dondiego49
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Ilva: Riva chiama le banche sul debito (MF)
Date : 29/05/2013 @ 07:48 Source : MF Dow Jones (Italian) Stock : Unicredit (UCG) Quote :
4.322 0.0 (0.00%) @ 05:01 Unicredit share price Chart Trades Level2
Ilva: Riva chiama le banche sul debito (MF)

Unicredit (BIT:UCG)
Intraday Stock Chart
Today : Wednesday 29 May 2013

La vicenda dell'Ilva di Taranto tiene banco da mesi nelle cronache italiane, ma il maxisequestro da 8,1 miliardi e le dimissioni del consiglio di amministrazione hanno indubbiamente impresso un giro di vite decisivo.
L'incertezza ormai, scrive MF, non riguarda piu' soltanto la sorte del polo di Taranto, ma anche la complessiva tenuta finanziaria del gruppo Riva. Soprattutto alla luce dei circa 2 miliardi di debiti finanziari a breve termine che oggi gravano sul colosso siderurgico lombardo. Anche se finora l'azienda e' stata in grado di onorare gli impegni verso un ampio pool di istituti di credito che comprende Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Banco Popolare e Ubi Banca, nei prossimi mesi la situazione potrebbe farsi particolarmente critica, anche alla luce del calo dei ricavi e dei massicci investimenti previsti dalla procedura di autorizzazione integrata ambientale (Aia). Senza considerare che l'andamento del settore siderurgico avra' un effetto decisivo sul conto economico di Riva e sulla possibilita' di ripagare regolarmente il consistente stock di debito. Per questa ragione, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo potrebbe presto avviare contatti con le banche finanziatrici per mettere in sicurezza l'esposizione debitoria.
Tra le ipotesi di lavoro che potrebbero essere sottoposte alle banche ci sarebbe un rifinanziamento di parte dei debiti a breve che permetta a Riva di superare l'attuale fase di stress finanziario. Fonti vicine agli istituti, pero', fanno sapere che, pur non essendoci preclusioni di alcun tipo all'avvio di una trattativa, qualsiasi ristrutturazione non potra' prescindere dalla presentazione di puntuali garanzie e di un piano industriale di rilancio. A titolo di garanzia, Riva potrebbe attingere all'abbondante riserva di liquidita' stoccata soprattutto nelle holding estere disseminate tra Lussemburgo e Olanda. In ogni caso e' plausibile che l'azienda voglia attendere ancora qualche settimana per uscire dall'emergenza di questi giorni e riavviare l'attivita' ordinaria. red/lab
Date : 29/05/2013 @ 07:48 Source : MF Dow Jones (Italian) Stock : Unicredit (UCG) Quote :
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Today : Wednesday 29 May 2013
La vicenda dell'Ilva di Taranto tiene banco da mesi nelle cronache italiane, ma il maxisequestro da 8,1 miliardi e le dimissioni del consiglio di amministrazione hanno indubbiamente impresso un giro di vite decisivo.
L'incertezza ormai, scrive MF, non riguarda piu' soltanto la sorte del polo di Taranto, ma anche la complessiva tenuta finanziaria del gruppo Riva. Soprattutto alla luce dei circa 2 miliardi di debiti finanziari a breve termine che oggi gravano sul colosso siderurgico lombardo. Anche se finora l'azienda e' stata in grado di onorare gli impegni verso un ampio pool di istituti di credito che comprende Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Banco Popolare e Ubi Banca, nei prossimi mesi la situazione potrebbe farsi particolarmente critica, anche alla luce del calo dei ricavi e dei massicci investimenti previsti dalla procedura di autorizzazione integrata ambientale (Aia). Senza considerare che l'andamento del settore siderurgico avra' un effetto decisivo sul conto economico di Riva e sulla possibilita' di ripagare regolarmente il consistente stock di debito. Per questa ragione, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo potrebbe presto avviare contatti con le banche finanziatrici per mettere in sicurezza l'esposizione debitoria.
Tra le ipotesi di lavoro che potrebbero essere sottoposte alle banche ci sarebbe un rifinanziamento di parte dei debiti a breve che permetta a Riva di superare l'attuale fase di stress finanziario. Fonti vicine agli istituti, pero', fanno sapere che, pur non essendoci preclusioni di alcun tipo all'avvio di una trattativa, qualsiasi ristrutturazione non potra' prescindere dalla presentazione di puntuali garanzie e di un piano industriale di rilancio. A titolo di garanzia, Riva potrebbe attingere all'abbondante riserva di liquidita' stoccata soprattutto nelle holding estere disseminate tra Lussemburgo e Olanda. In ogni caso e' plausibile che l'azienda voglia attendere ancora qualche settimana per uscire dall'emergenza di questi giorni e riavviare l'attivita' ordinaria. red/lab

