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Blog in rivolta, ma Grillo insiste: ''Noi all'opposizione''
Circa 14.000 commenti: "Dobbiamo dialogare con il Pd". La petizione: #GrilloDammifiducia ha più di 100.000 firme. Ma per lui non cambia nulla.
Giulia Nitti
Quel Bersani “morto che parla” e l’intenzione di sbattere la porta in faccia al Pd non è piaciuta agli elettori di Beppe Grillo. L’annuncio di volere rifiutare l’offerta di “collaborazione” da parte del segretario democratico continua a provocare malumori, rabbia e smarrimento.In tantissimi, habituè e non, si sono precipitati ieri a dire la loro sul blog del guru a 5 stelle, vero termometro degli umori grillini: al post in cui il leader spiega che il Movimento non voterà la fiducia al governo oggi si contano più di 14.000 reazioni. Tra le quali, a dirla tutta, si fa fatica trovare qualcuno che stia dalla parte di Grillo.
"Noi all'opposizione"
L'oggetto di tanta rabbia ha prima taciuto, e anzi questa mattina ha fatto finta di niente, pubblicando sul blog un post che parlava della giovane età dei neoeletti. Ma che non abbia intenzione di fare un passo indietro lo ha chiarito più tardi alla Bbc, in un'intervista in cui ha ribadito che non farà nessun accordo, e che anzi il Movimento siederà sui banchi dell'opposizione. "Ci sarà governo Berlusconi-Bersani, noi staremo all'opposizione, punto su punto, e si andrà ad elezioni entro un anno".
La petizione e l'appello on line
Via email circola da ore una sorta di "catena di sant'Antonio" con un appello rivolto a Bersani e a Grillo, dal titolo: "Il cambiamento deve vincere". Una elettrice, Viola Testi di Firenze, ha anche lanciato una
petizione on-line rivolta al leader: “Caro @beppe_grillo dai la fiducia al governo per cambiare l’Italia”, (#GrilloDammiFiducia), che stamattina ha superato le 100.000 adesioni.
Paura dello spread
Ma la vera voce di militanti è sul blog dell'ex comico. I più moderati, come Matteo, si limitano a parlare di “errore”: “vorrebbe dire andare a votare tra pochi mesi con la stessa legge elettorale , può portare un vantaggio al movimento in termini di voti ed anche a Berlusconi , ma porterebbe un danno enorme al paese. Lo spread purtroppo è reale e ci costa un sacco di soldi”.
Anche Domenico è dello stesso avviso: “non facciamo cazzate...basterebbe un accordo tipo ‘ti votiamo la fiducia solo per fare tutte quelle riforme che servono tipo: legge elettorale; legge anti corruzione; conflitto di interessi; finanziamento ai partiti etc...ma per farlo serve sempre un governo”.
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Domande e rabbia
Diego chiede diretto: “Come fai a valutare legge per legge se un governo neanche lo fai partire?”.E in tanti si arrabbiano, c’è chi inizia chiedere il conto al leader, che da sempre parla di democrazia “dal basso”, ma poi decide tutto da sé. Ecco Patrick: “Scusa Beppe, senza polemizzare e senza volerti attaccare (tra l'altro ti ho votato), ma mi spieghi dove sta la "DEMOCRAZIA DELLA RETE"? A me pare che qui scegli tutto tu. Non potresti lanciare un sondaggio su come muoversi? Che so magari scopriresti che la maggioranza è per questa linea, però se tu lanci i tuoi strali dal blog e noi qui passivi, non capisco la differenza tra il M5S e i "VECCHI PARTITI".
Un patto per votare le cose che contano
Tra i post ritornano termini come responsabilità, stabilità, e in moltissimi chiedono non l’inciucio, ma un patto che serva almeno a fare quelle quatto o cinque riforme che sono più care al popolo di Grillo: “legge elettorale, legge anticorruzione, taglio ai finanziamenti pubblici e dimezzamento dei parlamentari. “Bersani ha ragione quando dice che il MoVimento deve assumersi le proprie responsabilità verso il paese”, dice Giuseppe, in ottima compagnia.
Non sprecare l'occasione
Giambattista si rivolge invece a tutti i neoparlamentari, ricordando loro che “da due giorni” sono anche loro “nostri dipendenti”, e incita: “Vi abbiamo mandato in Parlamento per fare politica, il che comprende anche sedersi al tavolo con altre forze politiche o dare la fiducia ad un governo. (…) se non siete capaci o non volete farlo” vorrà dire che la prossima volta "VOTEREMO QUALCUN ALTRO”, minaccia Giambattista. Che è comunque molto meno duro di molti.
Pioggia di rivendicazioni
“Un post che trasuda disprezzo ed egocentrismo puro”, scrive Mary.
“Chi ha deciso che non bisogna dare una possibilità al Pd? Solo tu, Beppe, e Casaleggio, non certo coloro che ti hanno votato.
E' la stessa situazione dei candidati alle Parlamentarie, che avete scelto voi e SOLO voi”.
E infatti, tantissimi, chiedono un sondaggio, e vogliono che la loro opinione conti qualcosa. Hanno votato il M5S per questo, e adesso si vedono scavalcare da un leader che continua a decidere da solo. E che sembra andare contro ogni logica.