Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

In realtà l'unica speranza per l'Italia, come per gli altri paesi PIGS, di evitare una drammatica recessione, sarebbe una politica monetaria particolarmente espansiva.

Che i tedeschi non vogliono perche' porterebbe a un deprezzamento dell'euro, che a loro non serve perché sono già competitivi con l'euro forte, diciamo fino a 1,4-1,5.

Quindi la soluzione ideale sarebbe, ovviamente, che i primi della classe, i tedeschi, escano dalla classe.

In alternativa ci dobbiamo rassegnare a lavorare di più con stipendi più bassi, per recuperare il GAP di produttività.

Senza dimenticare che questi aggiustamenti non sono compatibili con le attuali misure di austerità, come i tedeschi sanno bene in quanto hanno sforato bellamente il parametro deficit/PIL in occasione della riunificazione.
 
Infine non dimentichiamo che sull'apparato produttivo italiano grava la cappa del peso di un'amministrazione pubblica costosa ed inefficiente, che non solo costa troppo ma che spesso e' anche di ostacolo, per burocrazia ottusa e, talvolta, corruzione, allo sviluppo delle attività produttive.

Questi gli elementi negativi.

Ma vi sono anche gli elementi positivi, che possono riassumersi nella capacita' degli italiani di tirare fuori il meglio di s'è nelle situazioni apparentemente più disperate.

Fermo restando che, a mio modo di vedere, la soluzione migliore sarebbe quella di:

a) uscire dall'euro;

b) restare nel mercato unico e procedere all'integrazione fiscale così come previsto;

c) rientrare nell'Euro una volta che il processo di convergenza sia completo.

Mantenendo le misure di austerità e un percorso di rigore dovremmo evitare una eccessiva svalutazione della moneta, che dovrebbe attestarsi al 20/30%, come nel 1992.

Va da se' che i creditori Esteri dovrebbero essere rimborsati nella nuova moneta, accettando quindi un haircut del 30% sul debito dovuto alla svalutazione.

Chiaramente avrebbero grossi problemi le imprese importatrici, ma non si può avere botte piena e moglie ubriaca.
 
Infine non dimentichiamo che sull'apparato produttivo italiano grava la cappa del peso di un'amministrazione pubblica costosa ed inefficiente, che non solo costa troppo ma che spesso e' anche di ostacolo, per burocrazia ottusa e, talvolta, corruzione, allo sviluppo delle attività produttive.

Questi gli elementi negativi.

Ma vi sono anche gli elementi positivi, che possono riassumersi nella capacita' degli italiani di tirare fuori il meglio di s'è nelle situazioni apparentemente più disperate.

Fermo restando che, a mio modo di vedere, la soluzione migliore sarebbe quella di:

a) uscire dall'euro;

b) restare nel mercato unico e procedere all'integrazione fiscale così come previsto;

c) rientrare nell'Euro una volta che il processo di convergenza sia completo.

Mantenendo le misure di austerità e un percorso di rigore dovremmo evitare una eccessiva svalutazione della moneta, che dovrebbe attestarsi al 20/30%, come nel 1992.

Va da se' che i creditori Esteri dovrebbero essere rimborsati nella nuova moneta, accettando quindi un haircut del 30% sul debito dovuto alla svalutazione.

Chiaramente avrebbero grossi problemi le imprese importatrici, ma non si può avere botte piena e moglie ubriaca.

Ottimo. Io aggiungerei che la corda che ci è stata appesa al collo non si
tiri troppo; potremmo strozzarci!

Buona domenica, Sal.:)
 
Da tutto quanto detto si evince chiaramente che l'attuale tentativo in corso di procedere a un'integrazione fiscale raffazzonata, sonoramente e giustamente bocciato dai mercati, e con l'aggravante di una BCE divisa, indecisa sul da farsi e tirata continuamente per la giacca, anche dagli USA, non solo e' destinato all'insuccesso, ma condurrà inevitabilmente a pericolosi fenomeni di revanscismo e nazionalismo, che si sa come cominciano ma non si sa dove approdano.
 
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Buongiorno.

Grazie Dario.

Se capisco bene il mini rally di cui parlavate sarebbe abortito.

Io non darei eccessivo peso ai finanziamenti illimitati della BCE.

Anche perché difficilmente le banche italiane incrementeranno la quota di TDS.

La speranza, al piu', e' che la mantengano invariata, facilitando il roll over del debito.

In questo caso resterebbe da finanziare il deficit 2012, pari a circa 40 miliardi.

Sempre che la recessione indotta dalle misure di austerita', non morda, come
temo, in misura maggiore del previsto.



E' presto per dire che è abortito. Secondo le indicazioni ci dovrebbe essere
un mini rally: + 5% ~ + 8%.
Certo che se continuano le notizie nere del rally natalizio manco a parlarne.
Una brutta notizia e pure nera è già arrivata. Secondo il calendario-oroscopo
dei Maya tra un anno saremo tutti fottut, cioè crepati. :eek:
 
Guery, perdonami, non ho ancora mantenuto la promessa circa il Quicky.
Ho un periodaccio. ma lo farò, non dubitare.
Circa il Campari non posso dirti niente; non lo seguo. Lo bevo solamente ;)
 
Ottimo. Io aggiungerei che la corda che ci è stata appesa al collo non si
tiri troppo; potremmo strozzarci!

Buona domenica, Sal.:)

Buona domenica.

La corda al collo, purtroppo, ce la siamo messa da soli.

Questo e' giusto dirlo.

Ora pretenderemmo che i tedeschi, via BCE o Eurobond, ce la tolgano.

Possiamo chiederlo, con il cappello in mano, ma non pretenderlo gridando al complotto.

Iulius ce la dobbiamo cavare da soli, imparando in primis a selezionare la classe politica.

Non dimentichiamo che l'emblema della meritocrazia della politica italiana e' Napolitano.

Solo in Italia un ex comunista, le cui posizioni politiche sono state sconfitte dalla storia, poteva diventare PDR.
 
Buona domenica.

La corda al collo, purtroppo, ce la siamo messa da soli.

Questo e' giusto dirlo.

Ora pretenderemmo che i tedeschi, via BCE o Eurobond, ce la tolgano.

Possiamo chiederlo, con il cappello in mano, ma non pretenderlo gridando al complotto.

Iulius ce la dobbiamo cavare da soli, imparando in primis a selezionare la classe politica.

Non dimentichiamo che l'emblema della meritocrazia della politica italiana e' Napolitano.

Solo in Italia un ex comunista, le cui posizioni politiche sono state sconfitte dalla storia, poteva diventare PDR.


Sal, intendevo dire che il cappio al collo per ultimo ce l' ha messo Monti.
 
Sal, intendevo dire che il cappio al collo per ultimo ce l' ha messo Monti.

Ma no

Monti ha solo dato una bella stretta.

A me Monti, onestamente, sembra, scusate per il paragone forte, un nazista sadico.

Il suo discorso, che la situazione della Grecia e' la dimostrazione del successo dell'euro, fa semplicemente rabbrividire.
 
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In realtà l'unica speranza per l'Italia, come per gli altri paesi PIGS, di evitare una drammatica recessione, sarebbe una politica monetaria particolarmente espansiva.

Che i tedeschi non vogliono perche' porterebbe a un deprezzamento dell'euro, che a loro non serve perché sono già competitivi con l'euro forte, diciamo fino a 1,4-1,5.

Quindi la soluzione ideale sarebbe, ovviamente, che i primi della classe, i tedeschi, escano dalla classe.

In alternativa ci dobbiamo rassegnare a lavorare di più con stipendi più bassi, per recuperare il GAP di produttività.

Senza dimenticare che questi aggiustamenti non sono compatibili con le attuali misure di austerità, come i tedeschi sanno bene in quanto hanno sforato bellamente il parametro deficit/PIL in occasione della riunificazione.

però l'euro è a 1,3 quindi qualcosa evidentemente i tedeschi stanno concedendo.
 

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