Un Gaetano Quagliariello vago e assai prudente quello che ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera. Sul piatto, la stabilità del Governo e l’atteggiamento del Pd nel dopo-sentenza. Il Ministro per le riforme ha rivelato che fino a qualche giorno fa era in piedi un piano per far cadere l’esecutivo di Letta, sfumato addirittura grazie a Berlusconi. Ma, eccetto il leader del centrodestra e il presidente Napolitano, Quagliariello preferisce non fare nomi.
Il piano per far cadere il governo
“La scorsa domenica era pronta un’ operazione per decretare la fine del governo Letta. Un’ operazione che non è andata a buon fine”. Con queste parola l’ex democristiano ha annunciato il rischio corso, all’insaputa dell’opinione pubblica, dall’esecutivo attualmente in carica. Ma quando il giornalista gli ha chiesto delucidazioni sugli autori di quel piano, la prudenza ha preso il sopravvento: “Ci sono tante persone, nel centrosinistra ma anche nel centrodestra, che non amano questo governo. E che aspettano un nostro passo falso per farlo cadere”.
Stesso atteggiamento quando si è parlato della grazie al condannato Silvio: “Non ne parlo. Se ne parla pure troppo in un momento in cui, su queste cose, bisogna solo abbassare la voce”.
Quagliariello ne ha comunque approfittato per indirizzare un elogio a Berlusconi che, quando si tratta di parlamentari Pdl, ci sta su tutto: “Nella giornata di domenica, dopo la manifestazione del Pdl condotta in modo impeccabile e dopo il discorso altrettanto impeccabile di Berlusconi, le aspettative dei signori di cui sopra sono andate deluse”.
Il ministro ha infine rinnovato la sua fiducia a Napolitano, proveniente – aggiunge – da un’universo politico diverso dal suo ma per nulla estraneo al compromesso, ingrediente essenziale per giungere alla cosiddetta pacificazione.
06-08-2013 , ore 11:24