La seduta odierna si è conclusa in maniera contrastata per le piazze asiatiche che hanno visto l'Hang Seng cedere lo 0,39%, diversamente dal Nikkei 225 che ha messo a segno il terzo rialzo consecutivo. L'indice nipponico, dopo aver trascorso gran parte della seduta in rosso, è riuscito a recuperare nel finale chiudendo gli scambi in positivo, con un rialzo dello 0,22%, grazie alle positive indicazioni arrivate dal settore bancario. Debole l'intonazione delle Borse europee che hanno avviato gli scambi in rosso sin dalle prime battute, sulla scia della negativa chiusura di Wall Street. Ieri la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse, come da attese, segnalando un rallentamento dell'economia, dopo la sorpresa negativa del dato preliminare del PIL del quarto trimestre 2012. Mentre il Dax30 riesce a limitare le perdite allo 0,44%, restano più indietro il Ftse100 e il Cac40 che arretrano rispettivamente dello 0,54% e dello 0,69%. Le vendite hanno la meglio anche a Piazza Affari dove l'indice Ftse Mib ha tentato un rimbalzo nelle prime battute, ma dopo aver raggiunto l'area dei 17.400 è tornato a perdere posizioni e ora si trova su nuovi minimi intraday appena sopra i 17.100, con un ribasso dell'1,08%. Rimbalza Saipem che dopo il crollo verticale di ieri risale la china con un rally di quasi il 3% e un lieve progresso interessa anche ENI che sale dello 0,27%. In positivo di quasi mezzo punto Snam, mentre Pirelli e Azimut viaggiano in ascesa dello 0,22% e dello 0,15%. Poco sotto la parità Tenaris con un frazionle calo dello 0,06%, mentre Terna ed Enel cedono lo 0,13% e lo 0,19%. Sotto pressione Fiat Auto che scivola in fondo al paniere delle blue chips con un rosso di quasi il 4% dopo la diffusione dei conti del 2012. , Vendite sui bancari tra i quali ad avere la peggio sono Mediobanca e Banca Popolare di Milano che flettono del 3,22% e del 2,67%, mentre Ubi Banca cede il 2,57%, seguito da Banco Popolare e Intesa Sanpaolo che perdono oltre il 2%. Non distante troviamo Unicredit che perde l'1,95%, mentre Monte Paschi e Banca Popolare dell'Emilia Romagna calano di poco più dell'1%. Tra le blue chips più penalizzate dalle vendite troviamo anhe STM che accusa un ribasso del 2,6%, seguito da Mediaset e Finmeccanica che scendono entrambi del 2,35%. Slu fronte macro Usa in programma le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero attestarsi a 355mila unità rispetto alle 330mila della rilevazione precedente. Per i redditi personali di dicembre le attese parlano di un rialzo dello 0,8% in confronto allo 0,6% precedente, mentre le spese per consumi dovrebbero salire dello 0,3% dallo 0,4% precedente. L'indice PCE core è visto in rialzo dello 0,1% rispetto alla lettura in parità di novembre, mentre l'indice Chicago PMI di gennaio è atteso a 50,5 punti dai 48,9 di dicembre. Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i risultati del quarto trimestre di Colgate-Palmolive e di Time Warner, dai quali ci si attende un utile per azione rispettivamente di 1,4 e di 1,55 dollari. Fonte: News
Trend Online Fonte: News Trend-online