non credo di aver capito bene la domanda, ma credo ti interessa sapere qualcosa in più sui pivot point e sul loro calcolo. Copio/incollo dal mio sito:
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I Pivot Point sono dei particolari livelli di prezzo, calcolati tenendo conto del prezzo massimo (H), il prezzo minimo (L) e il prezzo di chiusura (C) della seduta precedente. Tramite semplici formule matematiche si ottengono possibili valori di supporto e resistenza su cui il trader può impostare l'operatività per la seduta successiva.
I livelli dei Pivot vengono possono essere utilizzati in ottica intraday ma anche settimanale o mensile sia su titoli azionari che su indici.
Operativamente si procede ad un acquisto quando viene superato il livello R1 con target R2, oppure sul supporto S1 con obiettivo AP.
In ottica ribassista si potrà shortare in caso di rottura di S1 con obiettivo S2 o su R1 con target AP ecc, ecc.
L'area compresa tra S1 ed R1 indica una fase di congestione e la violazione dei livelli S2 ed R2 è indice che il mercato ha assunto una direzione ben precisa, ribassista o rialzista.
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e ancora:
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Pivot Point: basi di calcolo
La Tecnica dei pivot point è una tecnica di speculazione INTRADAY, per cui si acquista e si vende in giornata. Questa tecnica viene sempre più sfruttata quotidianamente da scalpers e daytraders. I Pivot sono dei particolari livelli di prezzo, calcolati mediante semplici formule matematiche che consentono di determinare dei possibili valori di supporto (S) e resistenza (R) per la seduta successiva. Furono introdotti da un floor trader di Chicago, Neil Weintraub, ed in seguito Charles Le Beau e David W. Lucas pubblicarono la prima formula completa dei pivot come supporti e resistenze.
I Pivot Point tengono conto esclusivamente delle oscillazioni dell’ultima unità temporale.
I dati dell’unità temporale (ad esempio un giorno) che si devono conoscere per il corretto calcolo dei pivot point sono:
* il valore massimo (H);
* il minimo (L);
* la chiusura (C) (uguale al prezzo di riferimento nel caso in cui l’unità temporale sia il giorno).
La procedura per la determinazione dei pivot point parte dal calcolo dell’AVERAGE PRICE (Ap) definito come segue:
AP= (H+L+2C) /4
A questo punto si procede al calcolo dei primi livelli di supporto (S1) e resistenza (R1):
S1 =2AP - H
R1= 2AP - L
E’ possibile poi calcolare ulteriori 2 livelli sia di supporto che di resistenza come segue:
S2=AP + S1 - R1
R2=AP - S1 + R1
S3=S2 + L – H
R3=R2 + H - L
I livelli di pivot operativamente si comportano come veri e propri supporti e resistenze: se un supporto viene rotto allora si trasforma in resistenza e viceversa.
Esistono molte varianti al calcolo dei pivot point che possono tener conto dei più svariati fattori. Di seguito se ne illustrano alcune.
Calcola i pivot point su azioni ed indici
Gap di apertura
Se l’apertura dell’unità temporale si presenta in forte gap (> 15% del range dell’unità temporale precedente) allora nel calcolo dell’Average Price al posto della chiusura dell’unità temporale precedente si preferisce il valore dell’apertura del giorno in esame ossia:
AP=(H+L+2*O) /4
Le formule per il calcolo dei pivot point rimangono invariate rispetto al paragrafo 1.
Pivot di Demark
Altra variazione dei pivot point è rappresentata dalle formule introdotte da Demark che tengono conto della posizione relativa tra l’apertura e la chiusura dell’unità temporale precedente (ossia se è una candela “nera” o “bianca”). Si possono verificare due casi:
SE C> O Candela Bianca
AP = (2H + L +C ) / 4
SE C< O Candela Nera
AP= (H + 2L + C) / 4