Idee e grafici. - Cap. 2 (9 lettori)

dondiego49

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18/03/2013 13:53
Borsa in fase di incertezza
Davide Pantaleo
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Di seguito riportiamo l'intervista sull'indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, titolare del sito PRtrading Home Page e a Pasquale Torcolacci, trader privato e titolare del sito: iltraderinborsa.it. L'indice Ftse Mib ha continuato a muoversi intorno all'area dei 16.000 punti, dalla quale non è riuscito ad allontanarsi per ora. Si può confidare in una ripresa del mercato nel breve? La Borsa italia si trova in una fase di incertezza, testimoniata dall'andamento laterale di breve tra 15700 e 16250 circa di Ftse Mib. Sul grafico giornaliero che presenta un macd rialzista la rottura della resistenza della media a 100 periodi sopra 16258 vedrà una accelerazione positiva, con obiettivi tra 16600-16725 e 17mila-17500 tanto per gradire. Attenzione al cedimento del supporto della media a 200 periodi attualmente a 15364 sotto cui spazio per la media a 50 periodi settimanale a 15200, con estensione alla collega bollinger inferiore a 14745 punti. In chiusura di settimana Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banco Popolare hanno calamitato gli acquisti, in controtendenza rispetto al mercato. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli? Banca Popolare dell'Emilia Romagna dopo la falsa rottura di 20 euro del 2007 si è tuffata in una continua apnea ribassista sino al minimo relativo a 2.80 lo scorso luglio 2012 con una bella inversione più che al raddoppio a 6.60 circa. Attualmente, dopo una correzione poco sopra i 5 euro, sta nuovamente rialzando la testa verso 6 euro circa. Entrare con una quota sopra 6.20 e 6.70 da accumulare a 5.70-5.30 con stop sotto 5 e profitto a 7.50-8 euro. , Banco Popolare come la stragrande maggioranza dei bancari è un titolo da bollino rosso, visto che è sprofondata da 17.30 a poco sopra i 0.79 negli ultimi 6 anni scarsi! Sulla tenuta di questo minimo sta faticosamente tentando un rimbalzo, percentualmente interessante, anche se ora è alle prese con l'ennesima discesa poco sopra 1 euro. Comprare una quota sopra 1.18 e 1.29 da accumulare a 1.10 euro, con stop sotto 1 euro e profit a 1.40-1.525 euro. Prima del week-end tra gli industriali si è spinto in avanti Ansaldo STS, mentre è stato colpito dalle vendite Fiat Industrial. Come valuta l'impostazione di questi due titoli? Ansaldo Sts ha avuto un lungo periodo di crisi, con una discesa prolungata dai massimi tra 9.50 e 9 circa sino al doppio minimo giornaliero a 4.69 euro. Sulla tenuta di questo livello ha intrapreso una bella salita a 7.785 e ora lo troviamo in trend ribassista, nonostante l' attuale tentativo di rimbalzo da 6.615 a 6.90-7 circa. Entrare con una quota sopra 7.07 e 7.27 da accumulare a 6.95 e 6.65 con stop totale sotto 6.40 euro e profitto tra 8.50 e 9 euro. Fiat Industrial ha esordito da pochi anni e dopo una iniziale delusione con discesa sotto i 5 euro ha iniziato il recente trend ascendente. Sul mancato superamento di quota 9.80 attualmente sta correggendo verso il supporto giornaliero della media a 100 periodi a 8.80-8.70 circa. Entrare sopra 9.30 e 9.80 con una quota, da accumulare a 9.10 e 8.80 euro con stop sotto 8.30 euro e profit a 11-12 euro. Enel è stato colpito dalle vendite dopo la diffusione dei risultati del 2012, mentre ha superato brillantemente la prova dei conti A2A. Come consiglierebbe di intervenire su questi due titoli? , Enel negli ultimi anni è un titolo che non ha di sicuro "elettrizzato" i suoi azionisti, considerato il calo da oltre 7.50 a quasi 2 euro dei tempi nostri! Sulla tenuta di questo livello stava tentando una inversione, che sul mancato superamento di 3.30 è fallita con attuale impostazione negativa verso 2.60 circa. Entrare sopra 2.85 e 3 euro con una quota, da accumulare a 2.785 con stop sotto 2.55 euro e profitto a 3.55-3.85 euro. A2A è uno dei titoli da manuale delle giovani marmotte del trading per il perfetto trend ribassista degli ultimi anni, con accelerazione sotto 1 euro sino al tragico minimo a 0.2861 dello scorso anno. Sta ora tentando una inversione rialzista, respinta dapprima da 0.51 e, dopo una correzione a 0.3875 euro, attualmente in una nuova fase di erezione a 0.46 circa. Entrare sopra 0.471 euro, accumulare a 0.45 e 0.43 con stop sotto 0.405 e profit a 0.55-0.575 euro. In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora? Monitorare con attenzione: ATLANTIA, PARMALAT, SNAM, TENARIS, UNICREDIT. Fonte: News Trend Online
 

ghost dog

SNAFU
15 min
il grafico fineco del fib nn segna 270 percio la t line è piu giu
 

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dondiego49

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18/03/2013 13:27
Prelievo forzoso a Cipro. E se succedesse anche in Italia?
Rossana Prezioso



Dopo il prelievo forzoso dai conti correnti dei ciprioti, da molti considerato una rapina, inevitabile chiedersi: qual'è la linea di confine che separa il diritto al risparmio e alla privacy dallo sfruttamento del segreto bancario per il riciclaggio di capitali? In un certo senso in Italia è già arrivato il prelievo forzato e ha assunto tante forma: prima di tutto l'obbligo di avere un conto corrente per ogni movimentazione superiore ai 999 euro (e inutile dire che i conti correnti sono tassati), quindi il ritorno dell'Imu. Perchè? Semplice: La stragrande maggioranza degli italiani è proprietaria della casa dove vive e perciò lo stato, ha pensato di continuare a fare un "prelievo forzoso" anche sull'altro capitale, quello immobile. La differenza è poca, nella forma: a Cipro lo stato prende senza chiedere, in Italia obbliga a versare. MA almeno a Cipro sono più diretti e il fisco non prende in giro i suoi contribuenti con il redditometro, passando al setaccio le maglie di un popolo che, si sa, vive anche e soprattutto grazie a rappresentanze legali e comode sedi fiscali. Lì lo sanno e operano di conseguenza. A differenza dell'Italia dove il Fisco e lo stato continuano a proclamare la guerra all'evasione fiscale ma per varare la legge anticorruzione (chiesta dall'Europa) ci mette oltre 1400 giorni lavorativi. A differenza dei 16 necessari per il decreto salva Italia. MA guarda un po'. Il tanto contestato salvataggio adesso attende solo la ratifica del Parlamento di Nicosia, riunitosi in seduta straordinaria per riuscire a mettere in pratica il prima possibile quanto stabilito in fase di trattative con la troika: ufficializzare quel prelievo del 6,75% o del 9,9% (a seconda che il deposito sia inferiore o superiore ai 100 mila euro), per riuscire a ristabilire la situazione. , In fondo uno dei punti di forza della sua economia non è per caso proprio quel risparmio privato che è simbolo (deo gratias) della stabilità sociale italiana? Non è forse grazie ai soldi di genitori e parenti (e anche il fatto che gli italiani siano particolarmente longevi non guasta) che la sfiduciata generazione perduta dei trentenni riesce, in un modo o nell'altro, a navigare in un mare di "adattamento perenne privo di ogni realizzazione personale"? Riusciranno i risparmi dei nostri attempati eroi a reggere anche le sorti della malconcia madrepatria? Da sottolineare anche un altro dato: ciò che era presente nelle casse degli istituti ciprioti è l'830% del Pil, cosa che di certo non può venire dalla sola economia nazionale visto che in Italia, terza potenza europea, lo stesso valore si ferma a 173%. Per questo motivo Cipro ha il dovere morale di pagare, così come in Italia le grandi società che riscuotono giustamente le tasse dal popolo italiano che fruisce dei loro servizi, dovrebbero altrettanto giustamente lasciare i proventi dei loro affari multimiliardari nelle casse dello Stato italiano (che spesso, paradossalmente, è anche uno dei maggiori azionisti) invece di custodirlo presso i famosi paradisi fiscali extraeuropei (mica fessi, visto che a quanto pare l'Europa, con l'acqua alla gola, batte cassa anche ai suoi stessi paradisi fiscali). A cambiare sembrerebbe il fine: in Italia sarebbero i conti pubblici e a Cipro il sistema bancario. O almeno così pare. Si, perchè è bene ragionare un attimo: se lo spread sale (a causa dei conti pubblici in disordine, per usare un garbato eufemismo) non è certo il precario a risentirne, ma i titoli bancari. Se lo spread scende a giorne non è la mitica casalinga di Voghera che potrà permettersi una spesa al risparmio, ma anche lì i titoli bancari. , A voi le giuste illazioni. Fonte: News Trend Online
 

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