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30/04/2013 11:39
Fiat scende ancora dopo la trimestrale. Banche d'affari caute
Davide Pantaleo
Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Fiat Auto che continua a perdere terreno malgrado il recupero registrato da Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è riportato a ridosso della parità. Il titolo, pur avendo già recuperato dai minimi segnati nelle prime due ore di contrattazioni a 4,542 euro, prosegue in calo e negli ultimi minuti passa di mano a 4,602 euro, con un ribasso dello 0,78% e circa 6,7 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco più di 16 milioni di pezzi. Fiat Auto già ieri era stato penalizzato dalle vendite, con la giornata conclusasi in flessione di oltre un punto percentuale, sulla scia della diffusione dei risultati del primo trimestre che si sono rivelati nel complesso inferiori alle attese degli analisti. Il Lingotto ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con ricavi pari a 19,8 miliardi di euro in calo del 2%, mentre l'utile netto ha subito una flessione di oltre il 90%, passando da 262 a 31 milioni di euro. L'utile della gestione ordinaria è stato pari a 618 milioni di euro rispetto agli 806 milioni dello stesso periodo del 2012, mentre l'utile ante imposte è sceso da 403 a 160 milioni di euro. L'indebitamento netto a fine marzo era pari a 7,1 miliardi di euro, in crescita in confonto ai 6,5 miliardi della fine dello scorso anno. Unitamente alla diffusione dei conti del primo trimestre, Fiat Auto ha confermato gli obiettivi previsti per l'intero esercizio 2013. I ricavi sono attesi tra 88 e 92 miliardi di euro, mentre l'utile netto dovrebbe attestarsi tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. L'utile della gestione ordinaria è visto tra 4 e 4,5 miliardi di euro, mentre l'indebitamento netto industriale dovrebbe risultare pari a circa 7 miliardi di euro. Il consensus degli analisti per il 2013 prevede invece un utile netto di 1,37 miliardi di euro, mentre per l'indebitamento netto la scommessa è di un dato pari a 7,45 miliardi di euro. , Commentando i numeri diffusi ieri dal gruppo, gli analisti di Equita SIM hanno parlato questa mattina di un primo trimestre debole e inferiore alle attese a livello operativo. Alla luce della debolezza dell'andamento registrato nei primi tre mesi dell'anno, la SIM milanese ritiene che le guidance di Fiat appaiano ambiziose. Gli analisti però credono che le stesse siano raggiungibili nella parte bassa, motivo per cui hanno rivisto al ribasso del 3% le stime relative al trading profit per l'anno in corso e per il prossimo, e l'utile netto post minorities di 150 milioni di eruo. Equita SIM ha richiamato inoltre l'attenzione sul fatto che non è emersa alcuna novità di rilievo sulle minorities di Chrysler, nè in merito alla tempistica nè riguardo al prezzo. Non cambia intanto la strategia suggerita per il titolo, per il quale viene ribadita una view neutrale, con un rating "hold" e un prezzo obiettivo a 4,7 euro. La stessa raccomandazione viene confermata da Banca Akros che individua un target price leggermente più basso a 4,6 euro. Gli analisti, pur parlando di risultati inferiori alle attese, hanno guardato con favore al miglioramento del gruppo nella regione EMEA. Non si sbilancia neanche Mediobanca che su Fiat Auto mantiene il rating "neutral", con un fair value a 4,5 euro. Gli analisti dell'istituto di Piazzetta Cuccia hanno tagliato le stime sull'utile per azione di Fiat del 12% per quest'anno e del 26% per il prossimo, in conseguenza della contrazione delle vendite di auto in Europa e della debolezza dei risultati del primo trimestre. Mediobanca si aspetta ancora un secondo semestre difficile, con la possibilità di una ripresa nel 2014, anche se il consensus è ancora troppo ottimista. , Infine, JP Morgan mantiene la raccomandazione "neutral" su Fiat Auto, con un prezzo obiettivo a 4 euro. La banca americana ha confermato le stime sulle vendite del Lingotto a 90,92 miliardi di euro, rivedendo leggermente al rialzo le previsioni sull'Ebit del 2% nei prossimi tre anni e quelle relative all'utile netto di circa il 5%. Fonte: News
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