Idee e grafici. - Cap. 2

MILANO (Finanza.com)
La minaccia di una crisi di governo torna a incombere sull'Italia e fa scattare le vendite su Piazza Affari. Dopo un avvio tranquillo il listino milanese ha bruscamente accelerato al ribasso arrivando a cedere oltre 2 punti percentuali. Alle 11.41 l'indice Ftse Mib fa segnare un calo dell'1,66% a quota 17.788 punti appesantito soprattutto dai forti ribassi del settore bancario. Lo spread Btp/Bund si è allargato in area 245 punti base.

Parlamentari Pdl minacciano dimissioni di massa. Per Napolitano situazione è "inquietante”
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Su Milano pesano le tensioni sulla politica interna innescate dalla minaccia delle dimissioni in blocco di tutti i parlamentari del Pdl in caso di decadenza da senatore di Silvio Berlusconi su cui dovrà pronunciarsi la Giunta per le elezioni di palazzo Madama.
Sviluppi che hanno provocato la reazione del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha definito gli ultimi sviluppi "improvvisi e istituzionalmente inquietanti" annullando la partecipazione a un convegno.

Bene asta Bot, rendimenti allo 0,781% (minimi da maggio)
Rendimenti di assegnazione dei Bot semestrali in riduzione nell'asta odierna con la domanda che rimane sostenuta. Il Tesoro italiano ha collocato Buoni ordinari del Tesoro (Bot) semestrali per 8,5 miliardi di euro. Il rendimento medio di assegnazione è sceso allo 0,781% dallo 0,886% dell'asta di titoli con analoga durata tenuta il mese scorso. Il tasso di assegnazione risulta il più basso dal mese di maggio. L'asta dei titoli con scadenza 31 marzo 2014 ha registrato un tasso di copertura (bid to cover) pari a 1,45 volte il quantitativo offerto, contro le 1,47 volte dell'asta precedente. Il prezzo medio di assegnazione è stato 99,607.
Domani ultima tappa del trittico di aste di fine mese sarà il turno dei Btp con l'offerta di titoli a 5 e 10 anni per 2,5-3 miliardi di euro ciascuno.

Sul fronte macro oggi debole dato dalle vendite al dettaglio, scese dello 0,3% m/m a luglio con un calo tendenziale dello 0,9%.
 
Ci sono un paio di cose che bisogna sapere quando si opera su titoli che si muovono con rialzi in linea retta ed esponenziali:

1) più il rialzo è forte e più è breve in termini temporali;

2) tutte le azioni (meglio: tutti gli asset finanziari) che si impennano tornano sempre da dove sono partite;

3) è proprio durante questi movimenti che la maggior parte dei risparmiatori perde un mucchio di soldi. I motivi sono semplici: attratti dall'avidità di diventare ricchi in un baleno si comprano titoli a prezzi da collezione e quando si arriva al culmine NON si riesce a chiudere l'operazione. In più, spesso, si aumenta in maniera poco prudente la quota destinata a questi investimenti.

4) è molto difficile, direi impossibile, uscire da questi trade. Così com'è stata violenta la salita, altrettanto vigorosa è la discesa. A livello psicologico c'è un elemento importante che può frenare il risparmiatore dal prendere la decisione di uscire. In genere, quando un titolo sale in maniera esponenziale, si calcola mentalmente il guadagno che si sta virtualmente accumulando. Quando lo stesso prende la prima stangata questa plusvalenza si assottiglia di colpo e può creare un blocco mentale (aspetto un attimino che torna un pò su) che può impedire di fare la scelta corretta.

5) è impossibile stabilire a priori dei target. Questi movimenti sono sempre dettati dall'irrazionalità e, spesso, superano qualsiasi aspettativa.

6) sul top i volumi toccano i record di tutti i tempi.

7) a volte, sul massimo, ci si può accorgere che il rialzo è agli sgoccioli quando un titolo si muove fino al +10% nella mattinata e chiude a -10% nel finale!

8) il massimo di tipo "spike" (a V rovesciata) è uno dei pattern più frequenti di inversione ribassista.

9) a livello ciclico ho notato che queste fasi euforiche iniziano nel periodo invernale e si concludono nella prima parte della primavera.
 
News

26/09/2013 13:51
Borse in calo, Milano la peggiore. Attesa per dati Usa
Davide Pantaleo
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Prosegue nel segno della debolezza la seuta delle Borse europee che, pur avendo recuperato terreno dai minimi segnati nel corso della mattinata, continuano a muoversi tutte al di sotto della parità, anche se con variazioni percentuali contenute. A frenare i listini è l'ennesima chiusura negativa registrata ieri da Wall Street, ma anche la cautela dettata per l'attesa di importanti dati macro Usa che saranno diffusi a breve. Il Ftse100 si mantiene a ridosso della parità con un frazionale calo dello 0,03%, mentre restano un po' più indietro il Dax30 e il Cac40 che calano rispettivamente dello 0,11% e dello 0,18%. Ad indossare la maglia nera è Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo essere sceso poco sotto i 17.700 punti, si presenta ora a ridosso dei 17.850 punti, con una flessione dell'1,33%. Il mercato paga pegno alle cattive notizie arrivate dal mondo politico dopo che i parlamentari del PDL hanno minacciato le dimissioni nel caso in cui venisse decisa la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. Tanto basta per far riaffiorare le tensioni politiche legate alla tenuta del Governo Letta, che mettono sotto pressione lo spread BTP-Bund, in rialzo di quasi tre punti percentuali. All'allargamento del differenziale tra il decennale tedesco e quello italiano è senza dubbio da ricondurre la caduta dei titoli del settore bancario che vedono Ubi Banca in rosso del 3,41%, seguito da Intesa Sanpaolo che flette del 3,24%, penalizzato dai rumors di possibili cambi al vertice. In rosso di oltre il 3% anche Banco Popolare, seguito a poca distanza da Mediobanca e Unicredit che flettono del 2,86% e del 2,77%, mentre Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca Popolare di Milano scendono del 2,5% e del 2,15%. L'unico bancario in controtendenza è Monte Paschi che si muove poco al di sopra della parità con un rialzo dello 0,2%. Allunga il passo Telecom Italia che sfoggia un rally di otlre il 3% dopo che il presidente della Consob ha sgombrato il campo dall'ipotesi di un'OPA da parte di Telefonica. In rialzo dello 0,89% Autogrill nel giorno in cui è stato stipulato l'atto di scissione di World Duty Free che debutterà in Borsa il prossimo 1 ottobre. In positivo anche Saipem che avanza dello 0,73%. Positive le indicazioni che arrivano dall'opposta sponda dell'Atlantico dove si dovrebbe assistere ad una partenza in salita, visto che il future sull'S&P500 sale dello 0,2%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che avanza dello 0,42%. Sul fronte macro Usa in agenda le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero attestarsi a 325mila unità rispetto alle 309mila della rilevazione precedente Per il dato definitivo del PIL del secondo trimestre le previsioni parlano di un rialzo del 2,7%, in progresso ispetto al 2,5% della seconda lettura e ancor più in confronto al progresso dell'1,8% dei primi tre mesi dell'anno. In calendario anche l'indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, per il quale ad agosto le stime parlano di un calo del 2,3% rispetto alla flessione dell'1,3% precedente. Per oggi è atteso un discorso di Esther George, presidente della Fed di Kansas City, ma a prendere la parola sarà anche Narayana Kocherlakota, presidente della Fed di Minneapolis, oltre a Jeremy Stein, a capo della Fed di Kansas City. Dopo la chiusura di Wall Street l'attenzione si sposterà sui risultati del primo trimestre dell'esercizio fiscale 2013-2014 di Nike, dai quali ci si attende un utile per azione di 0,78 dollari. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 
News

26/09/2013 14:38
Flash Usa: sussidi di disoccupazione in calo a sorpresa
Davide Pantaleo
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Il Dipartimento del lavoro ha reso noto che nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 305mila unità, in calo rispetto alla lettura precedente che è stata rivista leggermente verso l'alto da 309mila a 310mila unità. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un rialzo a 325mila
 
News

26/09/2013 15:09
Wall Street ancora a caccia del rimbalzo
Davide Pantaleo
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La seduta odierna dovrebbe partire nel segno del rimbalzo per la piazza azionaria americana reduce da ben cinque giornate consecutive al ribasso. Si tratta della striscia in rosso più lunga dell'anno che ha portato l'indice S&P500 ha perdere quasi due punti percentuali dai nuovi massimi storici segnati di recente. I futures sugli indici viaggiano tutti in salita e in particolare quello sull'S&P500 avanza dello 0,2%, preceduto dal contratto sul Nasdaq100 che si mostra ancora più vivace con un progresso dello 0,44%. Il mercato conferma l'intonazione positiva dopo la diffusione dei primi due dati macro di oggi che hanno restituito indicazioni a due velocità. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 305mila unità, in calo rispetto alla lettura precedente ritoccata verso l'alto da 309mila a 310mila unità, mentre le attese erano per un rialzo a 325mila unità. A deludere è stato l'aggiornamento sul dato definitivo del PIL del secondo triemestre che ha restituito un rialzo del 2,5%, in linea con l'indicazione preliminare, ma in progresso in confronto all'1,8% dei primi tre mesi dell'anno, mentre le previsioni erano per una revisione verso l'alto al 2,6%. Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi e si tratta dell'indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, per il quale ad agosto le stime parlano di un calo del 2,3% rispetto alla flessione dell'1,3% precedente. Per oggi è atteso un discorso di Esther George, presidente della Fed di Kansas City, ma a prendere la parola sarà anche Narayana Kocherlakota, presidente della Fed di Minneapolis, oltre a Jeremy Stein, a capo della Fed di Kansas City. Tra i vari titoli da seguire eBay che ha reso noto di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione di Braintree, piattaforma di pagamenti online, a fronte di un esborso di 800 milioni di dollari da pagare in contanti. L'operazione dovrebbe concludersi entro la fine del quarto trimestre di quest'anno. Dopo la chiusura di Wall Street l'attenzione si sposterà sui risultati del primo trimestre dell'esercizio fiscale 2013-2014 di Nike, dai quali ci si attende un utile per azione di 0,78 dollari. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 

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