Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Il paragone con gli aerei c'entra come i cavoli a merenda, anche perchè è scelto appositamente per rimarcare una paura irrazionale mentre cui c'e' veramente poco di irrazionale, qui la paura si sostanzia di elementi fondati.
Parliamo di costi. Quanto costa smaltire le scorie? Visto che rimarranno per milleni attive. Lo vogliamo aggiungere si o no ai calcoli economici che facciamo per dire che l'energia atomica costa meno di altri tipi di energia.
Chi si occuperà dello smaltimento delle scorie in un paese come l'Italia che fatica a gestire i rifiuti?
Prima di pensare all'energia atomica abbiamo fatto un piano energetico nazionale con la priorità sul risparmio energetico? Dubito visto gli interessi dello stato in Eni ed Enel....
 
Vedi caro Storm che tu sei solo in apparente contrasto con la mia tesi.

Io che penso di essere una persona mediamente informata, ho ammesso per primo che non ho le cognizioni per fare una scelta ponderata, come e' normale che sia.

La cosa grave e' che, in Italia, non ho nemmeno la possibilità di acquisire le informazioni necessarie per fare una scelta ponderata, come detto sopra.

L'Italia continuerà ad essere il paese dei Guelfi e dei Ghibellini, e alla fine ci si dimentica completamente di valutare gli aspetti essenziali del problema, e i conseguenti risvolti economici, su cui ci si divide, presi come siamo a litigare su questioni ideologiche e pregiudiziali.


Lasciando il campo libero agli affaristi banditi di fare le loro scorrerie a spese nostre, mentre noi litighiamo.

Energie rinnovabili docet, terreno fertile per le mafie di varia natura.
 
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Cosa ne pensate sui referendum? Io si si si si ..
Quelli sull'acqua perchè non diventa più efficiente l'affidamento di un servizio monopolistico ai privati (ci guadagnano semplicemente di più loro vedi autostrade) e poi perchè l'acqua è un bene essenziale alla sussistenza e il suo prezzo non segue e non deve seguire le regole di mercato (e non è vero che i privati la gestiranno meglio facendo investimenti che il pubblico ritarderà a fare per problemi di bilancio)

sul nucleare, con l'intervento della cassazione è cambiato l'oggetto del referendum che vota non sul nucleare ma sul piano energetico di questo governo.. Cmq è percepito come un segnale che il nucleare (con il problema irrisolto delle scorie) non lo vogliamo!

Sul legittimo impedimento penso non ci siamo bisogno di dilungarsi


Dario, sarebbe bello. Ma dimmi, è noto che il petrolio tra qualche
decennio non ci sarà più. Come potremo soddisfare i sempre crescenti
fabbisogni di energia (leggi Cina e paesi emergenti)?
Con i mulini a vento?
Poi ci sarebbe da fare un discorso sereno sui pericoli del nucleare.
Ci sono stati, è vero, dei gravi incidenti derivati tutti dalle centrali di
vecchia concezione; non uno solo dagli impianti di ultima generazione.

Ma nessuno ha mai pensato ai disastri ambientali procurati dal petrolio?
Perchè nessuno si è mai dato peso delle non conteggiabili vittime nelle
miniere di carbone? Perchè nessuno pare non preoccuparsi degli
effetti altamente inquinanti dei fumi da carbone?

Dalle parti mie si dice che non è possibile "avere la botte piena e la
moglie imbriaga".

Siccome appunto non è possibile, perchè non ascoltare le persone illustri,
degli scienziati, al di sopra delle parti?

Uno per tutti: Umberto Veronesi. Leggetelo, vedrete che ci sono molti
miti da sfatare.
Saluti.
 
vogliamo parlare di veronesi?

come mai la Germania dismette le centrali se sono sicure?

noi siamo in una zona sismica, e i giapponesi per quanto bravi hanno dimostrato che è assurdo costruire centrali vicino a zone sismiche.

vogliamo parlare anche di chi viene pagato per far sparire le scorie (tipo russia, mafia..)?

ci sono altri modi per indebolire il controllo dell'eni sulla politica energetica, incominciando dal togliergli il monopolio all'ingresso del gas

Dario, mi dispiace. Non ci siamo proprio.

Aboliamo le auto così non si morrà più per incidenti automobilistici.
Aboliamo il riscaldamento invernale nelle nostre abitazioni così non
consumerà petrolio. Ed ogni tanto non salterà per aria qualche caldaia.
Aboliamo i telefonini che, dicono, alla lunga procurano il tumore al
cervello.
Aboliamo gli aerei così non si morrà più per i relativi incidenti.
Aboliamo i treni così non ci saranno più deragliamenti.
Abolire, abolire, abolire.
E dopo creperemo perchè ci saremo sparati un colpo!
 
Dario, sarebbe bello. Ma dimmi, è noto che il petrolio tra qualche
decennio non ci sarà più. Come potremo soddisfare i sempre crescenti
fabbisogni di energia (leggi Cina e paesi emergenti)?
Con i mulini a vento?
Poi ci sarebbe da fare un discorso sereno sui pericoli del nucleare.
Ci sono stati, è vero, dei gravi incidenti derivati tutti dalle centrali di
vecchia concezione; non uno solo dagli impianti di ultima generazione.

Ma nessuno ha mai pensato ai disastri ambientali procurati dal petrolio?
Perchè nessuno si è mai dato peso delle non conteggiabili vittime nelle
miniere di carbone? Perchè nessuno pare non preoccuparsi degli
effetti altamente inquinanti dei fumi da carbone?

Dalle parti mie si dice che non è possibile "avere la botte piena e la
moglie imbriaga".

Siccome appunto non è possibile, perchè non ascoltare le persone illustri,
degli scienziati, al di sopra delle parti?

Uno per tutti: Umberto Veronesi. Leggetelo, vedrete che ci sono molti
miti da sfatare.
Saluti.

non sono d'accordo che il personaggio (con un'immagine molto pulita e onesta) sia in questa occasione sopra le parti.

primo come hanno già detto o sal o storm, efficientamento e una politica energetica seria :
abbiamo il mare sfruttiamolo sia con onde che vento,
abbiamo un potenziale geotermico non considerato,
abbiamo il sole incentiviamolo in modo responsabile visto che abbiamo il più alto rendimento in europa dopo la spagna, sviluppando la filiera e non regolando i soldi ai tedeschi
invece di fare patti per costruire autostrade in libia facciamo patti per costruire una centrale ftv come dice Rubbia!
mettiamola di pagare i francesi che ci spacciano energia verde che verde non è, a causa di una regolamentazione delle quote verdi da medioevo
investiamo nella ricerca dell'elettrico e fissione nucleare
investiamo e facciamo conoscere la fusione fredda (con importanti e recenti successi italiani anche per le piccole applicazioni
Fusione nucleare a freddo "A Bologna ci siamo riusciti" - Bologna - Repubblica.it )
disincentiviamo il trasporto su gomma a favore delle ferrovie (senza darle in mano a montezemolo)
ecc ecc
sicuramente uno esperto riesce a fare meglio di me :D

inoltre ritengo che il nostro stile di vita possa essere ridotto, senza intaccare il nostro grado di felicità anzi migliorandolo.. dalle vacanze, al lavoro, alla vita quotidiana in casa e nella comunità e alle scelte di acquisto (su quest'ultimo punto è impressionante come la percezione dei soldi e del loro valore cambi quando si ha un lavoro "ben" pagato)
 
Dario, mi dispiace. Non ci siamo proprio.

Aboliamo le auto così non si morrà più per incidenti automobilistici.
Aboliamo il riscaldamento invernale nelle nostre abitazioni così non
consumerà petrolio. Ed ogni tanto non salterà per aria qualche caldaia.
Aboliamo i telefonini che, dicono, alla lunga procurano il tumore al
cervello.
Aboliamo gli aerei così non si morrà più per i relativi incidenti.
Aboliamo i treni così non ci saranno più deragliamenti.
Abolire, abolire, abolire.
E dopo creperemo perchè ci saremo sparati un colpo!

non capisco perchè sia a te sia a sal viene spontaneo fare questa generalizzazione e di confrontare il rischio nucleare con gli altri rischi.. come detto da storm è una valutazione trade off rischio rendimento da fare: e mi dispiace dirlo, qualsiasi persona sento parlare a favore del nucleare, a proposito dei costi non considera o minimizza l'attualizzazione del costo del mantenimento ed eventuali rischi associati alla gestione (lo stesso quadrino che adesso mi sembra abbiano mandato a casa, alla domanda sul problema delle scorie aveva glissato dicendo che era un problema minore: si mettevano al sicuro in luoghi protetti e poi erano poche relativamente ai prodotti di scarto delle altre fonti energetiche:-? )
 
Scusatemi, ma forse mi sono perso qualche puntata.

Ma Veronesi non è un oncologo?

Cosa c'entra con il dibattito sull'energia nucleare?

Io non leggerei mai il parere di un oncologo su aspetti tecnici dell'energia nucleare, come diffiderei di me stesso se domani mattina mi mettessi a pontificare su cose che non conosco, tipo se le missioni spaziali hanno o non hanno una loro utilità.

Ecco l'esempio dello stato del dibattito in Italia, abbiamo un premio Nobel Rubbia che è costretto a dibattere con un oncologo sul nucleare.

http://www.repubblica.it/2007/03/se...e-pulite/veronesi-rubbia/veronesi-rubbia.html
 
non capisco perchè sia a te sia a sal viene spontaneo fare questa generalizzazione e di confrontare il rischio nucleare con gli altri rischi.. come detto da storm è una valutazione trade off rischio rendimento da fare: e mi dispiace dirlo, qualsiasi persona sento parlare a favore del nucleare, a proposito dei costi non considera o minimizza l'attualizzazione del costo del mantenimento ed eventuali rischi associati alla gestione (lo stesso quadrino che adesso mi sembra abbiano mandato a casa, alla domanda sul problema delle scorie aveva glissato dicendo che era un problema minore: si mettevano al sicuro in luoghi protetti e poi erano poche relativamente ai prodotti di scarto delle altre fonti energetiche:-? )

Dario, non mi far dire cose che non ho detto.

Io non generalizzo niente.

Io ho detto che è difficile, molto difficile farsi un'idea precisa in Italia, in cui il dibattito è avvelenato in partenza.

E allora dato che non siamo capaci di crescere io adotto una posizione minimalista, che più si confà alla nostra storia.

Faccio come ha sempre fatto la Farnesina.

Quando su un argomento non sapeva che pesci prendere e quali indicazioni dare agli ambasciatori sulla posizione dell'Italia, questi avevano il mandato aprioristico:

"Votate come votano i Francesi".

Ecco io voto come votano i Francesi, quindi per me sì al nucleare.:(:(:(
 
Intanto noto che Citigroup ha ridotto il tp su France Telecom.

La storia si ripete, quindi stavolta non mi fanno fessi.

Faccio il pieno, come programmato, in un periodo tra i due stacchi, quando probabilmente andrà sotto i 14.:-o:-o:-o
 
Scusatemi, ma forse mi sono perso qualche puntata.

Ma Veronesi non è un oncologo?

Cosa c'entra con il dibattito sull'energia nucleare?

Io non leggerei mai il parere di un oncologo su aspetti tecnici dell'energia nucleare, come diffiderei di me stesso se domani mattina mi mettessi a pontificare su cose che non conosco, tipo se le missioni spaziali hanno o non hanno una loro utilità.

Ecco l'esempio dello stato del dibattito in Italia, abbiamo un premio Nobel Rubbia che è costretto a dibattere con un oncologo sul nucleare.

http://www.repubblica.it/2007/03/se...e-pulite/veronesi-rubbia/veronesi-rubbia.html

esattamente..

però l'agenzia per la sicurezza nuclare aveva bisogno di un volto pulito (5 membri di cui 3 politici per decidere con cognizione scientifica sul nucleare :sad:)

con tanto di lezioni nelle scuole dove va in giro a dire cose del genere:

“garantire la sicurezza nel funzionamento ordinario, non è un obiettivo difficile”;
“nessuno mai al mondo è morto per inquinamento da scorie”;
“una centrale è studiata per durare da 60 a 100 anni. Se anche ne trascorrono 10 per averla operativa, certo non potrà essere considerata vecchia”;
(sulle piccole radiazioni quotidiane sprigionate dagli impianti) “E’ un’invenzione assoluta. Non esce nulla. Meglio, esce dell’acqua, che può avere minime quantità di radiazioni, ma molto inferiori anche rispetto al livello di legge. Non crea problemi”;
“Solo una piccola parte delle scorie richiede millenni per depotenziarsi completamente. Vanno messe in sicurezza, e ci sono le soluzioni per farlo, dentro una montagna o a grandi profondità. Al tempo stesso, si stanno affinando tecniche per renderle innocue più in fretta. Soprattutto, l’Italia potrà non avere depositi di scorie pericolose”.



Se andiamo a visitare gli sponsor della sua Fondazione nella pagina internet, alla lettera “S” c’è la Siram, del gruppo Dalkia. Nel sito della Dalkia (QUI) è ben spiegato l’azionariato: e così si scopre che Dalkia è per il il 66% di Veolia Environment e per il 34% diEdf, Electricitè de France(QUI), che gestisce il nucleare francese ed ora è già partner del nucleare italiano con Enel.
In altre parole, il 34% dei finanziamenti della Siram alla fondazione Veronesi provengono dall’Edf, la stessa che Veronesi in quanto presidente dell’Agenzia dovrebbe controllare.
 
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