Idee e grafici. - Cap. 2

News

07/01/2013 18:35
Piazza Affari verso una battuta d'arresto?
Alberto Susic
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La nuova settimana è partita in calo per le Borse europee che non sono riuscite a dare un seguito agli spunti rialzisti delle ultime giornate. In avvio di ottava le prese di profitto hanno avuto la meglio, sulla scia anche dei segnali negativi arrivati da Oltreoceano e così il Ftse100 ha ceduto lo 0,41%, lasciando più indietro il Dax30 e il Cac40 che hanno perso rispettivmente lo 0,56% e lo 0,68%. A difendersi meglio degli altri è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 16.895 punti, in calo dello 0,38%, dopo aver toccato un massimo a 17.103 e a 16.873 punti. L'indice si è spinto ad un passo dai massimi dello scorso anno a 17.158 punti e l'avvicinamento di questo livello ha fatto scattare oggi delle prese di profitto. Per il momento lo storno odierno non ha provocato la violazione di alcun supporto di rilievo e la tendenza del mercato si conferma saldamente rialzista, visto che al momento non si segnalano alcuni segnali di inversione del trend in atto. C'è da dire però che l'ipercomprato raggiunto dagli oscillatori potrebbe anche lasciare spazio a dei ritracciamenti nel breve. In questa direzione, con la mancata riconquista di area 17.000/17.100, l'indice potrebbe andare a testare il supporto dei 16.800 punti, violati i quali la discesa proseguirà verso i 16.500 punti, dove si dovrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti. In assenza di ciò saranno da mettere in conto ulteriori ripiegamenti verso i 16.300/16.200 prima e i 16.000 in un secondo momento. Con la rottura decisa dei 17.000/17.150 punti si assisterà ad una prosecuzione degli acquisti verso i 17.300 e i 17.500. Con la violazione di quest'ultima soglia di prezzo si apriranno spazi di crescita in direzione dei 18.000 punti, con eventuali estensioni rialziste fin verso i 18.200 nella migliore delle ipotesi. , Il mercato mantiene una buona impostazione, ma non è da escludere che possano farsi strada alcune prese di profitto, lasciando spazio a delle flessioni prima di nuovi spunti rialzisti. Al pari di quanto accaduto per quella odierna, anche per la prossima seduta non si segnalano dati macro di rilievo in America. Sull'opposta sponda dell'Atlantico però prenderà il via la stagione delle trimestrali societarie che, come di consueto, sarà inaugurata ufficialmente da Alcoa. Il colosso dell'alluminio, dopo la chiusura di Wall Street, alzerà il velo sui conti del quarto trimestre dell'esercizio 2012, dai quali ci si attende un utile per azione di 0.06 dollari. Prima dell'avvio degli scambi invece l'attenzione sarà rivolta a Monsanto che presenterà i numeri del primo trimestre dell'esercizio fiscale 2012-203, per i quali si prevede un eps di 0,37 dollari. Smpre in America è previsto un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond. In Europa si guarderà al dato definitivo relativo all'indice della fiducia economica che a dicembre dovrebbe attestarsi a 86,5 punti rispetto agli 85,7 di novembre. Per il dato definitivo della fiducia dei consumatori a dicembre si prevede una lettura a -26,6 punti, in lina con quella del mese precedente. Il tasso di disoccupazione di novembre è atteso all'11,8% rispetto all'11,7% precedente, mentre le vendite al dettaglio di novembre dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,4%, in progresso rispetto al calo dell'1,2% precedente. A Piazza Affari restano sotto i riflettori i titoli del settore bancario e consigliamo di guardare anche ai protagonisti del settore oil dopo che i prezzi dell'oro nero stanno scendendo al di soto dei 93 dollari al barile. Fonte: News Trend Online Share on facebook Share on twitter Share on google Share on print Share on email 0
 
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08/01/2013 08:47
Unicredit: al via emissione di obbligazioni bancarie garantire a 7 anni per 1 mld di euro

Unicredit ha lanciato ieri una nuova emissione benchmark di OBG a 7 anni per 1 miliardo di euro, definendo un nuovo punto di riferimento sulla propria curva covered bond. L'operazione, si legge in una nota diffusa dalla banca, ha riscontrato un eccezionale interesse da parte degli investitori, con order book finale superiore a 6 miliardi di euro.
L'emissione - curata da Unicredit Corporate & Investment Banking insieme con Banca IMI, Lloyds, Natixis e RBS - è stata distribuita a diverse categorie di investitori istituzionali quali fondi (54%), banche (30%) e assicurazioni (12%). La domanda è pervenuta principalmente da Germania/Austria (37%) e Italia (18%), ma anche da Francia (15%), UK/Irlanda (11%) e Benelux (6%).

L'emissione, con rating atteso AA+/A2/A da parte di S&P, Moody's e Fitch, pagherà una cedola pari a 2,75%, con un prezzo di emissione pari a 99,796%, dando luogo a un rendimento equivalente a 150 punti base al di sopra del tasso swap di pari scadenza. A seguito del feedback particolarmente positivo da parte degli investitori, la price guidance è stata fissata ben al di sotto della forchetta iniziale (160/165 punti base), circa 95 punti base inferiore al rendimento Btp di pari durata al momento del lancio.

L'emissione odierna fa parte di un programma di 35 miliardi di euro annunciato nel 2008 e basato su un portafoglio interamente composto da mutui residenziali. A vantaggio dei possessori delle OBG (compresa la presente emissione, il programma OBG I consta di 12,7 miliardi di euro di titoli outstanding), sono già stati segregati finora circa 21,2 miliardi di euro di mutui residenziali originati da Unicredit. Fonte: News Finanza.com
 

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