Nessun segnale di cedimento. Nuovi rialzi all’orizzonte?
News alert: Bank of America
La prossima seduta sarà scandita da alcuni dati macro in America, in attesa del Beige Book che sarà diffuso in serata. In Europa i riflettori saranno accesi sulla Germania, da seguire i titoli del settore petrolifero.
Davide Pantaleo 14 gennaio 19:18
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Per la terza seduta consecutiva le Borse europee sono riuscite a chiudere gli scambi in territorio positivo, con quistando quest’oggi un altro segno più al termine di una giornata partita male. L’avvio degli scambi aveva indotto a temere il peggio anche sulla scia del calo accusato ieri da Wall Street e dell’affondo odierno di Tokyo, ma i listini del Vecchio Continente sono riusciti a recuperare progressivamente terreno, tanto da azzerare le perdite e spingersi in territorio positivo. A fine sessione il Ftse100 ha segnato un rialzo dello 0,14%, preceduto dal Cac40 e dal Dax30 che si sono apprezzati rispettivamente dello 0,26% e dello 0,32%.
Analisi e prospettive nel breve per il Ftse Mib
Conclusione positiva anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 19.730 punti, con un progresso dello 0,17%, dopo aver toccato un massimo a 19.748 e un minimo a 19.566 punti.
L’indice delle blue chips ha violato parzialmente l’area dei 19.500 in avvio, salvo poi risalire la china e spingersi sui massimi delle ultime sedute ad un passo dalla soglia dei 19.750 punti.
Il mercato ha inviato quest’oggi l’ennesima conferma della sua ottima intonazione rialzista che nulla sembra riuscire a scalfire almeno per il momento. L’indice continua a difendere l’area dei 19.500 corrispondente ai precedenti massimi che ora pare svolgere un’adeguata funzione di supporto. Le attese sono ora per una violazione rialzista dei 19.750/19.800, preludio ad un test di area 20.000, resistenza di rilievo che difficilmente dovrebbe essere violata almeno in prima battuta, anche se non sono da escludere estensioni rialziste fin verso i 20.200/20.300 nella mgiliore delle ipotesi.
Un primo segnale di incertezza si avrà solo con il mancato superamento dei 19.750/19.800 e con la contestuale violazione ribassista dei 19.500. Sotto questo livello ci sarà spazio per un movimento correttivo verso i 19.300/19.200 prima e i 19.000 in seguito. L’eventuale cedimento anche di quest’ulima soglia di prezzo aprirà le porte a ribassi più marcati verso i 18.800/18.700 e i 18.500, persi i quali sarà molto probabile un’accelerazione verso i 18.200 e i 18.000 punti, prima di un approdo sui recenti minimi di periodo in area 17.800, il raggiungimento dei quali appare prematuro almeno per il momento.
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I market movers della prossima seduta
Per la prossima seduta sul fronte macro Usa si segnala l’indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari. Ancor più rilevante sarà l’indice New York Empire State Manufacturing che a gennaio dovrebbe attestarsi a 3 punti, in rialzo rispetto alla lettura precedente fermatasi a 1 punto. Per i prezzi alla produzione industriale di dicembre le attese parlano di una variazione positiva dello 0,4%, in recupero rispetto al calo dello 0,1% precedente, mentre la versione “core” è vista in salita dello 0,1%, in linea con la rilevazione di novembre.
Nel pomeriggio sarà diffuso il consueto report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell’energia statunitense. Due ore prima della chiusura di Wall Street l’attenzione sarà catalizzata dal Beige Book, il tradizionale rapporto della Fed sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce che potrebbe fornire ulteriori inicazioni sulle future mosse in materia di politica monetaria, in vista del meeting in agenda a fine mese.
Da segnalare un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, oltre al quale prenderà la parola anche Dennis Lockart, a capo della Fed di Atlanta.
Sul versante societario si guarderà a Bank of America-Merrill Lynch che prima dell’avvio degli scambi a Wall Street alzerà il velo sui conti del quarto trimestre del 2013, dai quali ci si attende un utile per azione di 0,26 dollari.
In Europa si conoscerà il dato relativo alla bilancia commerciale di novembre, mentre in Germania sarà diffuso il dato preliminare del PIL del quarto trimestre 2013, per il quale si prevede un rialzo dello 0,5% rispetto allo 0,7% precedente. Sempre in Germania si guarderà all’asta dei titoli di Stato con scadenza a 5 anni che saranno offerti per un ammontare di 5 miliardi di euro.
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I titoli da seguire a Piazza Affari
A Piazza Affari saranno da seguire i titoli del settore petrolifero dopo che i prezzi dell’oro nero stanno recuperando terreno in direzione dei 93 dollari al barile e in attesa del report sulle scorte Usa che sarà diffuso nel pomeriggio.
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