Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (4 lettori)

salcatal

Come i Panda
Magari se qualcuno spiegasse al Codacons quanto segue:

a) di aspettare l'approvazione e conseguente diffusione del documento di offerta prima di lanciarsi in incaute affermazioni (passibili anche di apertura di procedimenti penali oltre che civili);

b) che il Tar c'entra come il cavolo a merenda fin quando non c'è il provvedimento della CONSOB da impugnare, eventualmente.
 

zoccoloduroPa

Forumer attivo
PARMALAT: MANDATO AD ADVISOR PER VALUTARE PREZZO OPA

(AGI) Milano - Il consiglio di amministrazione di Parmalat non ha preso una decisione sulla congruita' del prezzo offerto dal gruppo francese Lactalis nell'opa totalitaria annunciata a fine aprile. Il board della societa' italiana, secondo quanto riferito da un consigliere al termine di una riunione di poco piu' di mezz'ora, ha dato mandato ad advisor esterni per la valutazione dell'opa. .
 

salcatal

Come i Panda
PARMALAT: MANDATO AD ADVISOR PER VALUTARE PREZZO OPA

(AGI) Milano - Il consiglio di amministrazione di Parmalat non ha preso una decisione sulla congruita' del prezzo offerto dal gruppo francese Lactalis nell'opa totalitaria annunciata a fine aprile. Il board della societa' italiana, secondo quanto riferito da un consigliere al termine di una riunione di poco piu' di mezz'ora, ha dato mandato ad advisor esterni per la valutazione dell'opa. .

Decisione discutibile, secondo me è veramente una spesa inutile.

A meno che non diano agli advisor carte interne riservate e, quindi, non note al mercato, ma con i delicati risvolti che si può immaginare in termini di riservatezza delle informazioni acquisite.

Ma saranno problemi loro con Lactalis, a questo punto.

Dal mio canto, dall'esterno posso dire che se fossi stato Sindaco mi sarei opposto a questa decisione, ritenendo la spesa evidentemente superflua.

A maggior ragione se gli advisor avranno limiti nell'accesso alle informazioni.

Se non avranno limiti è un grosso favore a Lactalis che si trova una due diligence bella e fatta e a spese nostre.

Io avrei fatto come ha fatto Genzyme.

Parmalat vale 3,00 e, quindi, mi oppongo all'OPA.

A quel punto Lactalis avrebbe potuto dire, come ha fatto Sanofi, va bene se dici che vale 3,00 fammi fare una due diligence e se l'esito conferma il 3,00 io mi impegno ad alzare l'offerta.

Ma qui non siamo negli USA, siamo a Collecchio.:down::down:

:)
 
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salcatal

Come i Panda
Io, alla mia età, non finirò mai di stupirmi (di imparare)

Se qualcuno mi spiega che bisogno c'è di nominare 4 advisors per stendere un comunicato che risponda ai seguenti punti, elementari, magari io imparo qualcosa.

Quindi grazie in anticipo a chi vorrà spiegarmelo.

Questo CdA mi delude sempre di più.:down::down::down:


Art. 39
Comunicato dell’emittente.
1. Il comunicato dell’emittente:
a) contiene ogni dato utile per l’apprezzamento dell’offerta e una valutazione motivata dei componenti dell’organo amministrativo sull’offerta stessa, con l’indicazione dell’eventuale adozione a maggioranza, del numero e, se lo richiedono, del nome dei dissenzienti;
b) rende nota l’eventuale decisione di convocare assemblee ai sensi dell’art. 104 del Testo Unico, per l’autorizzazione a compiere atti od operazioni che possono contrastare l’offerta; ove la decisione venga assunta successivamente, essa è tempestivamente resa nota al mercato;
c) fornisce informazioni aggiornate sul possesso diretto o indiretto di azioni della società da parte dell’emittente o dei componenti dell’organo amministrativo e del consiglio di sorveglianza, anche in società controllate o controllanti, nonché sui patti parasociali di cui all’art. 122 del Testo Unico aventi ad oggetto azioni dell’emittente;
d) fornisce informazioni aggiornate sui compensi percepiti, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai direttori generali dell’emittente, ovvero deliberati a loro favore;
e) fornisce informazioni sui fatti di rilievo non indicati nell’ultimo bilancio o nell’ultima situazione infrannuale pubblicata;
f) fornisce informazioni sull’andamento recente e le prospettive dell’emittente, ove non riportate nel documento d’offerta.
2. Nel caso in cui l’offerta abbia ad oggetto obbligazioni o altri titoli di debito assimilabili alle obbligazioni, il comunicato dell’emittente fornisce le informazioni previste dalle lettere a), e) ed f) del comma precedente nonché informazioni aggiornate sul possesso diretto o indiretto dei titoli offerti da parte dell’emittente o dei componenti dell’organo amministrativo e del consiglio di sorveglianza.
3. Il comunicato è trasmesso alla Consob almeno due giorni prima della data prevista per la sua diffusione. Esso, integrato con le eventuali richieste della Consob, è reso noto al mercato entro il primo giorno del periodo di adesione. La variazione delle informazioni comunicate ai sensi dei commi precedenti forma oggetto di apposito comunicato di aggiornamento http://bd01.leggiditalia.it/cgi-bin/FulShow#77#77
 

salcatal

Come i Panda
Silvio rimandalo a casa, a studiare economia, ti prego. Te lo dice un Professore.

:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

Pag. 88
ANTONIO MARTINO. Onorevole Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, devo confessare che lo stato del dibattito su questi temi nel nostro Paese è causa per me di divertito stupore. Quando un'impresa italiana scala con successo un'impresa estera sono tutti contenti: l'Italia si è fatta valere. Quando, viceversa, un'impresa straniera scala un'impresa italiana, si stracciano le vesti. Dovrebbe essere il contrario! Un'impresa italiana che ne scala una estera significa fuga di capitali dall'Italia, che riduce lo stock di capitali in Italia e la sua capacità produttiva; una scalata di un'impresa italiana da parte di un'impresa estera significa un afflusso di capitali che accresce la capacità produttiva della nostra economia (Applausi di deputati del gruppo Popolo della Libertà).
E questa bizzarra proposta mercantilista viene dal fustigatore del mercantilismo, uno che ritiene che sia corretto sommare il debito privato al debito pubblico per valutare il complessivo indebitamento di un Paese! Non bisogna sommare il debito pubblico al debito privato. Il debito pubblico è un credito privato, sono soldi che gli italiani hanno prestato allo Stato: sono un loro credito. Bisogna detrarre il debito pubblico dal debito privato. Ma chi non ha seguito neanche un corso di economia di primo anno non lo sa (Applausi di deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Partito Democratico, Unione di Centro per il Terzo Polo, Futuro e Libertà per il Terzo Polo e Italia dei Valori).


Camera.it - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio resoconto
 

dariomilano

novellino
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Pag. 88
ANTONIO MARTINO. Onorevole Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, devo confessare che lo stato del dibattito su questi temi nel nostro Paese è causa per me di divertito stupore. Quando un'impresa italiana scala con successo un'impresa estera sono tutti contenti: l'Italia si è fatta valere. Quando, viceversa, un'impresa straniera scala un'impresa italiana, si stracciano le vesti. Dovrebbe essere il contrario! Un'impresa italiana che ne scala una estera significa fuga di capitali dall'Italia, che riduce lo stock di capitali in Italia e la sua capacità produttiva; una scalata di un'impresa italiana da parte di un'impresa estera significa un afflusso di capitali che accresce la capacità produttiva della nostra economia (Applausi di deputati del gruppo Popolo della Libertà).
E questa bizzarra proposta mercantilista viene dal fustigatore del mercantilismo, uno che ritiene che sia corretto sommare il debito privato al debito pubblico per valutare il complessivo indebitamento di un Paese! Non bisogna sommare il debito pubblico al debito privato. Il debito pubblico è un credito privato, sono soldi che gli italiani hanno prestato allo Stato: sono un loro credito. Bisogna detrarre il debito pubblico dal debito privato. Ma chi non ha seguito neanche un corso di economia di primo anno non lo sa (Applausi di deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Partito Democratico, Unione di Centro per il Terzo Polo, Futuro e Libertà per il Terzo Polo e Italia dei Valori).


Camera.it - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio resoconto


:eek::eek::eek::eek::eek::eek::eek::eek:

e io che pensavo che lo stato fossimo noi..:rolleyes:


È stato docente di economia e preside dell'Università LUISS di Roma,:devil::-F:clapclap::clava:
ministro esteri difesa.. insomma uno dalle molteplici competenze:wall: (ripeto nel pdl si trovano sempre i peggio elementi:()
 
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salcatal

Come i Panda
:eek::eek::eek::eek::eek::eek::eek::eek:

e io che pensavo che lo stato fossimo noi..:rolleyes
È stato docente di economia e preside dell'Università LUISS di Roma,:devil::-F:clapclap::clava:
ministro esteri difesa.. insomma uno dalle molteplici competenze:wall: (ripeto nel pdl si trovano sempre i peggio elementi:()

Martino e' uno bravo, che di economia capisce.

Questo che ho evidenziato e' una stilettata a Tremonti, che ha portato avanti in sede europea la tesi che il rapporto debito/PIL andava calcolato comprendendo nel debito oltre che il debito pubblico anche quello privato.

E qui Martino evidenzia la ciucciaggine economica di tale calcolo, in quanto gran parte del debito pubblico e' detenuto dalle famiglie, per le quali costituisce un'attivita' finanziaria.

Quindi, sostiene Martino, non ha alcun senso sommare debito pubblico e debito privato.

Se proprio si vuole calcolare un indicatore dell'indebitamento di un sistema economico va calcolato come segue:

debito privato+debito pubblico-debito pubblico posseduto dai privati.
 
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dariomilano

novellino
Martino e' uno bravo, che di economia capisce.

Questo che ho evidenziato e' una stilettata a Tremonti, che ha portato avanti in sede europea la tesi che il rapporto debito/PIL andava calcolato comprendendo nel debito oltre che il debito pubblico anche quello privato.

E qui Martino evidenzia la ciucciaggine economica di tale calcolo, in quanto gran parte del debito pubblico e' detenuto dalle famiglie, per le quali costiuscono un'attivita' finanziaria.

Quindi, sostiene Martino, non ha alcun senso sommare debito pubblico e debito privato.

Se proprio si vuole calcolare un indicatore dell'indebitamento di un sistema economico va calcolato come segue:

debito privato+debito pubblico-debito pubblico posseduto dai privati.
ahhhhhh
mi scuso per la mia ciucciaggine e pregiudizio.. non avevo colto la parte rilevante del ragionamento (debito pubblico posseduto dai privati) e pensavo che dicesse semplicemente di sottrarre il debito pubblico perchè è come se fosse di un'entità esterna al singolo cittadino e non la rappresentazione stessa dei cittadini..
sorry :D


però ripensandoci 1 attimo in più (non dico più approfonditamente :D) il concetto di debito privato non dovrebbe già includere il netto tra attività (e quindi anche strumenti di debito pubblico) e il debito familiare? cioè quando ne sentivo parlare io intendevo una sorta di pfn familiare no il debito in sè:-?
 
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