Idee e grafici. - Cap. 2

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:mmmm:
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Don posso chiederti perchè non hai provato uno short da 290? Io avevo tentato prima e non mi aveva preso, poi oggi ho da fare e non posso seguire quindi ho annullato..


Caro Leb come vedi andare short quando fa queste salite e molto rischioso ,son giornate che possono anche superare oltre 3 % :rolleyes: poi a me e sufficiente che possa scaricare parte di UCG
 
ora se non tarda molto se fa un giro a 130 su la Sma 8 io ricarico un po di Mini ,ma non prima :D

Caro Leb come vedi andare short quando fa queste salite e molto rischioso ,son giornate che possono anche superare oltre 3 % :rolleyes: poi a me e sufficiente che possa scaricare parte di UCG
Ciao Don..si l avevo capito che l'aria era questa..peccato essere entrato long quasi sui minimi e aver preso le briciole.. purtroppo questo mi capita perchè sono troppo sottopatrimonializzato..e non posso permettermi di rischiare il gain..
In bocca al lupo per le tue UCG!:up:
LEB
 
Ciao Don..si l avevo capito che l'aria era questa..peccato essere entrato long quasi sui minimi e aver preso le briciole.. purtroppo questo mi capita perchè sono troppo sottopatrimonializzato..e non posso permettermi di rischiare il gain..
In bocca al lupo per le tue UCG!:up:
LEB

anche io come vedi o presso poco con i Mini ,ma capita perché erano in forte Loss e se vedi un po di Gain li prendi ,ma non dispero che scendono ancora :(
 
News

26/06/2013 12:37
I margini di recupero per il mercato italiano sono ridotti
Davide Pantaleo



Di seguito riportiamo un'intervista realizzata ad Enrico Malverti, trader quantitativo e analista di Private & Consulting. Nell'ultima intervista aveva parlato di una possibile debolezza per il Ftse Mib fino ai 14.900 punti, livello raggiunto in avvio di settimana. Cosa ci si può attendere ora nel breve? Il livello indicato nella scorsa intervista è stato raggiunto in pieno. Ora siamo su un supporto importante e lo stesso vale anche per altri indici esteri. Partiamo con America e Germania: l'ipotesi più probabile è quella di un rimbalzo questa settimana. Se anche ciò avvenisse sarebbe comunque presto per parlare di una stabile ripresa del trend rialzista delle borse. Più complicata la situazione italiana. La condanna di Berlusconi ha messo a dura prova la tenuta del governo aggravando la non facile situazione di casa nostra con un quasi certo nuovo picco del debito pubblico e una crescita non solo inesistente ma negativa. Tecnicamente quindi un rimbalzo verso 15.500 sarebbe possibile anche per l'Italia e chi si sente di giocarsi questa carta può tentare qualche acquisto con stop loss stretti e obiettivo area 15400-15500. All'atto pratico un cedimento di 14.900 darebbe il via a nuovi forti vendite, soprattutto sui bancari. Ieri Banca Popolare di Milano e Banca Popolare dell'Emilia Romagna sono stati i due bancari più colpiti dalle vendite. Come valuta l'impostazione di questi due titoli e quali consigli ci può fornire per entrambi? Purtroppo Banca Popolare di Milano ha una pessima impostazione tecnica: il trend è solidamente ribassista e a dare conferma della negatività è stato il recente cedimento del minimo relativo precedente a 0.361 EUR. Tuttavia non siamo lontani da due importanti aree di supporto a 0.294 EUR e quella seguente a 0.250 EUR. Dato il forte ipervenduto il titolo potrebbe a breve tentare una reazione riportandosi sopra 0.350 EUR. Anche Banca Popolare dell'Emilia Romagna è stata pesante nelle ultime sedute ma anc'essa dovrebbe trovare supporto in area 4 EUR e non tutto è perduto. È lecito attendersi almeno un rimbalzo. Di certo per fare acquisti multiday è ancora prematuro ad oggi. Nella seduta di ieri Fiat Auto e Fiat Industrial sono riusciti a muoversi in controtendenza rispetto all'indice Ftse Mib. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali? Fiat Industrial è in fase laterale e sembra che il supporto a 8.17 EUR sia abbastanza solido e questo fa ben sperare nel medio termine però al momento non vedo grossi spunti operativi, credo che l'ipotesi più probabile sia una continuazione della congestione. Fiat è molto più volatile e direzionale. Se riuscisse a riportarsi sopra 5.70 EUR darebbe un importante segnale di forza che potrebbe riportarla oltre 6 EUR. Saipem è stato travolto da un nuovo attacco ribassista, ma ha continuato a perdere terreno, anche se in misura decisamente più contenuta, anche ENI. Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli? Saipem è purtroppo in un tunnel di cui al momento non si vede l'uscita, l'unica cosa sensata è rimanere alla finestra. Inevitabilmente le vendite che hanno colpito Saipem a causa di profit warning e scandali hanno penalizzato anche la controllante Eni la quale è tornata ai prezzi del luglio scorso. Vale però il discorso fatto anche per l'indice e per altri titoli. Da qui Eni potrebbe rialzare la testa e far partire un recupero. È fondamentale monitorare il supporto sotto i 15 EUR e la resistenza a 16 EUR. In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora? In caso di recupero di breve durata i titoli che dovrebbero fare meglio sono quelli maggiormente penalizzati nelle ultime sedute, quindi bancari come Banco Popolare, BPER e Pop. Milano, se si guarda però a titoli che possano fare qualcosa di più di una fiammata di breve durata allora meglio puntare su titoli come Azimut, Parmalat, Autogrill e Diasorin. Fonte: News Trend Online
 
News

26/06/2013 13:24
Saipem tenta un recupero. Gli analisti però sono prudenti
Davide Pantaleo
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A Piazza Affari i riflettori continuano ad essere puntati su Saipem che questa mattina è stata una tra le poche blue chips che non è riuscita a sintonizzarsi con l'andamento positivo dell'indice Ftse Mib. Già ieri il titolo si è reso protagonista in negativo, arrivando a segnare nell'intraday un ribasso di oltre l'8%, per poi recuperare e chiudere gli scambi con un rosso di quasi tre punti percentuali. I ribassisti restano dietro l'angolo visto che il titolo nel corso della mattinata è sceso a toccare un minimo a 12,4 euro, con una flessione di quasi il 3,5%, salvo poi recuperare con decisione e riportarsi appena sopra la parità. Mentre scriviamo Saipem viene scambiato a 12,85 euro, in rialzo dello 0,08%, con volumi di scambio sempre elevati visto che fino ad ora sono passate di mano oltre 4,4 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco meno di 3 milioni di pezzi. Saipem ieri è riuscita a limitare i danni dopo che la società si è aggiudicata il contratto per lo sviluppo sottomarino del campo di Egina nell'offshore Nigeriano, in profondità d'acqua che raggiungono i 1.700 metri. Il progetto ha un valore di circa 3 miliardi di dollari. Gli analisti di Equita SIM, in una nota diffusa questa mattina segnalano che l'Egina è un progetto importante per il settore e la vincita da parte di Saipem rappresenta un segnale positivo per il recupero di credibilità della società. La SIM milanese ricorda che la raccolta ordini nel secondo trimestre di quest'anno è stata buona, con ordini annunciati per 4,2 miliardi di euro, rispetto ai 2,9 miliardi dei primi tre mesi del 2013. Ad oggi la società ha raggiunto il 55% della raccolta ordini stimata sull'intero anno, ma sarà importante valutare l'evoluzione del debito netto che era pari a 4,8 miliardi di euro alla fine del primo trimestre ed è atteso tra 4,9 e 5,1 miliardi per la fine dell'anno. Le principali preoccupazioni di Equita SIM riguardano il rischio multa sull'Algeria con la minaccia di un rallentamento dell'order intake, l'ammontare dell'effetto trascinamento extra-costi sul 2014, il rischio di un peggioramento della generazione di cassa a causa di ulteriori extra- costi/peggioramento NWC. Per questi motivi gli analisti della SIM milanese mantengono una view cauta su Saipem, ribadendo la raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 19 euro. Non si sbilanciano neanche i colleghi di Banca Akros che sul titolo confermano il rating "hold", con un target price a 16,1 euro. Gli analisti ritengono che i due profit warning ravvicinati lanciati dal gruppo, abbiano depresso la fiducia del mercato sul management della società e che solo una serie di notizie positive possa aiutare a ripristinarla. Con riferimento al contratto in Nigeria, Banca Akros parla di una buona notizia perchè i margini impliciti dovrebbero essere superiori a quelli dei contratti vinti in passato da Saipem. Neutrale la view di Mediobanca che individua per il titolo un fair value a 17 euro, spiegando che la negativa reazione di ieri all'annuncio del nuovo contratto probabilmente è da ricondurre al fatto che molti investitori non avevano capito che l'ordine era già incluso nel pacchetto annunciato a metà maggio. Gli esperti dell'istituto di Piazzetta Cuccia ritengono in ogni caso che ci vorrà del tempo prima che Saipem riesca a riconquistare la fiducia degli investitori. Fonte: News Trend Online
 

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