Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Buongiorno e buona domenica.

In verità a me l'immobiliare e il real estate non garba più di tanto.

Infatti sono uno di quelli che ritiene che uno dovrebbe avere in portafoglio una quota di immobili (o asset reali) direttamente e che questa quota dovrebbe costituire un buon 50% del portafoglio, ovviamente acquistandoli nei tempi di magra.

L'esperienza, infatti, dimostra ampiamente che anche, e soprattutto, nell'immobiliare il Timing e' fondamentale per il return dell'investimento.

Personalmente ho già tre immobili, la casa in cui abito, la casa a mare e lo studio ed ho, nel 2008, dismesso un immobile, perché avevo una enorme plusvalenza avendolo acquistato in lire.

Obiettivamente almeno nella mia esperienza, e nelle mie zone, i prezzi degli immobili sono più che raddoppiati con l'euro.

Ad esempio posta a 100 la casa acquistata a Napoli nel 1999 oggi la venderei facilmente a 300.

Ma l'avrei venduta a 300, anzi di più, nel periodo 2005-2008.

Il che ci insegna che e' vero che post crisi i prezzi sono scesi del 20%, ma che questo 20% ha riassorbito in piccola parte gli eccessi degli anni precedenti e che, forse, non e' ancora giunto il momento di puntare sull'immobiliare.

E che in ogni caso, almeno a mio modo di vedere, e' meglio puntarci dirattamente o attraverso un fondo di investimento immobiliare, piuttosto che attraverso un veicolo societario, per una questione di costi.

Anche perché e' un settore in cui i conflitti di interesse la fanno da padrone, ed e' veramente difficile pensare, in Italia, che chi amministra società del genere lo faccia in maniera fair.

Dio ci scampi e liberi, infatti, da gente come Tronchesi Provera.

Scusa se approfitto. Questo riferimento all' euro mi giunge a bomba.

Come si spiega che con l' introduzione dell' euro i prezzi, tutti i prezzi,
si sono raddoppiati? Io ho una mia teoria ma potrei dire una cretinata
perchè non sono un economista. Mi piacerebbe sentire il tuo pensiero.
Dopo dirò il mio, lo giuro. Non posso farlo subito; mi manca il tempo.
Devo uscire.
:)
 
Ciao Dario, tranquillo, si capisce.
Oggi avrai anche modo di capire che andremo ancora peggio!

Come ho detto io sono un ex comunista. Logica vorrebbe che comunque
propendessi per la sinistra. Non voglio parlare di politica.
Dico solo che io voto per chi merita. Sinistra o destra non fa differenza.
Per me l' America, malgrado tutti i suoi grandi difetti, resta ancora...
la meglio che ci sia.

Io, parlando seriamente, ho maturato una profonda convinzione.

Quella che gran parte dei guai italiani derivino dalla stagione di Mani Pulite.

Ora non è il caso di addentrarsi in complesse disquisizioni di carattere storico e sulla corruzione ecc.ecc.

Registro solo il fatto che in Italia, caso unico al mondo, dopo il crollo del muro di Berlino scomparve la sinistra socialista che aveva fatto da sempre la scelta di campo occidentale ed antisovietica, e ne risultò rafforzato paradossalmente quello che allora ancora si chiamava Partito Comunista Italiano, con tanto di Falce e Martello.

Che poi mutò il nome in Partito Democratico di Sinistra di cui alla "gioiosa macchina da guerra" del non rimpianto Achille Occhetto, con la sua promessa di non voler fare prigionieri, poi tristemente ripresa in seguito dal celebre Previti.

E di qui la discesa in campo di Berlusconi, nel 1994 e il resto è attualità, triste attualità.
 
Infine l'ennesima dritta, che non meritereste.

Io rimango basito quando chi opera in borsa sminuzza un grafico che non dice nulla oltre a quello che qualcuno gli ha voluto far dire, in maniera funzionale alla sua strategia, con la sua operatività dei giorni e mesi precedenti, ed ignora due fonti di informazione veramente preziose:

Della prima, i bilanci e in genere i fondamentali abbiamo già detto.

La seconda sono gli studi societari che raccontano in maniera evidente, ovviamente per chi da leggere tra le righe, dove si vuole indirizzare il titolo.

Anche di questo abbiamo ampiamente discusso a proposito di Parmalat e visto cosa si nascondeva dietro molti studi in palese malafede, cioè l'intento di spianare la strada a Lactalis, o chi per essi, consentendole un'acquisizione a basso costo.

Scusami se in casa tua dissento su questo.
Chi opera in Borsa come trader guarda solo al prezzo e nient' altro.
Nel prezzo è racchiuso tutto: le aspettative, le delusioni, le frustrazioni,
i giochini delle mani forti. Proprio tutto.
Per trader intendo colui che fa operazioni di breve, non certo il cassettista.
Ciao. :)
 
Infatti, io non disprezzo l'AT.

Il mio e' un discorso, completamente diverso.

E' un po' come la gerarchia delle fonti, prima viene la Costituzione, poi la legge ordinaria, poi i Regolamenti e, infine, l'interpretazione tra cui spicca quella giurisprudenziale e, per gli aspetti pratici quella ministeriale, consacrata nelle c.d. circolari.

Quindi per me l'AT e' come le circolari ministeriali, mi dice come la pensa il potere in quel momento, e come sta applicando la legge in quel momento.

Ma se l'interpretazione e' contro legge, sfruttarla per un proprio fine di breve va benissimo, ma guai a pensare che nel medio termine sia la regola.

Perché prima o poi interviene la giurisprudenza a dire che quell'interpretazione non sta in cielo ne' in terra.

Ciò detto io non metto in dubbio che si possa guadagnare bene su Exprivia, quello che metto in dubbio e' una cosa che pochi valutano.

Cioè il rischio e, quindi, qual e' l'effettivo rapporto rendimento/rischio che si ha mettendo soldi su Exprivia o Eems o qualsiasi altra ciofeca che affolla il nostro listino.

Ho detto, augh.:D:D

Mi dispiace, or ora ho risposto senza aver letto prima questo intervento.
 
Scusa se approfitto. Questo riferimento all' euro mi giunge a bomba.

Come si spiega che con l' introduzione dell' euro i prezzi, tutti i prezzi,
si sono raddoppiati? Io ho una mia teoria ma potrei dire una cretinata
perchè non sono un economista. Mi piacerebbe sentire il tuo pensiero.
Dopo dirò il mio, lo giuro. Non posso farlo subito; mi manca il tempo.
Devo uscire.
:)

Io non penso affatto che tutti i prezzi si siano raddoppiati, tanto è vero che in Italia, ma anche in altri paesi d'Europa, si è sviluppato un certo dibattito sulla valenza dei dati ufficiali sull'inflazione, rilevati dagli organi ufficiali quali l'Istat, visti in stridente contrasto con la comune percezione di un'inflazione in forte crescita.

La realtà è più complessa e io direi che nessuno ha ragione e nessuno ha torto.

E mi spiego.

Da un lato abbiamo assistito al fenomeno, globale e non solo italiano, dell'impennata dei prezzi degli immobili, e conseguentemente degli affitti, che ha giocato un ruolo fortemente distorsivo sulla percezione che dell'inflazione hanno gli italiani, per l'importanza che il "mattone" e la "casa di proprietà" ha avuto ed ancora ha nel loro comune sentire

Ma l'aumento dei prezzi ha riguardato anche molti beni c.d. durevoli, automobili in particolare.

Cosa abbia determinato questa crescita dei prezzi è facilmente intuibile ed è un fenomeno da noi tutti, penso, ampiamente sperimentato.

Un fenomeno da noi appena partito ma che ha registrato la massima espansione negli Stati Uniti, costituendo poi una delle con-cause della grande crisi.

Vale a dire i consumi finanziati con il credito, diventato improvvisamente disponibile e a buon mercato (bassi tassi di interesse) come mai non lo era stato prima nella storia, proprio grazie all'abbattimento del rischio che si pensava di poter realizzare con le tanto odiate cartolarizzazioni, cioè i prodotti salsiccia che abbattevano, trasferendolo a piccole dosi in capo a tanti soggetti, il rischio, unitamente agli altrettanto odiati e, ingiustamente, demonizzati derivati.

Di qui il forte ricorso ai mutui, di importo anche elevato in relazione al reddito, e più in generale al credito al consumo c.d. rateale, con il ricorso crescente anche alle vacanze pagate a rate.

L'accumulo di rate mensili che ne è derivato, andando a gravare sul reddito delle famiglie, che nel frattempo non cresceva, ha accentuato la percezione di una maggiore povertà, la famosa sindrome della quarta prima, terza poi, settimana.

Quindi abbiamo assistito alla singolare situazione di persone che in maniera crescente si lamentano di non farcela ad arrivare a fine mese, in apparente contrasto con l'evidenza di consumi crescenti di beni durevoli, in primis telefonini, televisori giganti al plasma, LCD ecc., luoghi di villeggiatura sempre pieni e luoghi esotici zeppi di italiani.

Il resto l'ha fatto la circostanza che la bassa crescita dell'Italia e l'aumento della pressione fiscale, soprattutto a livello locale, con forme di tassazione che sfuggono in parte alle rilevazioni (multe stradali, aumento dei costi dei servizi pubblici locali, maggiore aggressività dei concessionari della Riscossione, Equitalia tanto per capirci) ha determinato una ulteriore contrazione del c.d. "REDDITO DISPONIBILE", che ha reso ancora più insopportabile l'aumento dei prezzi.

Giova ricordare che un aumento medio del 2% annuo composto, si traduce in aumento, dopo 10 anni, del 22% circa.


Aggiungi che L'ISTAT dal canto suo continua a rilevare l'inflazione con il consueto metodo, sia pure aggiornato, dei consumi delle famiglie medie di operai ed impiegati ed il gioco è fatto.

Nel senso che a mio modo di vedere l'inflazione media rilevata dall'ISTAT non coglie necessariamente l'inflazione media effettiva di ognuno di noi, almeno per come la percepiamo.

Quindi la mia risposta definitiva è:

a) Non è proprio vero che tutti i prezzi si siano raddoppiati;

b) Siamo noi che ci stiamo impoverendo, abbiamo un reddito disponibile sempre minore, siamo costretti ad intaccare il patrimonio ed abbiamo la errata percezione (c.d. deficit cognitivo) che i prezzi aumentino più di quanto effettivamente aumentano.
 
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Scusami se in casa tua dissento su questo.
Chi opera in Borsa come trader guarda solo al prezzo e nient' altro.
Nel prezzo è racchiuso tutto: le aspettative, le delusioni, le frustrazioni,
i giochini delle mani forti. Proprio tutto.
Per trader intendo colui che fa operazioni di breve, non certo il cassettista.
Ciao. :)

Scusami non per dissentire, ma una delle prime cose che ho imparato da quando opero in borsa e' che dovevo mettere nel posto giusto, cioè in soffitta, la tradizionale distinzione tra trader e cassettista, con annesso giardinetto.

La globalizzazione che ha determinato una dinamicità dell'ambiente esterno prima impensabile e la altrettanto evidente dinamicita' e globalizzazione seguita all'informatizzazione dei mercati, con l'introduzione dei mercati telematici, ci impone di mettere da parte questi vecchi arnesi.

Senza voler essere pedanti e volendo esasperare il concetto le Generali oggi possono saltare da un momento all'altro per effetto della concorrenza globale e i capitali si spostano vorticosamente da un angolo all'altro del mondo alla ricerca della migliore occasione di investimento.

Così capita che un'innovazione quale lo Smart phone metta in ginocchio in un batter d'ali il leader fino ad allora incontrastato dei telefono cellulari, la Nokia.

Quindi il cassettista non ha diritto di esistenza al giorno d'oggi e, pertanto, e' una specie in via di estinzione, se non già estinto.

E se non lo capisce sara' il suo portafoglio a ricordarglielo che si e' estinto.:D
 
sera a tutti ... sal stai a festeggiare oggi ? :V

aria nuova a Napoli o no ?

Io ho votato De Magistris.

Ma per me e' stato un pugno nello stomaco dover votare per uno come lui.

L'aria nuova e' brutta aria.

Mi auguro di essere smentito dai fatti.

Anche perché il mio disinteresse per la politica comincia a pesarmi, a farmi sentire in colpa, dato che sono cresciuto a pane e politica.
 
Io ho votato De Magistris.

Ma per me e' stato un pugno nello stomaco dover votare per uno come lui.

L'aria nuova e' brutta aria.

Mi auguro di essere smentito dai fatti.

Anche perché il mio disinteresse per la politica comincia a pesarmi, a farmi sentire in colpa, dato che sono cresciuto a pane e politica.

io ho fiducia nell'intuito dei napoletani ... se davvero ci riesce a rimettere su napoli si ritorna al vero significato della politica ... liberiamo la mente dai vecchi ideologismi ... guardate la merkel .. oggi ha dato un colpo di spugna al nucleare in germania ... grande atto di coraggio per i panzer tedeschi ... nonostante tutto io so sempre ottimista nello spirito di conservazione dell'essere umano ... penso che la crisi del 2008 abbia iniziato una nuova fase che anche a costo di sacrifici ci traghetterà in un nuovo mondo .... del resto il "caso napoli" lo insegna.... il davide che ha sconfitto i poteri forti .. un voto di disperata voglia di cambiamento ... chi non capisce questo .. avrà brutte sorprese in futuro ...
 

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