Idee e grafici. - Cap. 2 (3 lettori)

neborkia

sono una pippa
buongiorno ;)

forexpros ha aggiornato l'interfaccia, adesso ci sono un botto di strumenti di disegno in piu' :)
 
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assassini??? molti..

esempio??

STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .
La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
Altre mosse sono Phantom Stock options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/6/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il 3.347% delle azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.Anomalia è il sito della società dove per esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.e nulla si dice su JIMBOLIA pure esso autorizzato...

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti marzo 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.
 
La Merkel è nata nella Germania dell'EST.La Russia ha paura dell'area mediterranea.La Storia insegna tante cose.

Se Churcill detto' le mosse a Mussolini e come pare ci fu un carteggios egreto mai trovato e quindi Mussolini fu pedina dell'Inghilterra, forse oggi l'italia diventa pedina degli USA.E Mussolini accuso' la Chiesa di essersi schierata con Hitler...

si la Chiesa, anche oggi, con n.1 TEDESCO ,un tedesco a capo...

Sono gli USA che possono aiutarci.Non aspettiamoci nulla ne dalla BCE ne dai trattati.

Partiamo da pochi dati per non annoiarVi,ma è del 1989 la data..

Il progetto di Moneta Unica, nato nella seconda metà del secolo scorso, fu portato ad attuazione proprio ‘a causa’ della Germania, o meglio a causa della riunificazione tedesca.

Quando, nel 1989, cadde il Muro di Berlino e fu avviato il processo politico verso l’unificazione della Repubblica Federale e la DDR, i principali cancellierati europei vivevano con preoccupazione lo svolgersi degli eventi. Se i leader europei, in pubblico, diffondevano parole di approvazione per il progetto della Germania unita, nei colloqui privati avanzavano forti dubbi se non piena ostilità al piano di Kohl.

In un incontro ufficiale tra il Presidente francese Francois Mitterand ed il Primo ministro britannico Margaret Thatcher, svoltosi sul finire del 1989, i due affrontarono lo spinono ‘affaire tedesco’ e le loro riflessioni furono alquanto critiche. Si temeva una nuova ‘Grande Germania’ , sulla falsa riga del terzo reich di Hitler:

«Prenderanno più terra di Hitler», dice Francois Mitterrand. «Cantano Deutschland über alles, che orrore», dice Margaret Thatcher.

Era noto che Gran Bretagna e Francia si opposero e poi accettarono con diffidenza la riunificazione della Germania, dopo la caduta del muro di Berlino.

Dicembre 1989. Il muro è caduto da un mese. Il premier britannico e il presidente francese si incontrano a Strasburgo. Mitterrand parla male di Kohl, dice che il cancelliere non capisce la sensibilità di altre nazioni rispetto al passato nazista e alle ambizioni della Germania, lo accusa di strumentalizzare sentimenti «nazionalisti». Gennaio 1990. I due leader pranzano all’ Eliseo. Mitterrand dice che la riunificazione farà riemergere i tedeschi «cattivi» che un tempo dominavano l’ Europa. Se Kohl farà quel che vuole, aggiunge, la Germania potrebbe conquistare «più territorio di quello preso da Hitler, e l’ Europa ne pagherà le conseguenze». La Thatcher, per parte sua, reagisce con «orrore» alla notizia che i deputati del parlamento di Bonn, appresa la caduta del muro, hanno cantato in coro Deutschland über alles; e si dice «allarmata» che l’ ambasciatore britannico a Bonn giudichi con favore la riunificazione.

L’ex Presidente dell’URSS Gorbaciov ha dichiarato che Francia e Gran Bretagna, ai tempi del crollo del muro, gli chiesero di invadere la DDR pur di impedire la riunificazione tedesca.

Il presidente francese François Mitterrand e la premier britannica Margaret Thathcer chiesero a Mikhail Gorbaciov di impedire con la forza la riunificazione della Germania, occupando militarmente Berlino e dispiegando le divisioni corazzate dell’Armata Rossa nella allora Repubblica Democratica Tedesca, guidata da Erich Honecker.


Francia e Inghilterra, rivela l’ex leader dell’Urss, volevano che Mosca impiegasse la forza militare contro la Germania. «Vennero tutti da me, uno dopo l’altro, a chiederlo apertamente». Pretendevano l’impiego dell’esercito sovietico in Germania, delle «truppe di Gorbaciov». L’ultimo incontro, con Mitterrand, a Kiev. Il capo del Cremlino resistette: «Voleva dire far scorrere molto sangue», vedere «i carri armati fuori dalle caserme, in marcia su Berlino», assistere allo spettacolo dell’Europa «in mano ai militari da oriente a occidente, armati fino ai denti, due milioni per parte».

Alla fine però prevalse il buonsenso ed anzi la Francia, da ‘nemica’ della riunificazione divenne il principale alleato della Repubblica tedesca unificata:

Mitterrand, osserva il quotidiano finanziario, fu più abile: divenne il migliore amico di Kohl, rinsaldò l’ alleanza franco-tedesca e usò l’ appoggio francese alla riunificazione per ottenere la rinuncia della Germania al marco e l’ accettazione dell’ euro. Che, senza la Germania unita, forse non sarebbe mai nato.

Quindi l’Euro è nato proprio per ‘impedire’ alla Germania, nuovamente unita, di dare il via ad una nuova politica espansionistica. Un ‘baratto’ , il Marco in cambio dell’Euro. I tedeschi però ci guadagnano eccome. Alcuni ipotizzano che gli alti costi della riunificazione siano stati pagati proprio da noi cittadini europei, grazie all’Euro. Come? Leggete qui:

Il 9 novembre 1989 cade il muro di Berlino e il potente cancelliere tedesco Helmut Kohl si trova ad affrontare un difficile e costoso processo di riunificazione fra la più moderna Germania Federale e l’arretrata Germania Democratica. Gli squilibri fra questi due paesi sono enormi: basta citare un solo dato per avere un’idea, la disoccupazione nella DDR è al 20% e la sua industria è praticamente ferma in termini di sviluppo e innovazione ai primi anni del dopoguerra. Ci sono città intere da ricostruire da zero come la stessa Berlino Est, Dresda, Lipsia. Secondo alcune stime recenti i costi totali della riunificazione tedesca sono stati circa 1.500 miliardi di euro. Un’enormità

….

La Germania Federale può contare su un ottimo tessuto industriale, basato sulla chimica, l’industria pesante, l’automotive, ma malgrado l’indubbia caratteristica di affidabilità e resistenza i prodotti tedeschi risultano ancora molto costosi rispetto ad analoghi prodotti delle industrie italiane, francesi, spagnole, che potendo appoggiare le vendite su una moneta più debole del marco, sono sicuramente più avvantaggiate nelle esportazioni. Italia e Spagna soprattutto, considerati dai tedeschi dei veri e propri stati canaglia per la loro aggressività competitiva, hanno ancora una loro piena sovranità monetaria e possono agire liberamente (tramite il supporto tecnico della propria banca centrale di emissione) sulla leva delle svalutazioni competitive esterne della moneta nei confronti del marco per migliorare il livello delle esportazioni e riequilibrare eventuali squilibri della bilancia dei pagamenti.

….
Il cancelliere Kohl stringe un patto di ferro con il presidente francese Mitterand e il processo di unificazione monetaria europea subisce un’accelerazione impressionante: già nel 1992 vengono firmati a Maastricht i Trattati di Funzionamento dell’Unione Europea. Il proposito del cancelliere Kohl è abbastanza chiaro a chiunque tranne che ai governanti dei paesi coinvolti nell’accordo, spalmare gli enormi costi dell’unificazione tedesca sui paesi della periferia dell’Europa, che a causa delle loro beghe interne politiche (ingovernabilità, corruzione) e di bilancio (elevati debiti pubblici) o per paura di rimanere isolati sono costretti loro malgrado o per interessi particolari ad aderire al progetto franco-tedesco di unificazione monetaria. Paesi più stabili economicamente e politicamente come Gran Bretagna, Svezia e Norvegia non pensano neanche per un attimo ad unirsi a questa grande ammucchiata, in cui era molto prevedibile che prima o dopo la grande Germania avrebbe fatto un massacro.

Quindi la politica espansionistica della Germania, che la Francia ha cercato di fermare tramite la creazione dell’Euro, è stata solo rimandanta.

Nel 1994 la Germania con il suo Ministro delle Finanze teorizzo' una Moneta europea tedesco franco benelux.

In realtà dopo anni passati a ‘risanarsi’ ed a potenziare la propria economia sfruttando la parziale debolezza dell’Euro, ora forse si è passati alla fase 2, ovvero ‘uccidere’ uno per uno le economie gli stati ad alto debito, quei PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) che hanno consentito alla Germania di rafforzarsi perche con le loro debolezze strutturali non permettavano all’Euro di poter intralciare le esportazioni tedesche. La Germania ‘campione’ del rigore, tornata ad essere la Locomotiva d’Europa, sta quindi tornando alla sua ‘storica’ politica di espansione. Senza carri armati ma a colpi di ‘spread’.



La storia ci insegna che la Germania ha alternato periodi di forza a momenti di debolezza o comunque di frammentazione politica. Alla fine del Sacro Romano Impero (il Primo Reich) durato quasi mille anni (962-1806) e che aveva visto il popolo tedesco, seppur diviso in centinaia di principati e staterelli, protagonista nell’egemonia del Continente era seguita una fase di divisioni, ovvero la Confederazione Germanica creata dal Congresso di Vienna nel 1815, dopo le rivoluzioni napoleoniche e che riuniva 39 piccoli stati sovrani tedeschi.



Ben presto però si arrivò alla creazione dell’Impero tedesco, (il Secondo Reich), nato nel 1871. Un impero forte e combattivo, la cui espansione fu la principale causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, poi persa. Alla fine della guerra la Germania visse un periodo di forte debolezza con la Repubblica di Weimar (1919-1933), nata sulle ceneri del Secondo Reich e che portò il paese alla crisi finanziaria.



Dalle ceneri di Weimar nacque il Terzo Reich di Adolf Hitler con tutta la follìa che ne è seguita, Seconda Guerra Mondiale compresa. Il resto è storia recente, i quarantanni di divisione tedesca terminati nel 1990 con la riunificazione. Poi l’Euro, il ‘rigorismo’ e l’intrasigenza di Angela Merkel nell’impedire il pieno soccorso alle economie europee in difficoltà.

Dopo il Primo Reich del Sacro romano impero, il Secondo Reich di Gugliemo II ed il Terzo Reich di Hitler, l’Unione Europea può diventare il Quarto Reich della Germania?

Io penso proprio di SI.

L'Italia fa paura alla GERMANIA, in quanto pesca nel Mediterraneo dove i paesi arabi creerebbero il piu grande mercato consumistico al Mondo, l' 'Italia è alleata degli USA.

Quando ci fu la Bolla di Internet la BCE aiuto' con la sua politica monetaria accondiscendente la Germania per impedirle una politica fiscale e fu cosi' che si evito' la depressione in Germania, A SPESE DEI PAESI A PIU ALTA INFLAZIONE.

La Verità storica è che al Bundesbank dettava regole alla BCE e ci fu una politica monetaria di bassissimi tassi che alimento' una forte crisi sistemica nei paesi quali SPAGNA PORTOGALLO ed anche ITALIA.

Se Churcill detto' le mosse a Mussolini e come pare ci fu un carteggios egreto mai trovato e quindi Mussolini fu pedina dell'Inghilterra, forse oggi l'italia diventa pedina degli USA.

Sono gli USA che possono aiutarci.Non aspettiamoci nulla ne dalla BCE ne dai trattati.

Diciamo che se Merkel è una pedina della RUSSIA , Monti lo è degli USA.

l’Unione Europea può diventare il Quarto Reich della Germania? E Merkel è agente segreto russo?
 

dondiego49

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qui provabili supporti... anche se non sono convinto vada a quei prezzi .. io devo cercare di mediare con attenzione perché poi le cartucce si finiscono e si mete male ..

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