SULLA cultura andrei molto cauto, è un termine così relativo.
Nella mia vita ho conosciuto ,credo, tutto l'arco umano.
Le maggiori delusioni sono stati i laureati. Ogni volta che ho incontrato un vincente puro spesso non aveva neanche le superiori.
Io ai nostri politici, giovani e vecchi, magari laureati, non farei gestire neanche un condominio.
Briatore sicuramente non ha studiato, si vede e si sente, ma muove il pil, più di mille laureati. Il nostro guaio è non avere centinaia, migliaia di Briatore. Mentre abbiamo migliaia di laureati,decine di migliaia che sulla carta sarebbero spendibili sul mercato, ma peccato che il mercato non sa che farsene, perchè la realtà procede a 200 km e richiede molta flessibilità e sacrificio.
Assumere decine di migliaia di laureati e diplomati con tanto di corona d'allora in testa, congestionando la pubblica amministrazione di inetti e raccomandati ci sta costando una follia(180 miliardi di euro). Anche perchè la classe politica è lo specchio di questo ceto medio parassistito.
Difatti RENZI (che non voterei) ha intuito bene la questione del merito e della rottamazione. Lui stesso incarna il giovane bene istruito ma anche determinato e con doti evidenti di talento quantomeno nella comunicazione.
Peccato che partendo da una analisi giusta poi non potra mai far seguire l'azione politica:
ovvero licenziare in tronco almeno l' 80% dell'apparato statale per evidente incompetenza e totale negligenza, limitandosi a dire che andrebbero meglio impiegati, che in politichese significa fregnaccie da prima e seconda repubblica.