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26/06/2013 13:24
Saipem tenta un recupero. Gli analisti però sono prudenti
Davide Pantaleo
A Piazza Affari i riflettori continuano ad essere puntati su Saipem che questa mattina è stata una tra le poche blue chips che non è riuscita a sintonizzarsi con l'andamento positivo dell'indice Ftse Mib. Già ieri il titolo si è reso protagonista in negativo, arrivando a segnare nell'intraday un ribasso di oltre l'8%, per poi recuperare e chiudere gli scambi con un rosso di quasi tre punti percentuali. I ribassisti restano dietro l'angolo visto che il titolo nel corso della mattinata è sceso a toccare un minimo a 12,4 euro, con una flessione di quasi il 3,5%, salvo poi recuperare con decisione e riportarsi appena sopra la parità. Mentre scriviamo Saipem viene scambiato a 12,85 euro, in rialzo dello 0,08%, con volumi di scambio sempre elevati visto che fino ad ora sono passate di mano oltre 4,4 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco meno di 3 milioni di pezzi. Saipem ieri è riuscita a limitare i danni dopo che la società si è aggiudicata il contratto per lo sviluppo sottomarino del campo di Egina nell'offshore Nigeriano, in profondità d'acqua che raggiungono i 1.700 metri. Il progetto ha un valore di circa 3 miliardi di dollari. Gli analisti di Equita SIM, in una nota diffusa questa mattina segnalano che l'Egina è un progetto importante per il settore e la vincita da parte di Saipem rappresenta un segnale positivo per il recupero di credibilità della società. La SIM milanese ricorda che la raccolta ordini nel secondo trimestre di quest'anno è stata buona, con ordini annunciati per 4,2 miliardi di euro, rispetto ai 2,9 miliardi dei primi tre mesi del 2013. Ad oggi la società ha raggiunto il 55% della raccolta ordini stimata sull'intero anno, ma sarà importante valutare l'evoluzione del debito netto che era pari a 4,8 miliardi di euro alla fine del primo trimestre ed è atteso tra 4,9 e 5,1 miliardi per la fine dell'anno. Le principali preoccupazioni di Equita SIM riguardano il rischio multa sull'Algeria con la minaccia di un rallentamento dell'order intake, l'ammontare dell'effetto trascinamento extra-costi sul 2014, il rischio di un peggioramento della generazione di cassa a causa di ulteriori extra- costi/peggioramento NWC. Per questi motivi gli analisti della SIM milanese mantengono una view cauta su Saipem, ribadendo la raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 19 euro. Non si sbilanciano neanche i colleghi di Banca Akros che sul titolo confermano il rating "hold", con un target price a 16,1 euro. Gli analisti ritengono che i due profit warning ravvicinati lanciati dal gruppo, abbiano depresso la fiducia del mercato sul management della società e che solo una serie di notizie positive possa aiutare a ripristinarla. Con riferimento al contratto in Nigeria, Banca Akros parla di una buona notizia perchè i margini impliciti dovrebbero essere superiori a quelli dei contratti vinti in passato da Saipem. Neutrale la view di Mediobanca che individua per il titolo un fair value a 17 euro, spiegando che la negativa reazione di ieri all'annuncio del nuovo contratto probabilmente è da ricondurre al fatto che molti investitori non avevano capito che l'ordine era già incluso nel pacchetto annunciato a metà maggio. Gli esperti dell'istituto di Piazzetta Cuccia ritengono in ogni caso che ci vorrà del tempo prima che Saipem riesca a riconquistare la fiducia degli investitori. Fonte: News
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