Idee e grafici. - Cap. 2

SPREAD BTP-BUND 10Y Ora: 17:09:05 Data: 05/12/2012 317,7460 + 3.62% Minimo: 305,3563 Massimo: 318,4924



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05/12/2012 17:00
Delude l'asta di debito spagnolo
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Sui mercati valutari, le operazioni legate al rischio sono diminuite dopo un rally spettacolare. Il motivo principale di questo calo è da ricercare nell'asta spagnola, il cui esito ha leggermente deluso. Il Tesoro spagnolo ha collocato 4,3 miliardi di bond, a fronte di un obiettivo compreso fra i 3,5 e i 4,5 miliardi. I titoli decennali sono scesi lievemente rispetto all'asta precedente, attestandosi al 5,29% (dal precedente 5,458%), ma sul mercato secondario non ci sono state variazioni di prezzo. Ciò potrebbe essere visto come un risultato debole per un paese che ha assistito a un costante calo dei rendimenti, in scia all'ottimismo sulla risoluzione della crisi europea e alle attese sull'avvio del programma di acquisto di bond dalla BCE. La mancanza di partecipazione indica con chiarezza che i mercati dei capitali non sono del tutto accessibili alla Spagna (considerando il volume di emissioni del 2013) e si tratta solo di aspettare prima che venga annunciato ufficialmente un piano di salvataggio per il paese. Una serie di indici PMI ha fornito risultati lievemente incoraggianti: l'indici PMI dell'Eurozona riferito a novembre si è attestato a 46,5 punti, contro i 45,8 previsti e i 45,8 precedenti. Sono però scese bruscamente le vendite al dettaglio, a -3,6% a/a a fronte del -0,8% previsto, e ciò evidenzia l'impatto negativo generato dalla crisi sui consumatori europei. Nel Regno Unito, il PMI servizi di novembre ha deluso le attese, scendendo a 50,2 punti, contro i 50,6 precedenti e i 51,1 previsti (livello minimo da quasi due anni). Per quanto riguarda la riunione del Comitato di Politica Monetaria della BoE, gli osservatori prevedono che, nonostante la debolezza dei dati, la politica rimarrà invariata, con il tasso d'interesse interbancario fermo allo 0,5% e la dotazione del programma di acquisto asset a 375 mld di sterline. Anche se nelle ultime settimane i commenti sono stati leggermente accomodanti, come evidenziato anche dal rapporto sull'inflazione di novembre, i membri del CPM in generale si ritengono soddisfatti della politica attuale. Non prevediamo nessuna variazione improvvisa alla riunione. Anche se permangono forti dubbi sulla capacità dei politici americani di trovare una soluzione all'imminente precipizio fiscale, i commenti del nuovo leader cinese hanno generato ottimismo. La televisione di stato cinese ha riferito che, anche nel 2013, il leader del Partito Comunista Xi Jinping porterà avanti una politica di aggiustamento per assicurare una crescita economica stabile. L'EUR/USD è salito a 1,3124, prima di correggere lievemente al ribasso. Il prezzo spot dell'oro è risalito dai minimi di 1.695 USD, portandosi a 1.706 USD, perché il mercato sminuisce i timori di declassamenti in Europa. Lo yen ha continuato a subire la pressione a vendere, e l'USD/JPY ha recuperato fino a 82,24, mentre l'AUD/JPY, un affidabile barometro della propensione al rischio, è salito a 86,25. Sul fronte dei dati economici australiani, nel terzo trimestre il PIL è aumento dello 0,5% t/t, e del 3,1% a/a, a fronte del +0,6% e del +3,1% previsti. Inoltre, in novembre le vendite di nuove automobili sono aumentate del 10,9% su base annua, a fronte del +2,9% di ottobre. Il forte recupero di Shanghai e dell'AUD ha contribuito a rafforzare il dollaro neozelandese (NZD). Ora gli operatori si concentreranno sulla decisione sui tassi di domani della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ). I mercati prevedono tassi fermi al 2,5%. Ciò nonostante, il comunicato che accompagna la decisione e la conferenza stampa potrebbero fornire nuove indicazioni sulla politica futura. Ci piacerebbe sapere qual è l'opinione della banca centrale sulle prospettive globali e interne e quali sono le sue valutazioni sulla forza del NZD. Il movimento consistente che ieri ha interessato il franco svizzero (CHF) ha avuto poco effetto in Asia, con l'USD/CHF trattato in una fascia compresa fra 0,9255 e 0,9275, ma sull'EUR/CHF ci sono state buone richieste per gran parte della seduta e la coppia ha accelerato fino a 1,2153. Considerando l'andamento della seduta asiatica, quella di oggi si profila come un'altra giornata volatile, quindi fate attenzione. Gli operatori si concentreranno su una serie di indici PMI e di dati sulle vendite al dettaglio nell'Eurozona. Durante la seduta USA, sarà pubblicato il rapporto ADP e l'indice ISM riferito al comparto non-manifatturiero. Fonte: News Trend Online
 

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