziarie (risparmio) per il collocamento delle obbligazioni bancarie, cosa che ha consentito alle banche di crescere e finanziare l'economia reale, anche aumentando la leva dato che con le regole di Basilea II i titoli di Stato non entravano nel calcolo degli attivi a rischio.

Ma è stato un processo che è durato quasi dieci anni.

Ora è impossibile fare un processo inverso in dieci mesi senza generare catastrofi sui mercati.

La situazione ora è delicata.

Ci siamo fatti mettere all'angolo e ora è difficile uscirne.:specchio::specchio:

Io sono convinto, però, che c'è molto di innaturale in quello che sta succedendo.

In pratica si sta ripetendo quello che avvenne nel 1992.

Fine prima Repubblica, stangata degli italiani e svendite di Stato.

Allora fu esiliato Craxi, ora toccherà a Berlusconi.

Allora Draghi stava al Tesoro, ora sta alla BCE.:-o:-o
 
Buonasera.

Non è così semplice.

Il problema è grosso, perchè con il 40% dei titoli di Stato in mano estera erano affluiti ingenti capitali in Italia (circa 600 miliardi).

Liberando risorse finanziarie (risparmio) per il collocamento delle obbligazioni bancarie, cosa che ha consentito alle banche di crescere e finanziare l'economia reale, anche aumentando la leva dato che con le regole di Basilea II i titoli di Stato non entravano nel calcolo degli attivi a rischio.

Ma è stato un processo che è durato quasi dieci anni.

Ora è impossibile fare un processo inverso in dieci mesi senza generare catastrofi sui mercati.

La situazione ora è delicata.

Ci siamo fatti mettere all'angolo e ora è difficile uscirne.:specchio::specchio:

Io sono convinto, però, che c'è molto di innaturale in quello che sta succedendo.

In pratica si sta ripetendo quello che avvenne nel 1992.

Fine prima Repubblica, stangata degli italiani e svendite di Stato.

Allora fu esiliato Craxi, ora toccherà a Berlusconi.

Allora Draghi stava al Tesoro, ora sta alla BCE.:-o:-o

sal, te che hai memoria storica sicuramente più di me.. rispetto a quello che è successo nel 1992 cosa deve ancora succedere (oltre patrimoniale e cacciata dei politici)? quanto erano scesi percentualmente i TDS allora rispetto a max relativo di allora?

inoltre guarda che tabella interessante ho trovato:
http://www.dt.tesoro.it/export/site...ici/Composizione-dei-Titoli-di-Stato-in-1.pdf
la composizione dei TDS come è cambiata dagli anni 90.. si nota subito che rispetto ad allora una cosa l'abbiamo imparata: abbiamo una durata maggiore e quindi rischiamo meno una crisi di liquidità o sbaglio? al di là del ragionamento che facevi giustamente sul fatto che ci deve essere un prestatore/garante di ultima istanza.
 
Sta prendendo piede nel forum l'appello di Melani a comprare BTP.

Sembrerebbe la classica soluzione geniale per risolvere il problema.

In realtà non e' così.

Perché se gli italiani ricominciano massicciamente a comprare i TDS dovranno ovviamente, nel contempo, disinvestire altri asset.

E questi asset sarebbero per lo più obbligazioni e/o depositi bancari.

Quindi salveremmo lo Stato, ma metteremmo in ginocchio le banche, cui verrebbe meno una parte importante della raccolta.

Con gli effetti facilmente immaginabili.

beh possono anche vendere bond bancari stranieri per esempio.
Cmq se si abbassa lo spread questo facilita indirettamente anche le banche, però concordo che le cose non sono semplici arrivati a questo punto.
 
Visto che la nostra PLT "nun se move", parliamo d'altro:

le banche d'affari USA scrivono in questi giorni che è meglio uscire dai titoli europei, ma io se guardo qui:



Uploaded with ImageShack.us

e qui:



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ho dubbi su dove adesso mettere qualche cippino.
Lo so, il confronto è tra pere e mele, ma i soldi sono soldi.:):)

andgui.
 
Buonasera.

Io andrei cauto, come detto, a mettere soldi su titoli di Stato.

E' vero che l'Italia è un paese fondamentalmente solvibile.

Ma se non riesce il roll over del debito il rischio di una crisi di liquidità c'è.

Beninteso questo rischio esiste per tutti i paesi del mondo, Germania compresa.

Se i suoi titoli di Stato non vengono rinnovati alla scadenza, nessuna nazione ha la liquidità necessaria, nè mezzi per procurarsela, per far fronte al rimborso del debito.

Nel caso dell'Italia la BCE mi sembra abbia deciso di far lievitare il tasso di interesse fino all'8% indicato, guarda caso, nello studio di Bankit, come livello ancora sostenibile.
 
Buonasera.

Io andrei cauto, come detto, a mettere soldi su titoli di Stato.

E' vero che l'Italia è un paese fondamentalmente solvibile.

Ma se non riesce il roll over del debito il rischio di una crisi di liquidità c'è.

Beninteso questo rischio esiste per tutti i paesi del mondo, Germania compresa.

Se i suoi titoli di Stato non vengono rinnovati alla scadenza, nessuna nazione ha la liquidità necessaria, nè mezzi per procurarsela, per far fronte al rimborso del debito.

Nel caso dell'Italia la BCE mi sembra abbia deciso di far lievitare il tasso di interesse fino all'8% indicato, guarda caso, nello studio di Bankit, come livello ancora sostenibile.

il ti sembra fino all'8% è dedotto dai movimenti di mercato o da letture/dichiarazioni? perchè volendo potrebbe essere anche il 7% livello degli altri stati fallimentari.. certo è che anch'io ho trovato parecchio strana la dichiarazione di visco di dire fino a 8% ce la facciamo.. per cui chiedeteceli pure :wall::wall::wall:
 
il ti sembra fino all'8% è dedotto dai movimenti di mercato o da letture/dichiarazioni? perchè volendo potrebbe essere anche il 7% livello degli altri stati fallimentari.. certo è che anch'io ho trovato parecchio strana la dichiarazione di visco di dire fino a 8% ce la facciamo.. per cui chiedeteceli pure :wall::wall::wall:

Una cosa è sicura.

Che hanno l'intenzione di spremerci come i limoni approfittando della debolezza della politica.

Altrimenti avremmo fatto un patto chiaro con la BCE.

Noi assicuriamo il pareggio di bilancio e la riduzione del debito in base a determinati step, ma tu ti impegni a tenere lo spread entro i 300 punti.

Così ci stiamo avviando verso il disastro, nel più classico dei circoli vizioni.

Ci chiederanno sempre di più, il Governo spremerà i cittadini e le imprese sempre di più, fino allo stremo delle forze.

A questo punto meglio inserire in Costituzione i vincoli di Maastricht, deficit al 3%, debito al 60% e prevedere meccanismi rigorosi di controllo e di sanzione (es. obbligo di dimissioni e interdizione dai pubblici uffici) nel caso io cui i tetti fossero sforati.

Con una norma transitoria che ci obbliga al pareggio di bilancio fintanto che non sarà raggiunto il rapporto debito/PIL al 60%.

E poi uscire dall'euro e chi si è visto si è visto.

Io capisco che dobbiamo fare sacrifici, ma non che ci dobbiamo suicidare inseguendo le folli prescrizioni dell'Europa, del FMI ecc. ecc.
 

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