Idee e grafici. - Cap. 2

sto festeggiando il nuovo PC a la grande .gia recuperato la spesa :lol::lol::lol:
Un Samnsung I5 con 8 GB di Ram 27" e una scheggia ,il problema e un po il Wid 8 che non conosco bene ,m sto gi migliorando ,e molto intuitivo
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26/09/2013 16:16
Wall Street accelera al rialzo

A meno di un'ora dall'avvio degli scambi Wall Street amplia i guadagni. Intorno alle 16.15 l'indice Dow sale dello 0,71%, mentre il Nasdaq prende lo 0,87%. Accelera al rialzo anche l'indice S&P 500 che prende lo 0,61% a 1.703,14. Dal fronte macroeconomico non sono arrivate oggi notizie entusiasmanti. L'ultimo dato della giornata diffuso alle 16, le vendite in corso di abitazioni, ha mostrato ad agosto una flessione dell’1,6% rispetto al -1,4% del mese precedente. Il dato è inferiore alle aspettative degli analisti che avevano previsto un calo dell'1%.

Fonte: News Finanza.com
 
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26/09/2013 16:38
Borse in rimonta dai minimi con spinta Usa. Milano la peggiore
Davide Pantaleo
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A circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, le Borse europee procedono in maniera contrastata, ma in netto recupero dai minimi della mattinata. Il Ftse100 è riuscito a passare in territorio positivo e ora sale dello 0,24%, mentre restano indietro il Dax30 e il Cac40 che viaggiano in calo dello 0,04% e dello 0,19%. I listini hanno visto migliorare il loro bilancio dopo l'apertura di Wall Street dove i tre indici principali viaggiano tutti in rialzo, trainati in particolare dal Nasdaq Composite che sale dello 0,82%, mentre procedono in maniera più cauta il Dow Jones e l'S&p500 che si apprezzano di circa mezzo punto percentuale. Dal fronte macro sono arrivate indicazioni a due velocità visto che l'indice home pending sales ad agosto è sceso dell'1,6%, mentre le previsioni erano per un cao più marcato del 2,3%. Meglio del previsto le richieste di sussidi di disoccupazione che si sono attestate a 305mila unità a fronte della previsione di un rialzo a 325mila unità, mentre il dato definitivo del PIL del secondo trimestre è salito del 2,5%, in linea con l'indicazione preliminare e poco al di sotto del 2,6% messo in conto dagli analisti. Intanto a rimanere più indietro degli altri oggi è Piazza Affari dove il Ftse Mib ha più che dimezzato le perdite della mattinata, ma viaggia ancora in calo dello 0,83% poco sotto i 17.950 punti. Ad appesantire il nostro mercato sono le tensioni sul fronte politico dopo che i parlamentari del PDL hanno minacciato le dimissioni nel caso in cui venisse votata la decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore. Tra le blue chips in controtendenza segnaliamo Telecom Italia che viaggia in rally del 4,5% sulla scia della speculazione legata alla possibilità di un'OPA da parte di Telefonica. Bene anche Autogrill che si apprezza del2,35% in vista della quotazione di World Duty Free prevista per l'1 ottobre. In luce verde anche Ferragamo e Fiat Industrial che progrediscono dello 0,51% e dello 0,35%, mentre tra i bancari l'unica nota positiva è quella di Monte Paschi che avanza dello 0,67%, malgrado la smentita dei rumors relativi ad una possibile agggregazione con Intesa Sanpaolo. In rosso gli altri protagonisti del settore bancario con Banco Popolare che perde il 3%, seguito da Ubi Banca che scende del 2,68%, mentre Intesa Sanpaolo e Banca Popolare dell'Emilia Romagna flettono entrambi del 2,3%. Si difende un po' meglio Unicredit con un rosso di quasi il 2%, muovendosi di pari passo con Banca Popolare di Milano e Mediobanca. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 
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26/09/2013 16:28
Il caso Telecom, o della leggerezza di piombo
Edoardo Varini
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Un caro amico mi ha fatto notare che scrivevo spesso di Monti ed ora non scrivo quasi mai di Letta. E ho pensato che è vero e mi sono chiesto perché. E la risposta non ha tardato a venire: è che non lo vedo. Sì, non lo vedo, come un novello Bilbo Baggins con l'"unico anello", quello dell'invisibilità. Ma come fai a vederlo uno vestito di grigio, imprecisabile nell'espressione e nell'età, dall'incedere goffamente elegante e che dice frasi che passano come nubi al vento. «Guardiamo, valutiamo, vigiliamo sul fronte occupazionale, ma bisogna ricordare che Telecom è una società privata e siamo in un mercato europeo». Forse piuttosto che ricordare l'ovvio o, come molti chiedono, sollevare questioni di opportunità nazionale e strategica - ma sarebbe stato davvero così disdicevole chiedere sin d'ora che la rete rimanesse italiana? - si sarebbe potuto soffermare sulla solidità di un'operazione in cui Telefonica (la società che ha sottoscritto ieri un aumento di capitale per 324 milioni in Telco, la prima azionista di Telecom Italia, assumendone così il 66%), il compratore, ha quasi il doppio dei debiti (45 miliardi) della società comprata (28 miliardi). È a una società dalle casse così disastrate che ora il Governo andrà a chiedere l'assicurazione di investimenti adeguati per l'occupazione e lo sviluppo? Ma come si può chiedere assicurazioni di spesa a chi ha già speso enormemente più di quel che poteva? O non avranno ragione forse questa volta i sindacati quando dicono che anziché sperare in una moral suasion che con gli indebitati - per quanto persuasi - non potrà mai attecchire, occorrerebbe ricorrere subito alla golden share? Ma certo che se i grandi soci italiani di Telecom (Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo) avvisano il governo a cose fatte, anche il nuovayorkese Letta qualche giustificazione ce l'ha. E allora vai con parole di nube. Tanto che importa? Che l'industria italiana si stia sgretolando sotto i nostri occhi che importa? Se ti intervistano al New York Times che importa? E puoi anche andare a dire da Bloomberg che: «C'è interesse e voglia di investire in Italia e su di noi». Ma se non è vero non è vero. Anche se non c'è malafede, non è vero. È vero invece che a volte la leggerezza è più pesante del piombo. A presto. Autore: Edoardo Varini Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 

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