Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Buonasera.

Certamente meglio di niente.

Quello che volevo sottolineare è che poichè noi siamo importatori di materie prime in dollari, ed esportiamo molto nell'area euro, allora il vantaggio di una svalutazione dell'euro ha un peso relativo.

ho capito perfettamente il tuo discorso, tuttavia il nostro sistema produttivo è in parte integrato con quello tedesco, sebbene forse in misura minore rispetto al passato, per cui quando tira l'esportazione tedesca si trascina dietro tutte le aziende che lavorano con loro. Poi molte aziende che esportano stanno differenziando i mercati e se scende l'euro-dollaro migliora la competitività anche rispetto alla cina. Sarebbe necessaria una svalutazione più forte, ma in tale caso senza trasferimenti ci sarebbe una bolla in Germania e noi si sistemeremmo si, ma gli squilibri rimarrebbero uguali.
Per i tassi di interesse più elevati oramai siamo legati mani e piedi e speriamo di farcela a tirarci fuori, però ce la siamo voluta...
Poi devo dire che alla fine come fa un tedesco ad aver fiducia della nostra classe politica? Non ne ho io, figurati loro.
La struttura dell'UE assomiglierà sempre di più ad un impero pan-tedesco, con una parte core forte e una periferia suddita e schiava. Forse le elezioni francesi se vincono i socialisti potranno cambiare qualcosa, ma non ne sono sicuro.
 
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LA GERMANIA TRUCCA I CONTI
Pubblica Libero oggi con grande risalto.
Una letterina di un lettore al Corriere della Sera cita uno studio pubblicato dallo Handelsblatt e ripreso dalla Die Welt nel quale si afferma che il debito che la Germania ha presentato finora ammontante all'85% del Pil non è reale, perché non tiene conto della spesa pubblica per pensioni e la altre prestazioni sociali.
I cronisti di Libero hanno intervistato il prof. Raffelhüschen docente di economia all'Università di Friburgo che conferma che sommando il debito pubblico implicito a quello esplicito (chiamato Divario di Sostenibilità), risulta un totale di 120 + 28 per l'Italia per un totale di 148% del PIL contro 85,8 + 118,8 per la Germania per un totale di 197,6% del PIL. il divario di sostenibilità della Francia è al 321%.
Il fabbisogno di consolidamento risulta quindi di 2,4 per l'Italia e 4 per la Germania.

andgui.
 
Hai ragione. Senza contare i risultati che si vedono in giro.
La maleducazione avanza in ogni dove, specialmente nei
forum dove c' è la circostanza dell' anonimato.
Non voglio generalizzare ma ci sono dei posti dove non è possibile
avvicinarsi.
 
Dlin dlon
non so se sia vero o una balla ma parlando con un direttore di filiale mi ha detto che la direzione ha concesso alle filiali erogazioni per 250.000 Euro al mese.
Namo bene.
 

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