Piazza Affari a metà strada tra nuovi rialzi e rischi al ribasso
News alert: Torcolacci Pasquale, Scudeletti Roberto
Il Ftse Mib ha chiuso sopra i precedenti massimi di 19500 e quindi ci potremmo attendere una accelerazione verso 20mila-20500 e 21mila-21200 circa, considerato che tutti i grafici di medio termine sono impostati al rialzo. L’intervista a P.Torcolacci e R.Scudeletti.
Davide Pantaleo 8 ore fa
Per info visita il sito: iltraderinborsa.it
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Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, titolare del sito
www.prtrading.it e a Pasquale Torcolacci, trader privato e titolare del sito: iltraderinborsa.it.
L’indice Ftse Mib ha continuato a salire nelle ultime sedute, spingendosi anche oltre i massimi del 2013 in area 19.500. Ci sono le condizioni per assistere ad ulteriori progressi nel breve? Quali i livelli da tenere sott’occhio ora?
Analisi e previsioni per il Ftse Mib
Sembra una ovvietà, ma questa è una di quelle volte in cui possiamo proprio dire che siamo ad un guado, nel quale la borsa si trova a cavallo tra salita e correzione. Vediamo perché. Da un lato il Ftse Mib ha chiuso sopra i precedenti massimi di 19500 e quindi ci potremmo attendere una accelerazione verso 20mila-20500 e 21mila-21200 circa, considerato che tutti i grafici di medio termine sono impostati al rialzo, seppure il settimanale ha un macd che sta accennando solo ora a riposizionarsi long. Ecco possiamo partire da qua, in quanto per non confermare tale segnale c’è solo una possibilità e cioè la discesa. Se osserviamo nel breve i grafici da 4-2 ore sino ad orario, osserviamo infatti che il macd è short su tutti e tre. Ecco perché riteniamo possibile una correzione alla rottura proprio dei 19500 punti, con obiettivi i supporti sottostanti tra 19200 e 19075 e possibile accelerazione sulla media a 12 periodi settimanale a 18800 che dovrebbe contenerla.
Unicredit ha perso terreno dopo aver raggiunto la soglia dei 6 euro, ma le vendite hanno interessato anche Intesa Sanpaolo che ha cercato di avvicinare l’area dei 2 euro. Quali consigli operativi ci può fornire per questi due titoli?
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Strategie su due bancari
Unicredit ha effettuato una discesa libera da incubo degli ultimi 5 anni che aveva portato il titolo abbondantemente sotto l’euro e gli azionisti a perdere la maggior parte dei soldini. Dopo l’accorpamento di dieci azioni in una, sul doppio minimo crescente 2.20-2.254 del 2012 ha intrapreso un lungo e ampio movimento laterale rialzista, con rimbalzi al raddoppio sino all’attuale mancata conferma sopra i 6 euro. Entrare con una quota sopra 6.025 da accumulare a 5.70 e 5.56 con stop sotto 5.30 e profitto a 7-7.50 euro.
Intesa Sanpaolo è un altro titolo del settore bancario da profondo rosso, con la formazione di una base ed attuale tentativo di ripresa, percentualmente interessante rispetto ai minimi, ma ancora insufficiente per gli investitori cassettisti. Sulla tenuta di 0.86-0.87 ha intrapreso infatti una risalita con con attuale massimo relativo a 1.98-1.90 circa. Entrare con una quota sopra 1.98 da accumulare a 1.85 e 1.77 con stop sotto 1.70 euro e profitto a 2.45-2.75 euro.
In chiusura della scorsa settimana Mediolanum e Azimut hanno catalizzato gli acquisti sulla scia dei positivi dati relativi alla raccolta di dicembre. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?
Focus sul risparmio gestito
Mediolanum dopo una fase di forte ribasso comune a quasi tutto il listino è stato uno dei titoli che per primo ha effettuato una forte ripresa, con perfetto andamento rialzista. Sulla rottura dei 5 euro sta formando un pericoloso doppio massimo tra 6.615 e 6.67 con rottura da monitorare attentamente e con prudenza. Entrare con una quota sopra 6.70 euro da accumulare a 6.30-6.15 euro, con stop sotto 6-5.70 euro e profitto tra 8.25 e 9 euro.
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Azimut aspira ad entrare nel manuale delle Giovani Marmotte del Trading, grazie ad un trend perfettamente rialzista, con minimi e massimi assolutamente crescenti. Ad ogni analisi ci sorprende perché prima o poi la ritroviamo su un nuovo massimo storico! Questa volta la correzione in area 17.50-18 è durata più del solito, ma poi ha visto l’ennesima rottura del massimo precedente di 19.33 per formare l’ennesimo a 20.97 in attesa di conferma. Entrare con una piccola quota sopra 21 euro, da accumulare a 20 e 19 euro, con stop sotto 18-17.40 euro e profit a 25-27 euro verso vette inesplorate.
Venerdì scorso Snam si è messo in evidenza tra le blue chips, mentre ha chiuso in controtendenza A2A. Come valuta l’impostazione di questi due titoli e quali sono i livelli di prezzo da seguire ora?
Due utilities sotto la lente
Snam è ancora più di Terna un titolo che in giornate di borsa negativa causa bancari può rimanere anche addirittura positiva, come lo è da lungo termine, quindi da annoverare nel famoso portafoglio difensivo. Dopo un lungo periodo tra 3.60 e 3.35 ha recentemente accelerato al rialzo con attuale doppio massimo in formazione in zona 4.08-3.98 euro. Entrare con una tranche sopra 4.10 da accumulare a 4-3.91 euro, con stop sotto 3.85-3.75 euro e profit a 4.75-5 euro.
Anche A2A è uno dei titoli da manuale delle Giovani Marmotte del trading per il perfetto trend ribassista degli ultimi anni, con accelerazione sotto 1 euro sino al tragico minimo a 0.2861 del 2012. Sta ora effettuando una inversione rialzista respinta da quota 0.92 con recente correzione sopra il supporto della media giornaliera a 100 periodi in area 0.76 ed attuale ripresa verso 0.855-0.84 circa. Entrare sopra 0.86 e 0.92 euro con una quota, accumulare a 0.8225-.0.80 con stop sotto 0.78 e profit a 1.10-1.20 euro.
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