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26/09/2013 16:38
Borse in rimonta dai minimi con spinta Usa. Milano la peggiore
Davide Pantaleo
A circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, le Borse europee procedono in maniera contrastata, ma in netto recupero dai minimi della mattinata. Il Ftse100 è riuscito a passare in territorio positivo e ora sale dello 0,24%, mentre restano indietro il Dax30 e il Cac40 che viaggiano in calo dello 0,04% e dello 0,19%. I listini hanno visto migliorare il loro bilancio dopo l'apertura di Wall Street dove i tre indici principali viaggiano tutti in rialzo, trainati in particolare dal Nasdaq Composite che sale dello 0,82%, mentre procedono in maniera più cauta il Dow Jones e l'S&p500 che si apprezzano di circa mezzo punto percentuale. Dal fronte macro sono arrivate indicazioni a due velocità visto che l'indice home pending sales ad agosto è sceso dell'1,6%, mentre le previsioni erano per un cao più marcato del 2,3%. Meglio del previsto le richieste di sussidi di disoccupazione che si sono attestate a 305mila unità a fronte della previsione di un rialzo a 325mila unità, mentre il dato definitivo del PIL del secondo trimestre è salito del 2,5%, in linea con l'indicazione preliminare e poco al di sotto del 2,6% messo in conto dagli analisti. Intanto a rimanere più indietro degli altri oggi è Piazza Affari dove il Ftse Mib ha più che dimezzato le perdite della mattinata, ma viaggia ancora in calo dello 0,83% poco sotto i 17.950 punti. Ad appesantire il nostro mercato sono le tensioni sul fronte politico dopo che i parlamentari del PDL hanno minacciato le dimissioni nel caso in cui venisse votata la decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore. Tra le blue chips in controtendenza segnaliamo Telecom Italia che viaggia in rally del 4,5% sulla scia della speculazione legata alla possibilità di un'OPA da parte di Telefonica. Bene anche Autogrill che si apprezza del2,35% in vista della quotazione di World Duty Free prevista per l'1 ottobre. In luce verde anche Ferragamo e Fiat Industrial che progrediscono dello 0,51% e dello 0,35%, mentre tra i bancari l'unica nota positiva è quella di Monte Paschi che avanza dello 0,67%, malgrado la smentita dei rumors relativi ad una possibile agggregazione con Intesa Sanpaolo. In rosso gli altri protagonisti del settore bancario con Banco Popolare che perde il 3%, seguito da Ubi Banca che scende del 2,68%, mentre Intesa Sanpaolo e Banca Popolare dell'Emilia Romagna flettono entrambi del 2,3%. Si difende un po' meglio Unicredit con un rosso di quasi il 2%, muovendosi di pari passo con Banca Popolare di Milano e Mediobanca. Fonte: News
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Fonte: News Trend-online